venerdì 12 aprile 2013

Le personali speranze di Melloni sul pontificato di Bergoglio

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Un altro ossessionato del concilio...
Tu chiamale se vuoi... illusioni!
gianni

Anonimo ha detto...

Duc in altum,caro Melloni,prenda il largo,esca dall'opprimente cappa dell'ideologia dossettiana,smetta di essere cattolico adulto e torni bambino;lascio una poesia di H.Hesse"Ridi perchè ho pregato/mi dispiace che tu abbia visto e non abbia taciuto/l'ho imparato da ragazzo/vorrei leggere nei tuoi occhi/che ,comunque, hai capito/non sei mai stato bambino?"Lettore attento e silenzioso.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma il Melloni stavolta ci ha dato, con una straordinaria eterogenesi dei fini letteraria e storiografica, una utilissima chiave di lettura dell'accerchiamento progressivo e insesorabile subito da Joseph Razinger Benedetto in otto anni di pontificato.. Nei suoi luminosi, profetici e indimenticabili cinque anni Roncalli sarebbe stato circondato da famelici e funesti avvoltoi? Avvoltoi "piani" (Pacelliani o neo-Sartiani che dir si voglia) ?

E che dire allora del sistematico accerchiamento/isolamento subito da quel santo, sacerdote, maestro e profeta che è stato ed è Joseph Ratzinger?

A opera di chi?

Se si rilegge la lettera del sacerdote citata dal Melloni, e si applica la descrizione dell' "accerchiamento curiale" , mutatis mutandis (...) a Benedetto anziché a Giovanni, la descrizione calza quasi a pennello. Una mente aperta, onesta, e obiettiva, non può che vedere un immenso autogol, in questo testo dell'accademico felsineo Alberto..




Benedetto è stato davvero accerchiato da REALI vecchie guardie, che hanno agito, dietro o davanti alle quinte, in modo spregiudicato e machiavellico. Le autentiche "vedove inconsolabili" non si cerchino solo fra i pacelliani nel '58 o i ratzingeriani nel 2013, ma anche, e soprattutto, fra un assortito gruppo (in primis nostalgico -sì, nostalgico- montiniano) di eminentissimi e reverendissimi nel ...2005 .

E Melloni dovrebbe ben saperne qualcosa, se non altro per patente contiguità ideologica.

Anonimo ha detto...

Non credo che bisogna scomodare papi per definire i vari seguaci. In realtà questi gruppi sono essenzialmente delle lobbies che si nascondono dietro nomi da esaltare o denigrare secondo le convenienze. Questo criptopapismo da parte dei progressisti denota un certo scollamento fra le enunciazioni e la pratica. Finalmente dopo 33 anni di persecuzioni speriamo che Melloni e compagni la smettano di frignare. Eufemia