mercoledì 10 aprile 2013

Francesco: imitare i primi cristiani essendo un cuore ed un'anima sola. La mitezza ha molti nemici, il primo sono le malignità. Alla Lev i diritti editoriali dopo l'elezione (Izzo)

PAPA: IMITARE PRIMI CRISTIANI ESSENDO UN CUORE E UN'ANIMA SOLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 apr. 

I primi cristiani, "erano un cuor solo e un'anima sola, grazie allo Spirito che li aveva fatti rinascere a una vita nuova". Lo ha ricordato Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata questa mattina nella residenza Santa Marta. Per il Pontefice, dunque, "cio' che all'anno zero della Chiesa ha saputo essere la prima comunita' cristiana" resta come "modello intramontato e intramontabile per la comunita' cristiana di oggi". I primi cristiani, infatti, vivevano nella grazia del loro battesimo e questa possibilita' e' offerta anche ai cristiani di oggi.
Partendo dal dialogo evangelico tra Gesu' e Nicodemo, il quale non afferra subito in che modo un uomo possa "nascere di nuovo", il Papa ha spiegato che nascere di nuovo "vuol dire nascere dallo Spirito Santo". "E' la vita nuova che noi abbiamo ricevuto nel Battesimo", ha spiegato. "Vita - ha chiarito - che "si deve sviluppare", "non viene automaticamente". Dobbiamo "fare di tutto - ha affermato ancora Papa Francesco - perche' quella vita si sviluppi nella vita nuova", "e' un laborioso cammino", che "principalmente dipende dallo Spirito" e insieme dalla capacita' di ciascuno di aprirsi al suo soffio. E questo, ha concluso il Papa, secondo quanto riportato dalla Radio Vaticana, e' esattamente cio' che accadde ai primi cristiani. Loro avevano la "vita nuova", che si esprimeva nel vivere con un cuore solo e un'anima sola. Avevano, ha osservato, "quell'unita', quell'unanimita', quell'armonia dei sentimenti nell'amore, l'amore mutuo". 

© Copyright (AGI)

PAPA: LA MITEZZA HA MOLTI NEMICI, IL PRIMO SONO LE MALIGNITA' (AGI) - CdV, 9 apr. 


Salvatore Izzo


 La mitezza ha "tanti nemici". Il primo sono le "chiacchiere". Papa Francesco lo ha denunciato oggi nell'omelia delal messa celebrata nella Cappella delal Domus Santa Marta. "Quando si preferisce chiacchierare dell'altro, bastonare un po', sono tentazioni del Maligno che non vuole che lo Spirito venga da noi e faccia questa pace, questa mitezza nelle comunita' cristiane". "Sempre - ha constatato il Pontefice - ci sono queste lotte": in parrocchia, in famiglia, nel quartiere, tra amici. "Sono cose quotidiane - ha confidato - che capitano a tutti, anche a me". "E questa - ha ripetuto - non e' la vita nuova", perche' quando lo Spirito viene "e ci fa nascere in una vita nuova, ci fa miti, caritatevoli".
Una dimensione oggi da riscoprire, per esempio - ha aggiunto Papa Francesco - e' l'aspetto della "mitezza nella comunita'", virtu' "un po' dimenticata". Quindi, il Papa ha ricordato quale sia il comportamento giusto per un cristiano. Primo, "non giudicare nessuno" perche' "l'unico Giudice e' il Signore". Poi "stare zitti" e se si deve dire qualcosa dirla agli interessati, a "chi puo' rimediare alla situazione", ma "non a tutto il quartiere". "Se, con la grazia dello Spirito - ha concluso - riusciamo a non chiacchierare mai, sara' un gran bel passo avanti" e "ci fara' bene a tutti". "Come un maestro di fede e di vita", ha commentato Radio Vaticana che ha diffuso il testo dell'omelia. 

© Copyright (AGI)

PAPA: ALLA LEV I DIRITTI EDITORIALI DOPO L'ELEZIONE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 apr. 

Papa Francesco ha deciso di conferire alla Libreria Editrice Vaticana la gestione di tutti i diritti d'autore che riguardano i suoi testi dal momento dell'elezione, avvenuta il 13 marzo scorso. Lo ha comunicato al direttore della Lev, don Giuseppe Costa, il sostituto della Segreteria di Stato, Giovanni Angelo Becciu. Come e' noto, nel 2005 Joseph Ratzinger conferi' alla Lev anche i diritti relativi a opere precedenti. Quelli di Jorge Mario Bergoglio, secondo quanto stabilito dallo stesso Pontefice, resteranno invece ai singoli editori che hanno pubblicato i suoi libri prima che divenisse Papa. Tanto che la Lev ha dovuto acquistarli sul mercato per pubblicare i primi due volumetti (che raccolgono il discorso per il Bicentenario dell'Argentina e il messaggio per l'Anno della Fede) mentre ovviamente quelli per il terzo, che si apre con le parole dette da Bergoglio dalla Loggia delle Benedizioni, rientrano nella cessione decisa dal nuovo Papa il 26 marzo. 

© Copyright (AGI)

Nessun commento: