mercoledì 15 maggio 2013
Muller: La teologia non può legarsi in modo esclusivo a una determinata concezione filosofica (Izzo)
TEOLOGIA: MULLER, NON PUO' LEGARSI A UN'UNICA FILOSOFIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 15 mag.
"La teologia non può legarsi in modo esclusivo a una determinata concezione filosofica e lasciarsi da essa dettare i principi e i criteri della validita' delle sue affermazioni".
Lo ha affermato monsignor Ludvig Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nell'omelia della messa celebrata questa sera nella chiesa romana di Sant'Ignazio per professori e studenti della Pontificia Universita' Gregoriana.
Secondo il prefetto della CDF, "il contenuto della Rivelazione cristiana non puo', sotto i dettami di una gnoseologia scettica nei confronti della trascendenza, essere ridotto a un semplice materiale illustrativo dell'imperativo morale o dei sentimenti religiosi".
"La Rivelazione biblica - ha spiegato Muller - presenta, sotto il profilo del contenuto e della forma, determinate richieste a una ontologia, una gnoseologia e una antropologia, che essa presuppone come criteri immanenti della propria validita'".
E dunque "la relazione particolare della teologia scientifica con la Chiesa non puo' ridursi a una lealta' esteriore".
"La teologia - ha osservato l'arcivescovo che e' anche il curatore dell'Opera Omnia di Joseph Ratzinger - deve piuttosto, per sua essenza, portare il contributo della problematica specificamente teologica nella forma e nella mediazione ecclesiale della fede e presupporre d'altra parte gia' sempre in partenza, come propri principi, gli articoli di fede testimoniati dalla Chiesa".
"La liberta' della teologia - ha quindi ricordato monsignor Muller - non consiste in una dispensa dall'oggetto a lei pre-esistente e dal metodo a lei adeguato. Una dispensa del genere equivarrebbe a una sua auto-distruzione".
"La liberta' della teologia consiste - invece - nel concepirsi, in conformita' alla propria natura e nel contesto della vita ecclesiale, come un'istanza che cerca di approfondire, con una pienezza sempre maggiore, la conoscenza del proprio oggetto".
"Giustamente percio' - ha concluso monsignor Muller - il suo luogo e' l'universita', quale ambito specifico dell'elaborazione della cultura".
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