venerdì 12 aprile 2013

Scola sui matrimoni gay: «Lo Stato prima di legiferare deve ascoltare la società civile» (Tempi)

Clicca qui per leggere l'intervista segnalataci da Laura. Qui l'originale di Radio Vaticana.
Fortunatamente abbiamo ancora vescovi che non temono di essere criticati.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ama e fai quello che vuoi dice sant´agostino, amore nn inteso come capriccio

laura ha detto...

Il Cardinale Scola usa la ragione!(ancora e con pochissimi altri)

Anonimo ha detto...

"Poi, sarà compito dello Stato, nel rispetto dei diritti fondamentali di tutti, legiferare secondo ciò che la maggioranza dei cittadini decide, lasciando poi a tutti ovviamente la libertà dell’obiezione di coscienza, qualora una legge vada contro la propria coscienza."

Ma "lo Stato" non è un robot impersonale che premi un pulsante e ci fa giocare al confronto, per poi elaborare i calcoli matematici e vedere chi vince, salva l'obiezione di coscienza.
Allora hanno fatto bene Francia e Spagna... e neanche più se magna.

"lo Stato" è fatto pro-tempore dalle spesse persone che formano la "società civile", le quali hanno doveri verso la propria coscienza, cioé verso Dio e verso sé stessi, e non certo per via della "religione". Se il Cristianesimo ha qualcosa da dire su questo - e ce l'ha - è perché esso non è, principalmente, una religione. C'é bisogno di ricordarlo al card. Scola?

E se le gerarchie che formano la Chiesa di Cristo non hanno più la forza di parlare a tutti gli uomini e a tutte le donne, e si accontentano di parlare di politica per legittimare ultimamente, con sottogliezze impercettibili, il "gioco democratico delle maggioranze" fattrici della legge, è meglio che tacciano e si occupino solo di "religione" e non di legge. Non sanno più neanche che cos'é la legge?

Mi sorprende, mi delude Scola. Trovo squallida questa semplificazione... da via larga.
Non è questo l'insegnamento cattolico, universale, di Dignitatis Humanae. Non è questo l'insegnamento di Giovanni XXIII, di Paolo VI, di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI, di Francesco (almeno da Card. Bergoglio). Forse hanno le idee più chiare gli Ortodossi.

Allora dimentichiamoci della legge, così saremo meglio vaccinati, pensiamo solo alla "governace". Muoviamoci nello zoo, dove non servono più "lo Stato" e suoi aiuti. Ricominciamo da capo.
"Chiesa povera e per i poveri"!
gianni

Fabiola ha detto...

Non so se ti ho capito, Gianni.
Ma ho appena finito di leggere l'ultimo libro del card. Scola, "Non dimentichiamoci di Dio". E' assolutamente nella linea del magistero degli ultimi Papi, soprattutto di Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...

Forse il motivo principale per cui Scola non ce l'ha fatta e' proprio per far passare queste unioni civili quanto prima. Cosi' e' stato fatto in Argentina, senza vera opposizione da parte della chiesa locale: lo afferma Allen per assicurare sul nuovo papa i suoi lettori liberal del NCR. Eufemia

nonno ha detto...

L'insegnamento di Francesco al riguardo dobbiamo ancora sentirlo. Almeno Scola parla, vivvaDdio