giovedì 20 luglio 2017

Rinfreschiamo la memoria ai giornalisti! Abusi nel coro di Ratisbona? Sapevamo e sapevate già tutto nel 2010

Cari amici,
prosegue sui giornali la fiction sui presunti abusi nel coro di Ratisbona.
Perchè parlo di fiction? Semplice! Quando c'è una notizia ed essa viene divulgata siamo di fronte a un fatto. Quando quella stessa notizia viene riciclata e presentata al pubblico come se fosse nuova o accaduta in tempi recenti, non siamo più di fronte a un fatto ma alla riproposizione della notizia e, quindi, a una fiction.
Purtroppo dobbiamo stare tanto vicini ai nostri "amici" giornalisti perchè pare che la maggiorparte di loro soffra di una grave forma di amnesia.
Eh sì...non si spiega altrimenti l'insistenza con cui continuano a parlare degli abusi nel coro di Ratisbona. Sembra quasi che siano venuti a conoscenza dei fatti (che, comunque, sono gravissimi come abbiamo sempre affermato) solo l'altroieri.
Eppure nel 2010 essi sapevamo TUTTO. Non c'è nulla di nuovo se non l'esposizione del numero dei presunti abusati.
Il problema non sta nella notizia in sè ma nel mondo in cui essa viene presentata, divulgata, ingigantita e strumentalizzata a uso e consumo di pochi (sempre meno infatti, come i dieci piccoli indiani). Si tratta di una brutta pagina nella storia del giornalismo ma questo, in fondo, non è affare nostro. Ciascuno si guardi allo specchio alla mattina.
Dicevamo: nel 2010 i giornalisti sapevamo tutto, come sapevamo anche noi. E infatti questo blog dedicò moltissimi post alla vicenda di Ratisbona che ora, grazie anche a Gemma, vorrei riproporvi:

Il tempo della purificazione della Chiesa, voluto da Benedetto XVI, è arrivato. Le scuse di Mons. Georg Ratzinger (Francesco Antonio Grana)

Intervista a Mons. Georg Ratzinger: il commento di Roberto Caracciolo. Abusi in Europa sotto i Pontificati dei predesssori di Benedetto XVI

Visto, caro Cesare Augusto Maggiore? Il blog riportò la notizia (schiaffi compresi).

Comunicato del Vescovo di Ratisbona e la nota della Santa Sede (Osservatore Romano)

Vescovo Ratisbona: abusi nel coro diretto dal fratello del Papa. Il Vaticano non interviene (ne dubitavamo?)

Il pugno del Papa tedesco non farà sconti alla Chiesa di Germania. L´ira di Benedetto XVI: convocato in Vaticano il capo del clero tedesco (Ansaldo)

Ma chi era il vescovo di Ratisbona all'epoca? Ah già...Mueller!
Ieri qualcuno si è azzardato a dire che il vaticano non interverrà più nella vicenda di Ratisbona nel nome della trasparenza. Peccato che tale decisione sia stata presa nel 2010, regnante Benedetto XVI! Vergogna per chi se l'è dimenticato!

Continuo a segnalare post e articoli ohttp://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.it/search?q=ratisbona può bastare?
In ogni caso l'elenco completo dei post è consultabile al link sottostante:

LA VICENDA DEL CORO DI RATISBONA (2010)



16 commenti:

Anonimo ha detto...

ho notato un ricorso storico. Quando i toni dei giornali devono abbassarsi perche' ci sono state delle reazioni, resta don Dagospia , vero esperto di questioni ecclesiali, a buttare fango sgangheratamente su m. Ratzinger, a fare le veci di altri, naturalmente.
Un copione liso dall'uso.
Maria Teresa

Anonimo ha detto...

Sono ardenti sostenitori dell'etica del riciccio delle accuse, Raffy. Del resto, il fango sbattuto in faccia pare giovi alla pelle, specie se ripetuto più volte.
Ho trovato azzeccato questo twitt di Matzuzzi
In due giorni s'è passati dagli alert su "Il fratello di BXVI sapeva" a "Georg Ratzinger era chiuso nei suoi interessi musicali" #KeepCalm
Beh, sai è noto che la maggior parte della gente porta un bell'anellone al naso.
Alessia

Anonimo ha detto...

Die Welt pubblica un'intervista del card. Mueller all'agenzia tedesca DPA, in cui il porporato afferrma che Papa Benedetto è rimasto deluso dal suo siluramento
http://catholicherald.co.uk/news/2017/07/19/cardinal-muller-benedict-xvi-was-disappointed-at-my-removal/
Alessia

Anonimo ha detto...

Carissima Raffaella,
mi tocca dopo tanto tempo tornare a disturbare :), ma tant'è...
Non solo i fatti erano fondamentalmente già noti nel 2010 (salvi l'arco temporale e la consistenza numerica riferiti dal rapporto Weber), ma per quanto riguarda precisamente la posizione di Georg Ratzinger, risulta in sostanza confermata nel rapporto la versione dei fatti dallo stesso rilasciata alla stampa nel 2010.
Direi di più, essa risulta rafforzata, in quanto va tenuto in conto che:
- l'avv. Weber è stato appositamente scelto dalla diocesi perché legale della Wasser Ring, associazione di tutela delle vittime di abusi e quindi massima garanzia di trasparenza e di non collusione con le istituzioni ecclesiastiche
- Weber ha contattato e ascoltato gli studenti, ma non ha domandato a G. R. la sua versione dei fatti
- il metodo usato da Weber non è quello di un processo, da svolgersi in contraddittorio, ma una specie di inchiesta storica che non ha pretese di arrivare alla verità piena ma, come dice lo stesso Weber, si accontenta di affermare una maggiore o minore plausibilità dei resoconti degli studenti, con conseguente risarcimento in denaro offerto dalla diocesi.
Quindi se, a tale limitato fine, è giusto privilegiare la versione data dagli allora studenti, si può ritenere altamente plausibile – per parafrasare Weber – che ciò che essi non affermano essere accaduto non è accaduto.
Al ruolo di G. R. (che era il Domkapellmeister, maestro di cappella del Duomo, e non lavorava nelle strutture scolastiche) il rapporto dedica le pagine 378-381, all'interno di un contesto nel quale si precisa che gli episodi violenti (anche quelli, la gran maggioranza, di abuso dei mezzi di correzione a connotazione non sessuale) accaddero non nell'ambito delle lezioni musicali del coro ma in quello ginnasiale e del convitto.
Dalla lettura di tali pagine si evince che egli non è accusato da nessuno di alcun maltrattamento, né fisico né morale (è stato semmai lui stesso, nel 2010, a ricordare spontaneamente di aver dato prima del 1980 qualche schiaffo, di cui si era già allora pentito), ma al massimo di aver ricevuto qua e là notizia di eccessi nell'uso dei mezzi di correzione nelle sedi ginnasiali e convittuali e di non essere intervenuto, salvo aver mandato una lettera di segnalazione al direttore scolastico nel 1989.
E' proprio ciò che lo stesso G.R. disse nell'intervista del 2010: gli erano giunte alcune voci in tal senso (mai di abusi sessuali) e non ne aveva immaginato la portata.
La più grave delle accuse specifiche gliela rivolge un ex studente, il quale riferisce che, durante un pranzo, mise in tasca dell'arrosto di maiale, fu per questo schiaffeggiato dal direttore della scuola e G. R. assistette senza intervenire.
Il rapporto conferma che non vi è alcuna prova che egli abbia mai saputo di abusi sessuali ed anzi cita opinioni di studenti che ritengono altamente improbabile che egli ne sapesse qualcosa, a causa del suo carattere schivo e del suo interesse al solo aspetto musicale del coro, contrapposto al totale disinteresse per la vita della scuola e del convitto.
Non manca nel rapporto (ma del tutto nei resoconti giornalistici) la parola di alcune vittime di maltrattamenti che hanno di G.R. un caro ricordo "Dava l'impressione di non percepire la realtà circostante al di fuori della musica. Era una persona rispettata, ma più come un nonno che distribuiva settimanalmente dei dolci e con la sua passione più alta per la buona musica... Non sapeva nulla della scuola. Anche della vita interna al collegio non sapeva davvero molto. " (righi 24-29 pag. 378).
Resta sempre bello fare capolino nel tuo blog, cara Raffaella, e rileggere Maria Teresa, Alessia e gli altri amici di papa Benedetto.
Alberto

Loredana ha detto...

Posto questo articolo sconcertante: http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/11/07/news/bomba-dello-spectator-contro-bergoglio-sta-distruggendo-il-papato-89376/

laura ha detto...

http://www.acistampa.com/story/ratisbona-che-cosa-e-successo-veramente-6537

laura ha detto...

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ratisbona
Muller: ho iniziato io il processo. Prima non si sapeva nulla (IL VIDEO)

laura ha detto...

http://www.marcotosatti.com/2017/07/20/martini-non-voleva-bergoglio-papa-unindiscrezione-di-romana-vulneratus-curia-che-di-curia-se-ne-intende/

Raffaella ha detto...

Ciao Alberto, bentornato :-)
Mi permetti di scrivere un nuovo post con le tue riflessioni?
Grazie :-)
R.

Raffaella ha detto...

Grazie a tutti per la vostra partecipazione :-)
R.

Anonimo ha detto...

Raffaella,
a te tutto è permesso, non è neppure il caso di chiederlo :)
Naturalmente, integra e correggi ovunque ritieni opportuno.
Il rapporto, penso l'avrai già verificato, si trova sul sito della diocesi di Ratisbona: è molto lungo, ma le pagine che riguardano Georg sono quelle che ti ho indicato.
Se riesco, o se riesce qualcun altro (ancor meglio...), ci sarebbe da dare un'occhiata anche alle pagine che riguardano il card. Mueller, facendo attenzione al fatto che si chiamava Mueller (Manfred) anche il predecessore dal 1982 al 2002. G.L. Mueller è subentrato infatti solo una decina di anni dopo gli ultimi fatti segnalati.
Alberto

Anonimo ha detto...

Aspetta un secondo. C'è anche un altro capitolo che parla di lui. Vediamo che dice.
Alberto

Anonimo ha detto...

C'è da fare un'integrazione a quanto ho scritto.
Nelle pag. 212-218 il rapporto non analizza eventuali responsabilità di GR di cui abbiamo già parlato prima, ma la sua personalità come descritta da 124 vittime di maltrattamenti all'interno dell'istituzione di Regensburg.
Sulla sua personalità le opinioni divergono. Mentre qualcuno afferma di ricordarlo irascibile e autoritario, soprattutto se l'esecuzione non era musicalmente perfetta, ed alcuni di questi ricordano gli schiaffi durante le prove di cui lo stesso GR aveva già parlato, tirate di orecchie o capelli, ma precisando che il maestro non si divertiva a punire bensì semplicemente si arrabbiava alquanto e aveva i suoi scatti d'ira, molti altri – che pure si dichiarano vittime di veri e propri maltrattamenti e abusi da parte di altre persone – lo elogiano: “Era autoritario ma non ha mai fatto male a nessuno”; “Era veramente giusto, competente. Lo ricordo con rispetto”; “Sgridava, ma in modo amichevole, mai vendicativo”; “Era rigoroso, ma indubbiamente bonario”; “Ne ho un buon ricordo, come di una persona molto calorosa”; “I bambini gli andavano incontro senza paura. Era sempre attorniato da grappoli di bambini”; “"Il nostro Domkapellmeister, il nostro capo, era apprezzato da tutti i bambini, anche se ci sottoponeva a prove stressanti”; "Se era possibile, eravamo tutti i pomeriggi alle ore 16 davanti alla sua porta e lui condivideva con noi pezzi di torta, biscotti e dolci” “I bravi alunni lo amavano”.
Alberto

rosadeldeserto68 ha detto...

Grazie Raffaella della tua opera al servizio della verità. Viva papa Benedetto!

Raffaella ha detto...

Grazie a tutti e ad Alberto in particolare :-)
R.

Anonimo ha detto...

Persino Avvenire, con un'intervista al gesuita Zollner (direttore del Centro per la protezione dell’infanzia della Gregoriana), conferma in sintesi la ricostruzione del blog. Non mi pare con la stessa enfasi del primo titolone
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ratisbona-indagine-coro-intervista-padre-zollner
Alberto