mercoledì 3 aprile 2013

Scola: Realmente il gesto di grande umiltà di Benedetto XVI ha spalancato alla Chiesa una nuova pista di cammino. Governo, Scola: coinvolgere tutti per trovare uno sbocco (Izzo)

PAPA: SCOLA, DALLA CHIESA UN ESEMPIO PER TUTTE LE ISTITUZIONI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 apr.

Mentre "realmente il gesto di grande umilta' di Benedetto XVI ha spalancato alla Chiesa, in piena continuita' con i Pontificati del dopoguerra, una nuova pista di cammino" che "adesso tocca a tutti noi cristiani percorrere", l'elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio, rappresenta "un segno di grande speranza per la Provvidenza".
Ne e' convinto il cardinale di Milano, Angelo Scola. "Credo che Papa Francesco - spiega ai microfoni della Radio Vaticana - abbia un'esperienza tale delle periferie, come lui le chiama, delle situazioni di prova, di contraddizione, di fatica e di dolore, che l'umanita' sta attraversando oggi, per poter essere una guida luminosa nei confronti di tutte le Chiese di tutti i continenti e per poter aiutare i cristiani in quel compito di testimonianza, che non puo' non giungere, ovviamente fatte le debite distinzioni, fino anche agli ambiti della vita quotidiana della gente".
"Penso - afferma Scola - che certamente la sensibilita' sociale di questo Papa si chinera' su queste problematiche e la sua radice italiana lo aiutera' anche a capire la complessita' della situazione europea, che e' caratterizzata dalla crescita di queste democrazie, chiamiamole 'liberali'  con problematiche che derivano dalla natura plurale di questa societa', che ci costringono a ripensare a tutto il tema della societa' civile, del suo nesso con lo Stato, alle modalita' di partecipazione, e nello stesso tempo a ripensare il tema della laicita'".

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GOVERNO: SCOLA, COINVOLGERE TUTTI PER TROVARE UNO SBOCCO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 3 apr.

"Chi ha delle responsabilita' a tutti i livelli, e cominciamo pure dal livello ecclesiale, evidentemente con le debite distinzioni, e poi dal livello politico, sociale, dell’impresa economica, della finanza, dell’economia e cosi' via, deve trovare la strada di un confronto, di un paragone a tutto campo, tutti nei confronti di tutti, in modo da offrire adesso, nell'immediato, uno sbocco sufficientemente sicuro al Paese e, in prospettiva, un ripensamento delle forme dell'esercizio del potere in questo Paese". Lo afferma l'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ai microfoni di Radio Vaticana. Per Scola, "uno sforzo" deve essere fatto "da tutti i cittadini, di crescita non solo nella partecipazione del voto, ma nella partecipazione quotidiana" alla vita civile.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedendo le immagini dell'udienza, Scola sembrava attento e Tettamanzi raggiante. E PF sempre più a suo agio. Eufemia

Anonimo ha detto...

Cara Eufemia, una considerazione fra il serio e il faceto : gran parte dei (si diceva) "papabili" al Conclave u.s., si diceva, erano "di scuola balthasariana". E sotto Ratzinger erano non poco in sintonia con il Papa. Solo che il pensiero Balthasariano non è monolitico, e qui pare che, neanche troppo latentemente vi possa essere un più o meno convinto recupero del Balthasar del '52, quello ispiratore dell'abbattimento dei "bastioni" (che poi, con il concilio, sarebbe bene o male diventato realtà..)

Quindi, "saldatura" di serafico gioachimismo para-kafkiano con un neobalthasarianesimo?

Vedremo..