Joseph Ratzinger: la mia vita con il Santo Wojtyla (Redzioch)
Clicca qui per leggere stralci dell'intervista. Qui l'articolo di Vecchi.
7 commenti:
Anonimo
ha detto...
Parla del papa come fosse sempre un suo superiore , con venerazione e rispetto e siccome la differenza d'età era più o meno simile all'attuale col vdr , mai si permetterebbe di definirlo nonno sia pure con affetto.....questione di stile e di classe e signorilità , d'altronde signori si nasce e lui particolarmente lo nacque. Lupus et Agnus.
Per Benedetto che il 15 aprile 2006 ebbe a dire "la vita ci viene dall'essere amati da Colui che è la Vita; ci viene dal vivere-con e dall'amare-con Lui" che significato può avere tutto il brusio che lo disturba? Arcangela
Benedetto 3.6.2007 "La sapienza di Dio si manifesta nel cosmo, nella varietà e bellezza dei suoi elementi, ma -i suoi capolavori-, dove realmente appare molto più la sua bellezza e la sua grandezza, SONO I SANTI" Arcamgela
Mario Palmare è tornato al Padre. Di lui si può dire con San Paolo ora che il giorno è giunto: ... Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno... Alessia
M'è difficile accomunar la morte di Palmaro alle esternazioni di Kasper che leggo nella seconda pagina del Quotidiano Nazionale, La Nazione. Ciò perché la morte santa di un cattolico intransigente ma dolcissimo, che non risparmia neppure a voce al Papa, pur col dovuto rispetto, una valutazione negativa su suoi gesti e parole, invita alla meditazione più profonda sul mistero nella nostra esistenza e sulla necessità d'esser sempre preparati e di offrir a Nostro Signore la fine d'una vigorosa giovinezza e l'abbandono della famiglia e specie dei figli in tenera età, mentre l'intervista d'un cardinale, ch'è una spina nel fianco della Chiesa, suscita gravi preoccupazioni e c'induce a chiedersi dove vada la Chiesa una ed unica. Non posso sintetizzar tutta l'intervista, ma mi soffermo su poche affermazioni sollecitate dalle domande del giornalista. 1) la Chiesa con Bergoglio ha ritrovato slancio, entusiasmo, simpatia anche fuori del mondo cattolico, tra atei ed altre religioni. Bene, questo è per me motivo di grande pena. Chi piace al mondo... 2) Il cono d'ombra che avvolgeva l'ultimo periodo del pontificato di Benedetto, ora è alle spalle? imbecca il cronista. E Kasper "Si può dire che eravamo caduti in depressione per colpa degli scandali. Ora in soli dodici mesi il clima è cambiato". A me sembra che il clima sia sì cambiato, nell'inaugurazione di un affettato pauperismo e di un populismo sfrenato nella sua piacioneria, che ha messo il velo agli scandali, ma che certo non li ha risolti. Si vuole a tutti i costi svalutar l'opera meritoria di Benedetto in tal campo, ch'è uno degli aspetti più significativi e fruttuosi, forse il più significativo e fruttuoso, del suo pontificato. Sembra che con la bacchetta magica Francesco abbia risanato i mali della Chiesa. I quali son lì, sempre lì e che s'aggravano enormemente dal punto di vista dottrinale disegnando, ad opera di Francesco, una Chiesa poliedrica in cui possono convergere tutte le culture e le religioni. 3) Presenza femminile ai vertici della Chiesa. Si prefigura anche una qualche forma di diaconato femminile, magari non sacramentale (e che senso avrebbe? Non ci son già le ministre della Comunione e le lettrici?) ma vien rimandata a tempi più maturi. 4) Dulcis (amarissimus) in fundo: la dottrina non cambierà, ma il Sinodo valorizzerà nel campo della contraccezione il ruolo della coscienza della coppia. Si torna così all'estremo relativismo della concezione del bene dell'intervista a Scalfari che tanti applausi ha suscitato in una folla di cattolici ed atei che voglion far il comodo loro in violazione della legge di Dio ma con la benedizione del papa.
Un pò' di silenzio mediatico i cardinali no, eh? Giusto per darci l'esempio, almeno in Quaresima. Suvvia, non dico nel deserto, ma un po' di digiuno lontani dai media e dalle loro lusinghe forse lo si può anche fare.
7 commenti:
Parla del papa come fosse sempre un suo superiore , con venerazione e rispetto e siccome la differenza d'età era più o meno simile all'attuale col vdr , mai si permetterebbe di definirlo nonno sia pure con affetto.....questione di stile e di classe e signorilità , d'altronde signori si nasce e lui particolarmente lo nacque. Lupus et Agnus.
Per Benedetto che il 15 aprile 2006 ebbe a dire "la vita ci viene dall'essere amati da Colui che è la Vita; ci viene dal vivere-con e dall'amare-con Lui" che significato può avere tutto il brusio che lo disturba?
Arcangela
Benedetto 3.6.2007 "La sapienza di Dio si manifesta nel cosmo, nella varietà e bellezza dei suoi elementi, ma -i suoi capolavori-, dove realmente appare molto più la sua bellezza e la sua grandezza, SONO I SANTI"
Arcamgela
Mario Palmare è tornato al Padre.
Di lui si può dire con San Paolo ora che il giorno è giunto:
... Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno...
Alessia
M'è difficile accomunar la morte di Palmaro alle esternazioni di Kasper che leggo nella seconda pagina del Quotidiano Nazionale, La Nazione.
Ciò perché la morte santa di un cattolico intransigente ma dolcissimo, che non risparmia neppure a voce al Papa, pur col dovuto rispetto, una valutazione negativa su suoi gesti e parole,
invita alla meditazione più profonda sul mistero nella nostra esistenza e sulla necessità d'esser sempre preparati e di offrir a Nostro Signore la fine d'una vigorosa giovinezza e l'abbandono della famiglia e specie dei figli in tenera età, mentre l'intervista d'un cardinale, ch'è una spina nel fianco della Chiesa, suscita gravi preoccupazioni e c'induce a chiedersi dove vada la Chiesa una ed unica.
Non posso sintetizzar tutta l'intervista, ma mi soffermo su poche affermazioni sollecitate dalle domande del giornalista.
1) la Chiesa con Bergoglio ha ritrovato slancio, entusiasmo, simpatia anche fuori del mondo cattolico, tra atei ed altre religioni. Bene, questo è per me motivo di grande pena. Chi piace al mondo...
2) Il cono d'ombra che avvolgeva l'ultimo periodo del pontificato di Benedetto, ora è alle spalle? imbecca il cronista. E Kasper "Si può dire che eravamo caduti in depressione per colpa degli scandali. Ora in soli dodici mesi il clima è cambiato".
A me sembra che il clima sia sì cambiato, nell'inaugurazione di un affettato pauperismo e di un populismo sfrenato nella sua piacioneria, che ha messo il velo agli scandali, ma che certo non li ha risolti. Si vuole a tutti i costi svalutar l'opera meritoria di Benedetto in tal campo, ch'è uno degli aspetti più significativi e fruttuosi, forse il più significativo e fruttuoso, del suo pontificato. Sembra che con la bacchetta magica Francesco abbia risanato i mali della Chiesa. I quali son lì, sempre lì e che s'aggravano enormemente dal punto di vista dottrinale disegnando, ad opera di Francesco, una Chiesa poliedrica in cui possono convergere tutte le culture e le religioni.
3) Presenza femminile ai vertici della Chiesa. Si prefigura anche una qualche forma di diaconato femminile, magari non sacramentale (e che senso avrebbe? Non ci son già le ministre della Comunione e le lettrici?) ma vien rimandata a tempi più maturi.
4) Dulcis (amarissimus) in fundo: la dottrina non cambierà, ma il Sinodo valorizzerà nel campo della contraccezione il ruolo della coscienza della coppia.
Si torna così all'estremo relativismo della concezione del bene dell'intervista a Scalfari che tanti applausi ha suscitato in una folla di cattolici ed atei che voglion far il comodo loro in violazione della legge di Dio ma con la benedizione del papa.
In morte i Mario di Riccardo Cascioli
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-in-morte-di-mario-8640.htm
Alessia
Un pò' di silenzio mediatico i cardinali no, eh? Giusto per darci l'esempio, almeno in Quaresima. Suvvia, non dico nel deserto, ma un po' di digiuno lontani dai media e dalle loro lusinghe forse lo si può anche fare.
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