Cari amici,
non conoscevo il "caso" Ruknip, il gesuita oggetto di pesanti accuse. Nel manifestare solidarietà alle vittime, come è sempre stato costume di questo blog, vorrei fare una riflessione.
Immaginiamo solo per un momento di tornare agli anni fra l'aprile 2005 e il febbraio 2013, cioè di tornare al Pontificato di Papa Benedetto.
Questa vicenda, che in tanti hanno tentato di nascondere o sminuire e che anche i giornalisti hanno trattato con estrema benevolenza (salvo lodevoli eccezioni, come Franca Giansoldati), sarebbe stata utilizzata come un sasso da lanciare contro Benedetto. E non si dica di no, perché sappiamo tutti che è la pura verità.
Ora che il caso è esploso si parla di "imbarazzo", ma si rinuncia ad approfondire la vicenda e a porsi domande che in altri tempi avrebbero già le risposte.
non conoscevo il "caso" Ruknip, il gesuita oggetto di pesanti accuse. Nel manifestare solidarietà alle vittime, come è sempre stato costume di questo blog, vorrei fare una riflessione.
Immaginiamo solo per un momento di tornare agli anni fra l'aprile 2005 e il febbraio 2013, cioè di tornare al Pontificato di Papa Benedetto.
Questa vicenda, che in tanti hanno tentato di nascondere o sminuire e che anche i giornalisti hanno trattato con estrema benevolenza (salvo lodevoli eccezioni, come Franca Giansoldati), sarebbe stata utilizzata come un sasso da lanciare contro Benedetto. E non si dica di no, perché sappiamo tutti che è la pura verità.
Ora che il caso è esploso si parla di "imbarazzo", ma si rinuncia ad approfondire la vicenda e a porsi domande che in altri tempi avrebbero già le risposte.
"Va fatta infine un'altra considerazione importante sulla quale abbiamo scritto già in passato a proposito di altre vicende mai chiarite. Nel caso Rupnik, la stampa specializzata che da qualche anno ha rinunciato al suo dovere di cercare la verità, fare inchieste, fare domande, porsi interrogativi, con poche eccezioni ha preferito altre strade: il basso profilo, l'indifferenza, il declassamento e a volte la disattenzione menzognera. E ciò per non disturbare il conducente, per non dare fastidio..." (Il Sismografo, 23 dicembre 2022).
Eh, cari giornalisti! Per tanti anni questo blog ha cercato di segnalare la disinformazione intorno al Pontificato di Benedetto. Ora mi rendo conto che si trattava di una lotta contro i mulini a vento.
Quando si vuole attaccare o denigrare una persona o un gruppo di persone non c'è proprio nulla che si possa fare.
Nello stesso tempo quando la volontà è quella di esaltare, è inutile chiedere un minimo di coerenza.
Il caso Ruknip è emblematico (ma non è il solo).
Ricordo a chi di dovere, però, che prima o poi certi problemi vanno affrontati.
Con questo post non intendo certo invitare i giornalisti all'indagine. Mi interessa poco onestamente e credo che non serva a nulla.
R.
Altri articoli sul caso:
Abusi, il caso Rupnik esplode (Giansoldati)
La chiesa, gli abusi e la scomunica fantasma (Scaraffia)
Abusi sessuali nella Chiesa, il caso Rupnik divide i gesuiti e mette in crisi la Santa Sede (Peloso)
5 commenti:
Ringraziamo il Signore che Papa Benedetto non ci sia più, altrimenti.....un pensiero, Gaenswein dovrà lasciare il monastero e da qualche parte andrà, foss'anche Urbisaglia, la sua sede vescovile dove peraltro c'è un bellissimo monastero restaurato da poco, ma le 4 Memores non so dove potranno andare, l'ordine è stato sciolto da CL, spero trovino adeguata sistemazione, per molti anni sono state fedeli compagne e servitrici del Nostro amatissimo Benedetto, mia madre diceva sempre 'Dio vede e provvede' auguro loro tutto il bene possibile. A.
https://www.aldomariavalli.it/2023/01/13/sul-distruggere-la-chiesa
Papa Benedetto teneva tutto sotto controllo con la Sua preghiera silenziosa. Molto pericoloso quanto sta succedendo
OT ho letto un sacco di articoli in varie lingue, alcuni molto belli e sinceri su Benedetto, ma quello che mi ha colpito di più su blog in spa. dice cose interessanti, pare che i porporati di lingua spa. non abbiano gradito, e non solo loro, la fredda sciatteria con cui sono state celebrate le esequie, ma un alto porporato iberico ha riferito che JMB abbia avuto diverse crisi di nervi nell'apprendere la straordinaria manifestazione di affetto tributata dal popolo al Nostro, non se lo aspettava, non voleva cerimonie pubbliche, ma vi è stato costretto, non voleva che fosse sepolto in basilica nella tomba che lui stesso si era scelto anni fa, lui pensava di fare interrare Ratzinger fuori dalle mura vaticane, se l'è presa coi media vaticani per il troppo tempo dedicato al defunto e il poco dedicato a lui, non voleva presiedere e tanto meno omaggiare la bara, obtorto collo ha dovuto piegarsi e soprattutto non si è potuto opporre alle ultime volontà testamentarie di BXVI, adesso è solo, comanda et impera ma, ma, non riuscirà a liberarsi della ingombrante figura del predecessore, ha calcolato male, pensava l'avessero dimenticato ed accantonato, purtroppo per lui non è così.
Ho letto il comento precedente. Non so quanto ci sia di vero. Che Bergoglio non fosse molto partecipe si capiva. Quanto alle crisi di nervi suscitate dall'affetto di tutti verso papa Benedetto, non so cosa dire. ouò anche darasi, dato che è un po' fuori dagli schemi e per nulla dotato di autocontrollo. In genere fa quello che vuole e quando vuole e se costretto a fare qualcosa che non gli va, si capisce molto bene, ma la brutta figura non gliela toglie nessuno.
Non l'ho mai capito e non voglio capirlo. Non mi sembra molto equilibrato e, sicuramente è nek posto sbagliato, ma è il "pap" che ci meritiamo dopo papa Benedetto che non abbiamo saputo aiutare abbastanza.
Benedetto XVI e la rinuncia nei ricordi dell'arcivescovo Xuereb (1 minuto fa)
a raffaella.blogpaparatzinger
https://www.acistampa.com/
a raffaella.blogpaparatzingerorwarded message ---------
Da: Laura Marra
Date: gio 19 gen 2023 alle ore 21:36
Subject: Benedetto XVI e la rinuncia nei ricordi dell'arcivescovo Alfred Xuereb
To:
https://www.acistampa.com/
scusami per la confusione del link. L'articolo è bellissimo
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