lunedì 30 dicembre 2013

Editoriale Scalfari. P. Lombardi: il Papa non ha abolito il peccato (RV). Finalmente le precisazioni dal blog sempre invocate!

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A volte serve chiedere spiegazioni e precisazioni? Chissa'...
NOI l'abbiamo sempre fatto dai tempi di Benedetto XVI, ma allora nessuno "ai piani alti" si sentiva in dovere di intervenire a difesa del Santo Padre anche quando eravamo di fronte ad attacchi ignobili. 
Acqua passata, si dira'...enno'! Proprio no...
Rispondere da Radio Vaticana appare pero' insufficiente visto che cio' che pensa Scalfari e' opinione diffusissima anche presso i cattolici ormai. 
Piaccia o non piaccia e' proprio quella la "minestra" che ormai passano sui mass media.
Ah, per inciso: non intendo segnalare editoriali in cui si ringrazia Benedetto XVI per essersi, sostanzialmente, tolto di mezzo!
Tornando a noi, è indispensabile e non prorogabile chiarire bene che cosa si intende per perdono, per misericordia, per conversione e per peccato rammentando che la misericordia di Dio non può essere a buon prezzo essendo costata il sangue di Cristo. E' un concetto che il mondo non riesce ad accettare ma che la chiesa non puo' permettersi di non ribadire ai massimi livelli.

12 commenti:

Arcangela ha detto...

Benedetto allontanandosi "Sento di portare tutti nella preghiera in un presente che è quello di Dio"
Arcangela

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
Conciso ma preciso il tuo commento.
Molto importante in tutta la sua chiarezza soprattutto l'ultimo capoverso. Attendiamo fuduciosi non solo una risposta chiarificatrice, ma anche una presa di posizione moleto decisa nei confronti di opinioni così fuorvianti.

Anonimo ha detto...

Consiglio la rilettura dell'omelia che tenne Benedetto XVI all'Epifania 2012: c'è un punto centrale di tutto il suo ministero di sacerdote, professore e vescovo: combattere la mentalità dominante, cercare la verità sempre anche quando urta il mondo. Per me quel l'omelia fa parte di quei discorsi più grandi del Papa. Su you tube si trova il video dell'omelia o di tutta la splendida liturgia. Buon anno!

vighi ha detto...

Padre Lombardi dice alla fine del suo discorso “quindi credo che bisogna stare attenti a continuare un dialogo, ma ad approfondirlo in modo tale che non ci siano degli equivoci e ci si capisca veramente”. Credo che l’unico che deve stare attento a tutto questo sia il Santo Padre, mettersi a dialogare con Scalfari senza esserne all’altezza è pericolosissimo il minimo che si possa rischiare è quello che è successo, dopo mesi siamo ancora qui a dover giustificare le parole del Papa. Non è Scalfari che non ha capito e ad aver equivocato, ma è il Papa che non è stato in grado di reggere tale confronto, Scalfari è scaltro, furbo ma è anche intelligentissimo e si è preso gioco di lui portandolo dove voleva. Va bene volere una Chiesa che piuttosto che stare ferma è meglio una chiesa che sbaglia ( parole del Papa ) ma che a sbagliare così clamorosamente sia il Papa forse è troppo. Raffella credo che gli interventi di Padre Lombardi a difesa e a correggere certe imperfezioni ( chiamiamole così va!!! ) siano perché in causa viene chiamata direttamente la dottrina cattolica e non è che si può far passare sotto silenzio anche questo. Con Benedetto questo bisogno non c’era perché lui era inattaccabile sulla dottrina, era attaccato sulla persona e qui purtroppo non c’era proprio la voglia di intervenire per proteggerlo, in fondo era un gioco che andava bene a molti nella speranza che sarebbe successo proprio quello che poi è successo. Saluti Vighi

Anonimo ha detto...

Il problema è che molti non crederanno alla smentita di Lombardi. Alla gente piace credere ciò che rassicura nella propria debolezza. Qualcuno dirà che c'è chi rema contro il papa. Certamente fa (amaramente) piacere che dopo otto anni la sala stampa sia stata messa nelle condizioni di fare il proprio dovere. Ah, potenza dei gesuiti vaticani. Eppure c'erano anche prima, o sbaglio? Cosa li ha bloccati?
Alessia

laura ha detto...

Per Anonimo delle 19,36. Non aspettiamoci altro. Rileggiamo le meditazioni del cardinale Ratzinger nella via crucis del 2005 e l'omelia pro eligendo Romano Pontifice. Ha sempre detto che la misericordia non è una grazia a buon mercato, ma questi concetti son sgraditi. meglio pensareche tutto è lecito e che Dio perdona sempre. Verissimo, ma il pentimento significa conversione e cambiamento di vita,o quantomeno proposito fermo di farlo. Grazie a raffaella per il commento.

Anonimo ha detto...

Ma vogliamo ancora la guerra e rinunciare a tutti privilegi o presunti tali della CC? Francesco e' una tale manna inaspettata che simili quisquilie non devono assolutamente scalfire gli idilli con Scalfari e compagni. Eufemia

mariateresa ha detto...

ed ecco la risposta a padre Lombardi
http://t.co/rKroXfpuvo

ci facciamo due risate?

Anonimo ha detto...

è comodo dire (e pensare) che il peccato non esiste più. ma sappiamo bene che sotto il pontificato di Benedetto gli aborti sono diminuiti drasticamente e anche le convivenze fuori dal matrimonio. ora mi pare che la tendenza tornerà come prima, ognuno fa quello che gli pare. è molto triste tutto questo..

Anonimo ha detto...

Anche il Financial Times incorona Papa Bergoglio. Dovremo abituarci al fatto che i rappresentanti dei "poteri forti" esaltino un papa.
"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli » (Matteo 5,3-12)
Alessia

alberto ha detto...

Per fortuna, la pace del perdono di Cristo viene solo dopo che si è riconosciuto e detestato il proprio peccato...e dunque se qualcuno pensa ad una assoluzione fai da te o a un'abolizione del peccato...beh...allora va detto che resterà triste e sarà testimone della sua tristezza...va però detto che è Gesù stesso che chiede di invocarlo come Dio di Misericordia proprio per non incorrere nelle asprezze del suo giudizio...questo non vuole dire saltare a pie' pari il confessionale ed il concetto stesso di peccato, ma neppure avvicinarvisi con estrema paura e diffidenza di poter vincere la buona battaglia.

Anonimo ha detto...

Ricordo, per onestà, che il Financial Times incoronò anche papa Benedetto, ospitando in prima pagina un suo bel editoriale