venerdì 14 febbraio 2014

Mons. Gänswein: Benedetto XVI ha vissuto con grande serenità l’11 febbraio di quest’anno

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10 commenti:

Anonimo ha detto...

A truly great pope whom we never appreciated hence why God took him from us, but in His mercy left him alive so his voice might still be heard. An awesome Doctor given to the Church in her time of greatest need, and still a living witness to the catholic way, humble, firm, gentle, even under the cross laid upon his shoulders. ( Un vero grande papa che abbiamo apprezzato solo dopo che Dio ce l'ha tolto, ma nella Sua misericordia l'ha lasciato vivo così la sua voce si può ancora sentire. Uno straordinario Dottore donato alla chiesa nel suo periodo del più grande bisogno, ed ancora un testimone vivente per il modo di essere cattolici, umile, fermo, gentile, anche sotto la croce appoggiata sulle sue spalle.)

laura ha detto...

Sono contenta che tantissimi siano ancora in contatto con Lui e vogliano incontrarLo. Come Lo si potrebbe dimenticare?

Anonimo ha detto...

A me è piaciuto tantissimo questo lungo articolo: http://www.papalepapale.com/develop/quellultimo-brindisi-alla-sua-coscienza-benedetto-xvi-un-anno-dopo/

Anonimo ha detto...

E' bello sapere che Papa Benedetto viene ricordato ancora da tante persone con affetto, e che tanti lo vorrebbero incontrare.La Prefettura pontificia fa sapere che in un anno sono stati SEI MILIONI le persone che hanno incontrato Papa Francesco, prima del 13 marzo mi pare che queste statistiche non si leggevano, o mi sbaglio? Vado fuori tema: Ho appreso da "corrispondenza romana" che il Dottor De Mattei che teneva ogni mese una conversazione su "Radio Maria", è stato licenziato perchè era troppo critico nei confronti dell'attuale Papa....Tempo fa era stato licenziato il dottor Palmaro...Non ho parole...Teresa

carmelina ha detto...

Domanda delle cente pistole: come e' possibile che un fatto giudicato solo un paio di anni fa "simbolo di lotte intestine di una curia ormai al collasso", ripetutosi due anni dopo viene letto (consultate articolo di grana sul fatto quotidiano) segno del rinascimento rivoluzionario bergogliano? Due anni fa Dino Boffo venne costretto alle dimissioni dalla direzione di avvenire dopo il famigerato articolo denigratorio di feltri e divenne una sorta di bandiera della libertà' di stampa. Oggi rimosso di brutto e senza troppe spiegazioni dalla sua carica di direttore, il Boffo viene di fatto descritto dal grana come l'esponente di una chiesa (quella di Bagnasco) che va giustamente purgata e bastonata. Ma come è' mai possibile che un anno fa le lotte tra l' entourage papale (che allora aveva il volto di Bertone) e CEI (Bagnasco) erano segno di decadenza e meschine risse per il potere e oggi invece (sotto l'egida di totem Bergoglio) diventano simbolo di lotta per la libertà' e la rivoluzione???? Bah, mistero della fede. Tutto sarebbe più' semplice se i vaticanisti smettessero di fare i propagandisti di quella o quell'altra enclave ecclesiastica e si limitassero a riportare delle informazioni oggettive al fine di ricostruire al meglio la realtà dei fatti. Ma so di chiedere troppo.

Anonimo ha detto...


Da Eufemia
TV 2000 : licenziato il Direttore Dino Boffo ( Magister )

Fabiola ha detto...

Spoil system brutale. Nella Chiesa e a Radio Maria.
Con capovolgimento delle interpretazioni, ha ragione Carmelina.
A me, comunque, le epurazioni non piacciono. Anche se colpiscono uno come Boffo, diventato davvero inascoltabile.
Più che primavera sembra autunno. Cadono le foglie...
Oppure "grondano misericordia da tutti gli artigli".
È la Chiesa mi appare più divisa che mai.
Forse viene l'inverno.

maura ha detto...

Ho letto nei giorni scorsi in un altro blog il seguente commento a firma di una certa V... ( cito a memoria) : " Benedetto XVI era ben felice di essere stato nominato Papa , basta guardare nelle foto come si sbracciava ". (o come alzava le braccia / ma il significato e' lo stesso). L'improvvisa calata dell'acido lattico mi ha fatto flettere le ginocchia ! Siamo alle comiche .
Invece faccio mio il commento di un signore che rilevava le tre forme di martirio del Santo Padre Benedetto XVI : 1)L'ACCETTARE il Primato Petrino
2)L'ESERCITARE il Primato Petrino 3) Il RINUNCIARE al
Primato Petrino .

Anonimo ha detto...

Visto come cambiano le prospettive? Quella che appena ieri sarebbe stata descritta dai pennivendoli come una intollerabile sopraffazione figlia di sordide lotte di potere, oggi viene accolta con un'alzata di spalle e giustificata nell'ottica del cambiamento. Un inciso: il sostituto ad interim di Boffo ha la bella età di 93 anni.
Alessia



















Anonimo ha detto...

D'accordo con Maura. Non so chi e questa"v" ma mi ricordo bene quando Papa Benedetto ha offerto sua prima Messa doppo l'elezione nella Capella Sistina. Guardavo insieme a mio marito. Mio marito ha girato verso a me e subito ha detto,"Povero uomo, si vede che non sta bene e ha vissuto uno choc. Spero che non succede con questo come e successo con il primo Giovanni Paolo." E aveva ragione. Era pallido, gli occhi rossi e gonfiati(di lacrime) e la voce tremava. Forse nei primi momenti sorrideva ma il giorno dopo si vede che sentiva il peso della Croce sulle spalle. Un po' mi vergonavo perche il telecamera era fisso sulla sua faccia mentre pregava e si poteva vedere le forti emozioni che passava quest'uomo. Io e mio marito siamo rimasti impressionati e mio marito ha detto che il telecamera ha un po intruso nei momenti privati di quest'uomo cosi provato di responsabilita.

Durante la messa del insediamento, prima che usciva nella piazza, si e fermato per un attimo con un' espressione di paura sulla faccia quando ha visto la piazza stracolma di gente. Qualcuno dietro di lui gli ha spinto avanti--non gentilmente...Poi anni dopo quando ha pregato davanti al Sindone a Torino, si vedeva le lacrime negli occhi.
Ho sempre tenuto in mente quest'immagini e per questo (e per tanti altri motivi) ho sempre voluto BXVI cosi bene perche si vedeva quando era enorme questo sacrificio. Ha preso i peccati della Chiesa sulle proprie spalle e lo ha fatto ( e lo fa ancora) volentieri per l'amore della Chiesa e per noi. E il santo del ventunesimo secolo.