venerdì 5 aprile 2013

Rivoluzione Laterano. Lasciare il Vaticano e tornare là dove il Papa ha la sua cattedra di vescovo (Rodari)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.

12 commenti:

Biancamargherita ha detto...

Carlo Maria Martini un umile?? A quanto so io frequentava i salotti bene di Milano e quando si spostava non so quante valigie aveva con sé. Non è stato detto che sono importanti i fatti e non le parole??

Luisa ha detto...

Straordinario, veramente, vedere tutti questi vaticanisti che, a qualche settimana dall`elezione di Jorge Bergoglio, hanno già i loro libri sul nuovo Papa belli e pronti e pubblicati!
E cadono anche le maschere, i volti che appaiono non sono tutti simpatici, quanto sarebbe salutare un bagno di umiltà a tutti coloro che ci predicevano un papa giovane, vigoroso, che dicevano quanto la sua salute e la sua età non avanzata fossero indispensabili alla Chiesa, che si prendessero un bagno di umiltà quegli esperti in "cose vaticane" che si son ridicolizzati con i loro totopapa, che il nome di Bergoglio non lo hanno mai fatto( se non di striscio Tornielli), e che ora lo osannano e lo "sfruttano" al servizio delle loro idee e fantasie, anche se il Papa dà loro una mano possente stanno esagerando e ridicolizzandosi.

Anonimo ha detto...

Il problema, io credo, non è tornare in Laterano per accentuare il carattere di Vescovo di Roma. Il problema è tornare in Laterano per affermare che il Papa è solo e soltanto Vescovo di Roma. Le chiese separate, in particolare le chiese ortodosse, per l'unità vorrebbero che il Papa sia solo Vescovo di Roma senza giurisdizione universale. Un "primus inter pares". Questo, non solo è contro la dottrina cattolica, ma contro il Vangelo stesso. Gesù a chi ha dato le chiavi? Chi ha nominato roccia su cui edificare la sua Chiesa? Quindi, se il ritorno al Laterano deve essere interpretato come un ridimensionamento del papato non sono d'accordo. Diverso è il discorso della semplificazione curiale. Ma a mio parere è bene che il Papa stia accanto alla tomba di Pietro, lì sono le origini! Con buona pace di Martini & company...
Gabriele

Anonimo ha detto...

Io ho sempre avuto l'impressione che PF non voglia fare il papa nel senso di unica guida e timoniere della barca di Pietro,lui si sente vescovo,un vescovo tra tanti,che discute con tutti e a tutti dà ascolto,come faceva a Baires,e così continuerà a fare,non si può pretendere che un quasi 80enne cambi di punto in bianco,continuo ad avere ben più di una perplessità sulla scelta di questo vescovo di Roma,anche se i'curiali'si affannano a sostenere che è papa in quanto vescovo di roma,questo non è il senso della consegna delle chiavi e del potere di stringere e sciogliere sulla terra ciò che avviene in cielo,ovverosia la scelta di Cristo di affidare tutto e di fondare la sua chiesa sulla roccia o pietra di Simon Pietro.Se questo non viene considerato fondante per la CC,il processo di protestantizzazione della stessa verrà completato definitivamente,non sono per niente tranquillo,anzi mi preoccupa questo stravolgimento,non era questo l'intento di BXVI con la sua rinuncia al ministero,ma non ha rinunciato né al titolo né ad alcuni tratti della veste papale,croce ed anello d'oro compresi,saprà lui bene il perchè,a noi per ora ci sfugge,ma è stato sicuramente un disegno divino dobbiamo avere la pazienza di aspettare qualche segno che ci possa fare comprendere.GR2

Anonimo ha detto...

per Biancamargherita

quando Martini ha lasciato Milano aveva con se' solo un trolley e indossava tre pullover uno sull'altro. Me lo ha detto una persona che lo vide conciato a tal modo, e non lo vide di sfuggita, bensi' ci si mise a parlare e lo prese anche un poco in giro, dato che lo conosceva da anni.
Questo per la precisione.
Paola

Anonimo ha detto...

Anche perché quando Gesù ha scelto Pietro, Pietro non era ancora "Vescovo di Roma" :) La scelta di Gesù è stata sulla persona, non sulla "diocesi". Tuttavia credo che il Papa dia solo l'impressione di guidare il timone insieme ad altri. Francesco ha anche una capacità decisionale notevole. Ascolta tutti ma poi decide da solo, così faceva a Buenos Aires. Se è vero, poi, che anche il card. Ratzinger lo votò nel 2005 allora dobbiamo stare tranquilli.
Anch'io in questi giorni sono stato un po' agitato, confuso, amareggiato. Poi, per caso, ho visto nuovamente l'ultima Udienza Generale di Benedetto XVI, e mi ha rincuorato il suo ripetere quella frase bellissima: "E' Cristo, è Lui che guida la Chiesa!". In questo, Benedetto XVI mi ha rassicurato molto e anche per questo continuo a ringraziarlo e a pregare per lui!

Gabriele

Anonimo ha detto...

tu sei ambrosiana paola?

Luisa ha detto...

Tutto questo insistere sul Laterano, sulle novità-rotture di Papa Bergoglio, gli osanna di chi se ne stava prima zitto( sopportando ma agendo comunque con la solita disobbedienza), o di chi aveva attaccato Papa Benedetto, non solo la sua azione ma la sua persona, hanno in realtà un solo e unico obiettivo:
la fine del Primato Petrino,
l`imposizione non solo del democratico governo collegiale della Chiesa (teorizzato e non solo attuato come già lo è oggi), ma, ancor più lontano, la costituzione di quella fratellanza universale, alla quale stanno lavorando certe lobby entrate nella Chiesa: vogliamoci bene, siamo tutti figli di un unico e stesso Dio, senza più ostacoli divisori( primato petrino, dogmi, transustanziazione), tutti insieme con gioia , amore e pace!
Le verità di Fede?
Il mandato dato da Cristo a Pietro:
Tu sei Pietro e su questa Pietra edificherò la Mia Chiesa"?
Il suo comando dato agli apostoli: "Andate e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo"?
Roba vecchia, che non ha più corso!
Cristo non è più al centro, è l`uomo ad esserlo.
Teniamo gli occhi aperti, non spegniamo la luce della ragione.

Miserere ha detto...

Se la Chiesa Cattolica perde il primato petrino, continuerà a chiamarsi... Cattolica?

Come dice Luisa: teniamo gli occhi aperti!

La mia preoccupazione aumenta ogni giorno che passa.

Anonimo ha detto...

Rispondo ad un anonimo...

No. Non sono ambrosiana, bensì romana. Ma ambrosiana d.o.c. è la persona che ha vissuto l'episodio. Comunque molto interessante l'articolo. Personalmente non credo che Bergoglio voglia andare a vivere in Laterano e nemmeno che "si veda" unicamente come Vescovo di Roma, Diocesi che - se non rammento male - egli ha posto come prima tra le chiese nel suo primo discorso dalla Loggia di S.Pietro. Sta soltanto preferendo l'alloggio in comune con altri prelati. E' una mia idea, ma penso che il suo continuo definirsi "vescovo" dipenda dal fatto che lui si sente dentro tale, tanto da continuare, per quanto gli è ora possibile, a comportarsi come faceva ai tempi argentini. A me Bergoglio non mi dà l'idea di un bonaccione, per niente. Non è tipo manovrabile. E se c'è qualcuno in Vaticano che pensa di poter smontare la Chiesa attraverso PF ho la netta sensazione che prenderà un treno sui denti. Ciao!
Paola

Ambrosiano e cattolico ha detto...

PF si dichiara vescovo, ma comanda da papa.
Egli è collegiale nel consultare, ma sovrano nel decidere.
Io ritengo che lui sarà il braccio di PB (emerito!)!

Luisa ha detto...

Ambrosiano ripete quel che i media ci dicono, che Papa Bergoglio comandi lo abbiamo visto, da subito abbiamo constatato come e dove ha esercitato la sua autorità, che governi aspetto di vedere in che senso lo farà, e se veramente sarà libero dalle influenze di chi lo ha portato al suo nuovo ruolo.
Per il momento vediamo sopratutto segnali di rottura con Benedetto XVI (a parte la lotta contro la pedofilia e non avrebbe potuto fare altrimenti), e questi segni di discontinuità non sono dovuti a personalità differenti, ma alla sua volontà e al suo rifiuto di adattarsi, di adeguarsi e di assumere il suo Ministero anche in ciò che non gli aggrada.
Anche Giovanni Paolo II e Benedetto XVI erano molto diversi, ma entrambi hanno assunto tutti i doveri e le responsabilità che il loro nuovo Ministero esigeva, lo hanno fatto in modo diverso ma nessuno dei due ha rigettato i segni e i simboli legati alla loro suprema potestà.
In particolare Benedetto XVI si è cancellato al servizio del suo mandato, anche in ciò che era all`opposto della suo carattere, dei suoi desideri e delle sue abitudini.
Basterebbe la Liturgia , fonte e culmine della nostra vita di fede, per constatare che Papa Bergoglio non è "il braccio" di Benedetto XVI.