martedì 31 dicembre 2013

Scalfari: il Papa, il peccato e una risposta a Lombardi. Scacco matto del Fondatore al portavoce? (R.)

Clicca qui per leggere la risposta di Scalfari a Lombardi a proposito della dichiarazione rilasciata ieri dal portavoce vaticano a Radio Vaticana a commento dell'editoriale di domenica del fondatore di Repubblica.
Il punto sta tutto li', caro Lombardi e cari esponenti del Vaticano: la libertà di coscienza!
In questo blog lo si e' ripetuto fino alla noia: il concetto di coscienza in senso cattolico e' talmente complesso da avere messo in difficolta' persino molti teologi. 
Joseph Ratzinger spiego' perfettamente (clicca qui) che cosa si intende per coscienza. Non stiamo affatto parlando della liberta' di fare e di agire come ci pare! Piaccia o non piaccia, cio' che pensa Scalfari e' entrato nell'immaginario collettivo. C'e' ancora spazio per rettifiche e precisazioni? Non credo visto che siamo nel mondo della percezione e non del ragionamento.
Carissimi amici, buona fine anno a tutti nella speranza che il 2014 sia migliore del 2013 :-)
R.

9 commenti:

Arcangela ha detto...

Benedetto "Dobbiamo irrobustire l'amore per una libertà non arbitraria, ma resa veramente umana dal riconoscimento del bene che la precede"
Arcangela

Anonimo ha detto...

Auguri a te Raffaella e agli amici del Blog, vedremo che cosa ci porterà quest'anno nuovo, speriamo bene!!!! Teresa

Anonimo ha detto...

Se Dio avesse creato l'uomo libero di peccare che senso avrebbe avuto la cacciata di Adamo ed Eva, peccatori per essersi fatti fuorviare dal serpente, dal paradiso Terrestre? Che senso avrebbe avuto la redenzione tramite il sacrificio di sangue di Cristo. Lo scacco matto lo stanno subendo i cattolici che non si rendono conto del pericolo insito nel seguire certe teorie. Tocca a papa a Papa Bergoglio, tocca al pastore della chiesa aver cura del suo gregge evitando che cada vittima di falsi profeti laici o clericali che siano. Un papa non deve essere necessariamente simpatico, politico e neppure buono e umile, se proprio vogliamo, il suo compito, suo e quello dei sacerdoti è quello di condurci verso la salvezza.
Alessia

Anonimo ha detto...

Buon 2014 a tutti, amici. Che i preziosi insegnamenti del nostro amatissimo Papa Benedetto continuino a illuminarci nella nebbia.
Alessia

laura ha detto...

BUON ANNO A TE, RAFFAELLA CARISSIMA E GRAZIE PER IL TUO LAVORO. HO LETTO IL LIBRO: ELOGI DELLA COSCIENZA. LO CONSIGLIO A TUTTI COLORO CHE CERCANO LA VERITà CON ONESTà E UMILTà.

IL 2013 è STATO DRAMMATICO PER LE DIMISSIONI DI PAPA BENEDETTO. SPERIAMO CHE CONTINUI A RESTARE CON NOI E AD ACCOMPAGNARCI CON LA PREGHIERA.

Dante Pastorelli ha detto...

Scalfari farebbe bene a rileggersi o legger per la prima volta qualche voce "coscienza" su un qualsiasi dizionario classico di teologia morale.
Il perdono di Dio è accordato a chi si pente, e di cosa se non del peccato, del male commesso?
Ci è stato donato il libero arbitrio, indubbiamente: e su tale base possiamo scegliere il bene o il male. La scelta del bene è la vera libertà, quella del male la schiavitù, di Satana.
I messaggi che passano e si diffondono, ahinoi, attraverso auguste chiacchierate inutili, danno i frutti velenosi che abbiamo sotto gli occhi.

Alessandra ha detto...

Papa Benedetto prega per noi, povero gregge confuso e disorientato da troppi rumori, da tante voci discordi, da litigi e tentazioni di potere. Ci hai insegnato tanto non solo con le parole, ma con il tuo comportamento. Che il Signore Ti benedica e ascolti le tue preghiere e Ti conservi a lungo con noi
Alessandra

Anonimo ha detto...

Scusate l'OT, cambiato anno, ma certe schifezze paiono perpetuarsi nei secoli dei secoli. Che supermarchetta quella di don Dago oggi. Chissà chi è l'ispiratore/trice?
Alessia

Anonimo ha detto...

Pastorelli perde tempo a suggerire a Scalfari cosa dovrebbe fare per "capire", e perdono tempo tutti quelli che entrano nel merito di questi temi con i rappresentanti di questo culturame, cercando di convincerli delle loro ragioni. Sono in malafede, infatti, e sanno benissimo di cosa si discute e quali sono le ragioni. Solo che queste ultime non sono in linea con la loro impostazione ideologica; ed allora le ignorano o le ribaltano, coerenti con l'idea ultratotalitaria di Orwelliana memoria per cui la veritá può essere combattuta e negata semplicemente adottando un nuovo lessico, una nuova retorica. E in questo, loro sono maestri.