Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Laura.
Non piango di certo nel vedere i cardinali bersagliati. Fino ad un anno e mezzo fa era il Papa a finire sotto il tiro incrociato dei mass media e i porporati erano ben lieti di prendere le distanze dal bersaglio. A tal proposito mi togliero' parecchi sassolini nei prossimi giorni...
E' certamente singolare che il Papa scelga come interlocutore proprio il fondatore di Repubblica, giornale che fa parte del Gruppo Espresso, il cui settimanale di punta più di altri si sta occupando di faccende cardinalizie.
La cosa che mi dispiace di più, però, a livello personale, è che questo Gruppo sta di nuovo prendendo di mira Benedetto XVI senza che vi sia la minima reazione da parte di chi conosce perfettamente la verità. E dispiace anche che i vaticanisti che ben dovrebbero conoscere come stanno le cose cerchino di sminuire tutto il lavoro fatto da Ratzinger, cardinale e Papa, contro i preti pedofili.
I fatti parlano chiaro....
Vogliamo fare il solito ripasso?
LE DECISIONI E L'ESEMPIO DI PAPA BENEDETTO XVI NEL COMBATTERE LA PIAGA DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA. CRONOLOGIA
Ah, già che ci siamo ricordiamo che uno degli incontri di Papa Benedetto con le vittime di abusi avvenne proprio in Vaticano.
Clicca qui.
SULLA QUESTIONE "LOTTA DI BENEDETTO XVI ALLA PEDOFILIA" NON TRANSIGO E, CONCEDETEMELO, NON AMMETTO CONFRONTI.
R.
10 commenti:
Tutto torna. Ai tempi di Benedetto, i media intrallazzavano con quelli che, oggi stigmatizzano per le ricchezze e amicizie discutibili, al fine di ottenere utili informazioni sottobanco da usare contro l'odiato "inquisitore tedesco". Oggi con totem Bergoglio, gli ex informatori Anonimi sono diventati il bersaglio da usare per pompare, indirettamente, il loro paladino totemico. Ieri come oggi, le vittime continuano ad essere sempre le stesse: la verità e Papa Benedetto xvi. Ieri come oggi, i carnefici sono sempre gli stessi: i propagatori di una sistematica propaganda culturale strumentale ad istanze politico-economiche legate ad arbitrari interessi di parte. Mentre Benedetto/Ratzinger non usava strumentalizzare l'informazione per colpire i propri avversari (e ne avrebbe avuto pure tutte le ragioni) ovvero coloro che gli remavano contro, totem Bergoglio invece pare usufruirne più che volentieri. Benedetto non lottava mai a carte coperte: non aveva interesse a driblare gli ostacoli, a fare trucchi contabili per rimediare i conti sballati. I calici amari voleva berli fino all'ultimo goccio perché' solo così arrivi al fulcro della verità, il suo unico reale interesse insieme alla fede in Cristo. Bergoglio agisce in relazione all'obiettivo che si propone di realizzare, scoprendo o coprendo le carte a seconda della strategia del momento. Non c'è' nulla di male in questo modo di agire e, se non avessi conosciuto Benedetto xvi, probabilmente avrei anche apprezzato tanto arguto pragmatismo. Ma dopo Benedetto, perdonatemi, totem Bergoglio mi appare come un distillato di pratiche ecclesiastiche e di un linguaggio evangelico da modernariato.
Lo so Raffaella, non me la pubblichi. Capisco.
che gli antagonisti di Benedetto finiscano sotto inchiesta, ben venga l'inchiesta. Per il resto non credo che gli antagonisti non conoscano la verità, è che gli fa comodo fingere di non conoscerla. Ma io credo che prima o poi verrà fuori: si stanno facendo troppi errori.
Arcangela
Condivido e conosco la mole ineguagliblie di lavoro fatta da te per illustrare la lotta di benedetto XVI alla pedofilia. C'è un solo problema: sembrano diventati tutti idioti e non faccio nomi. Nessuno ricorda nulla.
Carissima Raffa, vedi qui:
http://www.liberoquotidiano.it/news/11655476/Scalfari-intervista-il-Papa--il.html
Tu sarei la misteriosa “Raffaella” - che alcuni sospettano essere un informatissimo prelato di curia
Béatrice
Ciao Beatrice,
questa proprio mi mancava :-)
Assicuro tutti di non avere cambiato sesso in questi mesi e di essere una donna ahahhah
Non sono quindi un prelato e, tanto meno, un prelato di curia...
;-)
R.
Riguardo all'articolo seganalato da Beatrice, e' da mettere in evidenza l'ultimo capoverso:
"TERZA VERSIONE
In realtà ci sarebbe anche una terza versione, più curiale. Quella dell’ “agguato”. C’è davvero una lotta interna al Vaticano, ed è appena iniziata: la comparsa e scomparsa dell’intervista della discordia sarebbe il gong di inizio della sfida. Qualcuno sta giocando sporco: sta a dimostrarlo l’intervento della Segreteria di Stato dopo l’articolo di Socci, che certo non si sarebbe mossa solo per un inconveniente tecnico dei webmaster del sito vaticano. Qualcuno sta giocando sporco ma non vogliono pubblicizzare troppo la cosa. In poche parole: sta crescendo il fronte anti-Bergoglio tra vescovi e cardinali. E questo era il primo avvertimento a Francesco."
Quando l'autore definisce l'episodio in questione come "il gong di inizio della sfida" mi ha fatto tornare in mente quella lettera anonima, ricevuta da Bertone, in cui si citava una frase attribuita a don bosco ovvero "grandi funerali a corte". Da quel momento inizio' la campagna di spiate dal sottobosco curiale vaticano dei cosiddetti corvi. Il "problema" e' che con totem Bergoglio non si potrà certamente adottare, nell'eventuale opera di sabotaggio, la medesima strategia usata per Benedetto. Oggi, i presunti sabotatori non troveranno un parterre mediatico disposto a offrir loro una sponda nel loro tentativo di salassare l'operato del pontefice. Totem Bergoglio e' eroe popolare e nessuno, nel mondo mediatico, ha interesse a ridicolizzarlo e a farne una caricatura grottesca. Dovranno i "cari amici" inventarsene un'altra. Devo fare una confessione. Se la previsione in questione dovesse rivelarsi vera, la cosa mi farebbe enormemente piacere. In 8 anni, e' successo il 48 in curia vaticana e all'arrivo di totem Bergoglio la situazione e' stata accantonata come se nulla fosse (vi ricordate le omelie di Bergoglio nelle quali stigmatizzava il tutto derubricandolo a "peccato della chiacchiera"). Si pensava che bastassero due coppini intervallati da qualche carezza misericordiosa e "primaverile" per risolvere ciò' che non e' semplice gramigna da estirpare con un leggero movimento del polso ma e' maleficissima malapianta rampicante strangolatrice che va presa a colpi di macete. E l'unico diserbante utile a bruciarla definitivamente lo possedeva e lo possiede ancora Benedetto xvi e sta proprio in quella dichiarazione fatta all'inizio del suo pontificato: essere, parlare, agire, decidere ecc ecc come un umile lavoratore della vigna. Una parte per la quale totem Bergoglio non pare affatto portato preferendogli quello di mezzadro.
Pace e bene te, cardinal Raffaella
Firmato arcivescovo Carmelina ahahaahahahahaha
Mamma mia , questo e' un pontificato al cardiopalmo . Brava Raffaella , in alto il vessillo della Verita' e.....
andiamo avanti !
..forse il Mastino era ironico!
Raffaella un alto prelato !?
l'autore dell'articolo volutamente "infiocchettava" e forse voleva dire, un po' criptico come suo solito, che la tua fonte ed il tuo mentore è un alto prelato di Curia. E questo ci rincuora, perché significherebbe che in Vaticano possiamo contare almeno su un prelato !!
fausto
A leggere certe cose per anni, a sopportare balle, meschinita' e idiozie puo' capitare, ahime', che a livello fisico avvengano delle mutazioni, una specie di evoluzionismo dello schifo. E cosi' speriamo non si debba constatare che alle frequentratrici del blog e alla sua proprietaria comincino a spuntare degli amenicoli che la natura per noi non aveva previsto. Ci sono cambi di sesso che uno non cerca ma che avvengono suo malgrado come risposta a certi degradati stimoli ambientali.
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