venerdì 19 aprile 2013

Vian: Papa Francesco chiude Porta Pia (Galeazzi)

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18 commenti:

Luisa ha detto...

"Questo rapporto antichissimo tra vescovo e popolo rilancia decisamente la dimensione più autentica del papato, quella pastorale. Una dimensione che è legata indissolubilmente all’essere vescovo di Roma, successore di Pietro, il primo degli apostoli”.

Ma certo, Vian, ma certo!
Non tema, capiamo dove vuole arrivare il suo discorso.
Spero che nella dimensione pastorale del Papato, Vian includa anche il dovere, la responsabilità e la priorità del Papa che è quella di confermarci nella nostra Fede, in ciò che la Chiesa ha sempre creduto e insegnato.

Anonimo ha detto...

L'unica vedova inconsolabile era il montiniano (sin già di famiglia) Vian. E ora è stato e viene consolato. (Ora devono un piangere un pò gli altri..)

Anonimo ha detto...

Però Luisa, se questo Papa non riesce a confermare la tua fede, non vuol dire che non la confermi a tante altre persone.

Anonimo ha detto...

Cara Luisa delle9,10, hai mai sentito parlare di "condizionamento ambientale" ?
Io non credo che l'incontro privato Ratzinger-Bergoglio si sia risolto in un the delle cinque !!

Anonimo ha detto...

Vian, intervistato a RaiNews poco prima del Conclave , diede, fervoroso quanto compiaciuto, una definizione di collegialità moooooolto ampia (papa "par inter pares", in sostanza..-neanché più 'primus'..)

Quelle son le sue ben radicate e convintissime idee. Inutile nascondersi.

Anonimo ha detto...

Il mandato di Gesù a Pietro è di confermare i fratelli "nella fede", non nella "loro" fede. La fede è una, la custodisce la Chiesa sotto la guida del Papa, non è che ognuno ha la "sua".
Non mi aspetto che il Papa confermi la "mia" fede. Mi aspetto che mi aiuti a intendere e vivere la fede, anche correggendo se occorre i "miei" errori, questi sì.
gianni

Luisa ha detto...



Però Luisa, se questo Papa non riesce a confermare la tua fede, non vuol dire che non la confermi a tante altre persone"

!?!

La mia fede?
Io sono cattolica e lei?

Anonimo ha detto...

Ogni tanto farebbe bene a ricordarsi chi l'ha messo lì Vian. Purtroppo, uno dei limiti di Benedetto sono state certe nomine

Anonimo ha detto...

Il fatto è, cara Luisa, che a volte sembra che ti consideri più cattolica del Papa, questo è il guaio. Non sei tu a dover confermare il Papa nella fede cattolica: è il contrario. :)
gianni

Anonimo ha detto...

poi accusate francesco di non parlare chiaro...

un passante ha detto...

Ma non può succedere che uno da un papa non si senta confermato? Quelli che ora affollerebbero i confessionali evidentemente non si sentivano confermati da Benedetto, quelli credevano e credono nel modo giusto, tanto da essere esibiti nei sondaggi da eminenti cardinali come termometro della fede, e chi come Luisa attraversa ora un momento di difficoltà no? Badate che non è una provocazione la mia, è un dubbio legittimo

Sinossi ha detto...

"Agli inizi del Medioevo il progressivo venir meno dell’autorità imperiale in Italia permette al vescovo di Roma una sovranità territoriale man mano più estesa. Questo potere temporale sicuramente contaminò quello spirituale – come deplorava Dante – ma costituì anche la base e poi la garanzia per la sua autonomia e la sua autorevolezza, diversamente dalle vicende di altre chiese cristiane."


http://www.lafeltrinelli.it/products/9788815146366/La_donazione_di_Costantino/Vian_Giovanni.html

Luisa ha detto...

Il fatto è, cara Luisa, che a volte sembra che ti consideri più cattolica del Papa, questo è il guaio. Non sei tu a dover confermare il Papa nella fede cattolica: è il contrario. :)"

Forse che il non parlar chiaro è contagioso?
Che cosa c`è che non va quando scrivo:
"il dovere, la responsabilità e la priorità del Papa che è quella di confermarci nella nostra Fede, in ciò che la Chiesa ha sempre creduto e insegnato."

Forse che non è quello, a parte governare la Chiesa, il mandato del Papa?
Forse che non posso e non devo aspettarmi dal Papa che ci confermi nella nostra Fede = nella Fede, in ciò che la Chiesa ha sempre creduto e insegnato?

Forse che devo anestetizzare coscienza e cervello se leggo e ascolto parole non chiare?
Forse che devo far sembianza di non vedere come certe parole e certi gesti sono manipolati e sfuttati da chi vuole sovvertire i fondamenti della nostra Fede?
E non sto dicendo che è quel che fa Papa Bergoglio, ma è quel che stanno facendo, alcuni, molti,
dei suoi sfegatati ammiratori.
Non si può restare indifferenti a quelle manipolazioni-strumentalizzazioni, di anarchia e di confusione nella Chiesa ce n`è già fin troppa.

Anonimo ha detto...

con tutto l'amore per benedetto, gran parte delle nomine non le ha proprio azzeccate, se poi aggiungiamo "il senso di fedeltà assoluta all'amicizia che hanno i ratzinger" come disse il vescovo di colonia, la frittata é fatta, ha preferito alla fine dimettersi lui che dimettere il suo segretario di stato..... Vian, Lombardi, Bertone, gran parte dei cardinali nominati da lui che al conclave hanno votato il nome che gli era stato opposto. La sua mitezza é il sintomo più alto della sua santità, ma anche la causa di tante sue croci e della chiesa. Se fosse stato meno mite e meno elegante...non sarebbe stato ratzinger, ma oggi non staremo a parlare di spray e babysitter.

Max



Anonimo ha detto...

Beh,Gesù sapeva di Giuda e se l'è tenuto...ma voi credete ancora che i papi(tutti)decidano autonomamente le nomine?Suvvia,siamo seri,loro sono costretti ad accettare le proposte fatte dalle varie cordate,se si pensa che un tempo ci si comprava la berretta cardinalizia senza nemmeno essere preti...l'unico'difetto'di Ratzinger?Essere onesto e fedele fino in fondo,ha retto finchè lo ha sorretto la salute,poi,visto che si sentiva arrivare pugnalate da ogni parte come Giulio Cesare piuttosto che dire'anche tu?' e costringere ad andarsene la fila dei traditori,ha preferito uscire di scena lui,sottovoce,ha tolto il disturbo,con la solita classe ed eleganza,perchè signori si nasce,altre cose le si diventa...avremo più di una lacrima da versare e moltissimi rimpianti a vedere il nuovo che avanza.E non c'è bisogno che spieghi il perchè del suo gesto di rinuncia,bastava leggerlo nei suoi occhi quando si è ritirato dal balcone a Castelgandolfo...non lo vedremo mai più e questo mi brucia più di tutto..GR2

Anonimo ha detto...

Anch'io ero quella sera a Castelgandolfo e ancora non mi rassegno e non posso prendere per oro colato tutte 'ste giravolte . E' bello che tanti siano diventati papisti, ma anche a Piazza Venezia c'erano le folle deliranti.Eufemia

Anonimo ha detto...

Condivido molto di quanto hai scritto caro GR2, ma non il sentimento di "resa". Fin dal primo momento ho letto il gesto delle dimissioni come una scelta di "lotta". Poi credo profondamente nella sincerità e autenticità di tutte le parole di Ratzinger.

Se ripensi a queste e guardi ai fatti, vedrai che la mia lettura forse corrisponde (anche se non ha nulla di... sentimentale). Ha conservato la chiamata "per sempre" e si è auto-titolato Papa Emerito; è rimasto "nel recinto di San Pietro" anche se in modo adeguato alla nuova condizione; addirittura ha dato orientamenti magisteriali e spirituali espliciti agli elettori del suo Successore prima di ritirarsi (ce ne saranno di studi da fare sugli ultimi Suoi discorsi in tema di Chiesa e di Papato!); è più che mai presente e attivo, "connesso", nel Pontificato di Francesco, col quale coltiva una profonda comunione; con lui parla e gli ha consegnato un bel pacco di carte; fra poco torna in Vaticano.

Con tutto questo, con tutte queste vere "novità" (parola Sua), che tanto inquietano gli allampanati delle "forme" e dei "ruoli", ha preparato da lottatore la fase di "rapidi mutamenti" che sentiva premere alle porte, senza che ormai avesse le forze per gestirla: questo ha visto in modo ispirato nella preghiera. Per sé bastava quello già realizzato ed è moltissimo.
In quello che ora accade e che accadrà c'é Benedetto, il Papa santo capace di dire parole inaudite - ricordatevele! - tanto più se pronunciate tra questi flutti: "Il Signore ci guiderà". "Ci" guiderà.

A governare il terremoto c'é uno che, umanamente, più diverso di così non si potrebbe. Ma che sa pregare col suo Predecessore, perché, come Lui, è Vicario. Agli ordini di Chi i terremoti li comanda e li realizza, sino alle estreme "periferie", quanto trova persone capaci di seguirLo. Come fanno i diagnosticatori di professione della "crisi della Chiesa senza precedenti" a non vederlo?

Magari pensavano - anzi esigevano! - che Benedetto si facesse tagliatore di teste, e persino ora hanno la spudoratezza di ripeterlo. Gli "ideologi".
Ma nostro Signore non taglia teste, non è il giustiziere della notte: fa saltare tutto e converte se ci decidiamo a fare la Sua volontà. Dalla nostra periferia, cerchiamo di non essere ciechi, ci può essere ridonata la vista.
E fregatevene dei giornali!
gianni

Anonimo ha detto...

Hai ragione,Gianni,ma la mia ultima frase non voleva significare la resa,era che nella triste dolcezza della sua espressione,ho letto la sua estrema fragilità,la vecchiaia che improvvisamente era piombata su di lui,sì,qualche segno di cedimento e di difficoltà si era intravisto,ma ci eravamo illusi che sarebbe stato passeggero,così non era,Ratzinger non ne ha più,veramente si è prosciugato e questa debolezza manifestatasi tutta in una volta è stato un colpo tremendo per chi come me gli ha voluto bene, veramente tanto,l'ha seguito,difeso, amato senza idolatrarlo e si è ritrovato orfano...mi spiace,ma PF non è il tipo di persona che mi possa far trovare le risposte chiare e nette che BXVI mi dava,la pompa mediatica e gli slinguazzi per ogni dove me lo allontanano irrimediabilmente,pregherò,leggerò i bellissimi testi di BXVI,cercherò di essere come lui ci voleva,rispetto PF,ma non mi si può chiedere di amarlo,questo proprio no,credo mai ci riuscirò.Con amicizia.GR2