sabato 27 aprile 2013

Messa per i dipendenti del servizio postale vaticano. Papa Francesco: la chiesa non va avanti tacendo e corrompendo come i farisei. Facciamo un esame di coscienza, c'è fariseismo nella chiesa? (Izzo)


D'Enrico, "Farisei al processo contro Gesù"
PAPA: CELEBRA PER I DIPENDENTI DEL SERVIZIO POSTALE VATICANO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 apr. 

Papa Francesco ha celebrato questa mattina alla Domus Santa Marta per i dipendenti del servizio Poste Vaticane, diretto dai religiosi Figli della Divina Provvidenza, conosciuto come "orionini" dal nome del loro fondatore San Luigi Orione. Hanno assistito al rito anche alcuni volontari del Dispensario pediatrico Santa Marta, che assiste in prevalenza i bambini di giovani coppie di immigrati che non ricorrono all'assistenza sanitaria pubblica. Ne ha dato notizia la Radio Vaticana che come ogni giorno ha anche diffuso le parole del Pontefice alla messa delle 7. 

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PAPA: CHIESA NON VA AVANTI TACENDO E CORROMPENDO COME FARISEI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 apr. 

Papa Francesco ammonisce i cristiani a non comportarsi come i farisei e mette in guardia la Chiesa dal diventare "comunita' chiusa, sicura di se stessa, quella che cerca la sicurezza proprio nel patteggiare col potere, nei soldi, parla con parole ingiuriose" proprio come facevano i farisei che, ricorda, "insultano, condannano". 
"Questo - rileva il Pontefice - e' un atteggiamento di quel gruppo e anche di tutti i gruppi nella storia, i gruppi chiusi: patteggiare col potere, risolvere le difficolta' ma 'fra noi'. Come hanno fatto quelli, la mattina della Risurrezione, quando i soldati sono andati a dir loro: 'Abbiamo visto questo'. 'State zitti! Prendete... E con i soldi hanno coperto tutto".
"Questo - ricorda Bergoglio - e' proprio l'atteggiamento di questa religiosita' chiusa che non ha la liberta' di aprirsi al Signore". "La loro vita comunitaria per difendere sempre la verita', perche' loro credono di difendere la verita', e' sempre la calunnia, il chiacchierare". "Forse - ipotizza il Pontefice - si dimenticano delle carezze della mamma, quando erano piccoli. Queste comunita' non sanno di carezze, sanno di dovere, di fare, di chiudersi in una osservanza apparente. Come Gesu' gli avete detto: 'Voi siete come una tomba, come un sepolcro, bianco, bellissimo, ma niente di piu'". 

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PAPA: FACCIAMO ESAME DI COSCIENZA, C'E' FARISEISMO NELLA CHIESA?

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 apr. 

"Come sono le nostre comunita', le comunita' religiose, le comunita' parrocchiali? Sono comunita' aperte allo Spirito Santo, che ci porta sempre avanti per diffondere la Parola di Dio, o sono comunita' chiuse, con tutti i comandamenti precisi, che caricano sulle spalle dei fedeli tanti comandamenti, come il Signore aveva detto ai farisei?". A chiederselo e' Papa Francesco nell'omelia di oggi alla Domus Santa Marta. Il Pontefice ricorda l'atteggiamento dei farisei che ricorrono sempre "alla calunnia, al chiacchierare" e lo fanno, dicono, "per difendere sempre la verita', perche' loro credono di difendere la verita'".
Nell'episodio della comunita' dei discepoli riuniti ad Antiochia per ascoltare la parola del Signore, ricordato oggi negli Atti degli Apostoli, Francesco individua "un criterio di Chiesa", valido "anche per il nostro esame di coscienza". Davvero - osserva - ci sono comunita' chiacchierone, che parlano contro, distruggono l'altro e guardano dentro, sempre dentro, coperte col muro. Invece la comunita' libera, con la liberta' di Dio e dello Spirito Santo, andava avanti, anche nelle persecuzioni. E la Parola del Signore si diffondeva per tutta la regione". "E' proprio della comunita' del Signore andare avanti, diffondersi, perche' il bene e' cosi': si diffonde sempre!". "Il bene - sottolinea il Papa - non si corica dentro". "Questo - spiega - e' un criterio". Bergoglio esorta dunque i cristiani di oggi a non imitare "la comunita' dei giudei chiusi, un gruppetto di persone 'buone', che furono ricolmi di gelosia nel vedere la moltitudine dei cristiani e incominciarono a perseguitare semplicemente, perche' avevano il cuore chiuso, non erano aperti alla novita' dello Spirito Santo".
"Loro - ricorda il Pontefice parlando ancora dei farisei - credevano che tutto fosse stato detto, che tutto fosse come loro pensavano che dovesse essere e percio' si sentivano come difensori della fede e incominciarono a parlare contro gli Apostoli, a calunniare. E sono andati dalle pie donne della nobilta', che avevano potere, gli hanno riempito la testa di idee, di cose, di cose, e le spingevano a parlare ai loro mariti perche' andassero contro gli Apostoli". "La persecuzione - ricostruisce Francesco - incomincia proprio per motivi religiosi e per la gelosia", ha detto Papa, ma la Chiesa e' andata avanti lo stesso: non solo "i discepoli erano pieni di gioia di Spirito Santo", "parlano con la bellezza, aprono strade". Un modello da seguire: "pensiamo oggi - esorta Bergoglio - alla Chiesa tanto bella: questa Chiesa che va avanti. Pensiamo ai tanti fratelli che soffrono per questa liberta' dello Spirito e soffrono persecuzioni, adesso, in tante parti. Ma questi fratelli, nella sofferenza, sono pieni di gioia e di Spirito Santo". "Guardiamo Gesu' che ci invia a evangelizzare, ad annunciare il suo nome con gioia, pieni di gioia", conclude infine il Papa sottolineando che non bisogna aver "paura della gioia dello Spirito", cosi' da non "chiuderci in noi stessi". 

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9 commenti:

Luisa ha detto...

Izzo ci fa ogni giorno il resoconto dettagliato delle messe private di Papa Bergoglio, non è il solo, ma Jorge Bergoglio non ha detto che non vuole che le sue omelie siano stampate?
Perchè allora ogni giorno viene pubblicata l`omelia del giorno?

Anonimo ha detto...

Ottima domanda, Luisa.
Alessia

Anonimo ha detto...

me lo chiedo anche io....
Comunque si tratta di espressioni interpretabili in ogni modo....questo non giova.
Ora ci vuole chiarezza!

Anonimo ha detto...

Luisa, prova a non leggerle.

Luisa ha detto...

Effettivamente non le leggo sempre, ma la sua ironia, anonimo, non risponde alla mia domanda: perchè, se Jorge Bergoglio non vuole la pubblicazione delle sue omelie (Lombardi dixit) per sentirsi libero..., non è obbedito?

Anonimo ha detto...

Comunque i turisti/pellegrini a Roma continuano ad aumentare che sembrano i giorni del giubileo. Già tutte le bancarelle sono piene di ritratti e ricordini di PF. Oggi a Santa Maria Maggiore, piena, il card. arciprete Santos Abril ha tenuto ovviamente la predica sulle gesta francescane. Eufemia

mariateresa ha detto...

e in queste prediche, ogni tanto, si parla di Gesù Cristo?

Anonimo ha detto...

eufemia. vedrai che qualcuno dirà che sono tutti sempliciotti abbindolati dai media.

Anonimo ha detto...


Ovviamente Abril y Castello auspicava sino all'ultimo un papa sessantenne, poliglotta, con esperienza diplomatica (come lui), pastorale, curiale, accademica e non necessariamente latino-americano, vero?

(Poi, chi abbia scelto lo Spirito Santo -in piena libertà pneumatico-anemologica, s'intende- è oramai storia...)