sabato 13 aprile 2013

Papa Francesco avvia nuova collegialità e riforma della curia (Izzo)

PAPA: AVVIA NUOVA COLLEGIALITA' E RIFORMA DELLA CURIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 apr. 

Ad un mese esatto dalla sua elezione, Papa Francesco ha annunciato in un colpo solo la costituzione di un  gruppo di cardinali che lo consiglieranno nel governo della Chiesa Universale e la Riforma della Curia Romana. La storica decisione e' stata presa dal nuovo Papa sulla base di una proposta condivisa da molti cardinali nel corso delle Congregazioni Generali precedenti al Conclave. Accanto al ruolo di consiglieri codificati, il mandato conferito agli otto porporati (uno per continente, intendendo come entita' autonome l'America Settentrionale, quella Centrale e quella Meridionale, piu' l'italiano Giuseppe Bertello, che verosimilmente sara' nominato  nuovo segretario di Stato gia' tra poche settimane) e' quello di studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica "Pastor bonus" sulla Curia Romana. E' noto che Benedetto XVI dopo la celebrazione del mercoledi' delle ceneri, con la drammatica denuncia delle "divisioni che deturpano il volto della Chiesa", aveva confidato ad alcuni cardinali che il suo cruccio maggiore nel lasciare il Pontificato era proprio il fatto di non aver potuto completare la Riforma della Curia avviata da Paolo VI nella direzione di una maggiore sobrieta' ed efficienza. Con Bertello, attuale presidente del Governatorato dello Stato della Citta' del Vaticano, incarico che dovrebbe mantenere anche da segretario di Stato per unificare poi i due ruoli, entrano nel nuovo "direttorio" l'arcivescovo emerito di Santiago del Cile Francisco Javier Errazuriz Ossa; l'arcivescovo cappuccino di Boston negli Stati Uniti Sean O'Malley; l'arcivescovo di Tegucigalpa in Honduras  Oscar Andres Maradiaga Rodriguez, con funzione di coordinatore;   l'arcivescovo di Bombay in India Oswald Gracias; l'arcivescovo di Monaco in Germania Reinhard Marx; l'arcivescovo di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo Laurent Monswengo Pasinya.  
Nel gruppo figura anche monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano con il quale Francesco ha un rapporto di amicizia e fiducia nato quando il presule italiano era segretario speciale del Sinodo 2001, nel quale Bergoglio fu relatore generale in sostitizione del cardina di New York Edward Egan richiamato in patria dalla tragedia delle Torri Gemelle. 
Nelle proposte del Sinodo redatte da Bergoglio e Semeraro si auspicava piu' collegialita' e si dava atto a Papa Wojtyla e al cardinale Ratzinger di aver ben operato ribadendo la centralita' di Cristo con la dichiarazione Dominus Iesus tanto contestata fuori e dentro la Chiesa.
La prima riunione collettiva del nuovo gruppo di lavoro si terra' nei giorni 1-3 ottobre. Ma "il Papa e' tuttavia sin d'ora in contatto con tali cardinali", chiarisce pero' il portavoce Federico Lombardi rilevando nella decisione "un segnale che il Papa da' di essere attento a recepire le indicazioni, i consigli, i suggerimenti che i suoi confratelli cardinali hanno dato nel corso delle riunioni plenarie che preparavano il Conclave. Quindi dimostra di essere attento alle attese della Chiesa universale, manifestate in quella sede autorevole". Non si tratta,  precisa Lombardi di un comitato o di una commissione, ma di un gruppo, "denominazione piuttosto aperta che manifesta una possibilita' di consiglio che il Papa cerca da parte di rappresentanti autorevoli dell'episcopato, e piu' specificamente anche del Collegio cardinalizio, a livello universale". Per padre Lombardi, "e' evidente nella scelta delle persone che vengono nominate, che sono cardinali dei diversi Continenti: questo proprio per dire questo orizzonte di universalita'".
 "Ecco - spiega il portavoce -  il Papa vuole continuare a sentire la voce della Chiesa delle diverse parti del mondo, mentre egli governa la Chiesa universale, quali consigli gli possono giungere".
Lombardi ha ritenuto necessario precisare che "la Curia Romana conserva tutte le sue funzioni fondamentali di aiuto del Papa da vicino, nel governo quotidiano della Chiesa universale. Tutti i prefetti dei diversi dicasteri, i presidenti dei diversi Consigli conservano assolutamente tutte le loro responsabilita' e prerogative e sono i primi collaboratori del Papa nel quotidiano, ogni giorno, nel prendere le misure che aiutano la vita e il governo della Chiesa universale". 
Quindi, ha spiegato Lombardi, quasi a voler ridimensionare la portata delle nomine odierne, "questo gruppo si aggiunge, in un certo senso integra con un punto di vista universale e un ascolto di voci dalle diverse parti del mondo, il lavoro quotidiano, intenso, responsabile, del governo della Chiesa che il Papa porta avanti con l'aiuto della Curia Romana".
Secondo Lombardi il fatto che il gruppo si riunira' a partire da ottobre esclude sia stato nominato per fronteggiare una qualche emergenza a cui bisogna rimediare". In questi mesi, intanto, Papa Francesco "si fa la sua esperienza, la sua conoscenza e quindi ad ottobre potra' mettere sul tavolo, con questo gruppo di consiglieri, anche le esperienze o gli interrogativi che possa essersi fatto in questo periodo di pieno inserimento nel governo della Chiesa".
E proprio oggi Papa Francesco ha esortato a evitare di nascondere i problemi veri della Chiesa, come purtroppo e' avvenuto in  un recente passato. Non bisogna "truccare" la vita, ma accettare bene e male fidandosi di Dio, ha spiegato ai gendarmi e vigili del fuoco nella messa alla Cappella della Domus Santa Marta. Anche nella Chiesa primitiva, ha ricordato,  "i cristiani discutevano tra loro, greci contro ebrei, a causa di alcune necessita' pratiche, come l'assistenza alle vedove, giudicata trascurata". E davanti alle difficolta' "la prima cosa che fanno e' mormorare: chiacchierare uno contro l'altro"
"Ma questo non porta ad alcuna soluzione, questo non da' soluzione. Gli apostoli, con l'assistenza dello Spirito Santo, hanno reagito bene: hanno convocato il gruppo dei discepoli e hanno parlato. E quello e' il primo passo: quando ci sono difficolta', bisogna guardarle bene e prenderle e parlarne. Mai nasconderle". "Non dobbiamo - ha concluso il Pontefice nell'omeloa riportata da Radio Vaticana - avere paura dei problemi: Gesu' stesso dice ai suoi discepoli: 'Sono io, non abbiate paura. Sono io'. Sempre". Questa, ha concluso Papa Francesco, "e' la parola di Gesu', sempre”: nelle difficolta', "nei momenti dove tutto e' oscuro" e "non sappiamo cosa fare". 

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

http://2.andreatornielli.it/?p=485

Ovvero: quando Pell sembrava 'affare fatto' per i Vescovi (dove però poi andò Ouellet..)


Notare come il Tornielli mettesse, tre anni fa, una bella -e un poco minacciosa?- foto del Cardinale Arcivescovo di Sidney... in cappamagna!


(E ora, Albertissimo, come la mettiamo, con il Rappresentante dell'Oceania nel "His Holiness' Most Honourable Privy Council" di nuova institutione, che non disdegna paramenti & simboli antiqui?

Gli schemi ideologici felsinei scricchiolano, eh? )

Anonimo ha detto...

Che alternative c'erano a Pell, come rappresentante della Chiesa in Oceania?

Anonimo ha detto...

E l'Arcivescovo Emerito di Santiago del Chile? Emerito.