giovedì 6 marzo 2014

L'abbandono della verità dogmatica e soprannaturale è un fatto, che viene giustificato con la necessità di adottare il linguaggio della crisi temporale (Gnocchi e Palmaro)

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Perfetta l'ultima frase della citazione riportata nell'articolo: "Non abbiamo bisogno, come dicono i giornali, di una chiesa che si muova col mondo. Abbiamo bisogno di una chiesa che muova il mondo".

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sacrosanto! Pare però che tantissimi se ne siano scordati abbagliati da un papa e dalla sua chiesa sempre più parte del mondo. Ho letto qualcosa sull'allora card. Bergoglio in questi giorni, il Bergoglio cardinale e quello papa, per certi versi, sembrano due persone diverse.
Alessia

Anonimo ha detto...

Credo che l'autore dell'articolo che ti segnalo si sia ispirato, oltre che all'Apocalisse anche al libro di Smone Venturini sulla rinuncia di Papa Benedetto dove si parlava appunto dei "due testimoni".
Alessia

carmelina ha detto...

"Benedetto non e' una statua in un museo ma una istituzione" e' di fatto una contraddizione in termini. totem Bergoglio nega e subito dopo, con un "ma", riafferma quanto negato. Peculiarità tipica del suo argomentare. "Una istituzione" e' di fatto una realtà ingessata e pietrificata e dunque qualcosa di molto simile ad una statua da museo. Ora sappiamo perché Benedetto si è reso più' visibile al mondo (nascosto lo è' sempre stato). Perché ancora una volta ha fedelmente obbedito, come quando aveva cercato di rinunciare al suo ruolo di prefetto e papa Giovanni Paolo gli aveva chiesto di rimanere al suo posto.
Quanto alle considerazioni di gnocchi e palmaro, il concetto da loro espresso e' stato reso due anni fa in modo preciso e semplice nel discorso fatto da Benedetto al parlamento tedesco: quello in cui usa la metafora della casa senza finestre. Il discorso riguardava il potere e la legge in uno stato laico ma di fatto parlava della coscienza di se' in relazione alla giustizia e alla verità. Un discorso che si sarebbe dovuto leggere come contraltare alla mirabolante relazione dell'illuminato e "teologicamente inginocchiato alla misericordia divina" cardinal kaspar.

carmelina ha detto...

Altra piccola considerazione. Nell'intervista al corriere, Totem Bergoglio parla della tragedia della pedofilia nella Chiesa in termini molto pragmatici (del tipo, e' una tragedia ma la Chiesa sta portando avanti un'opera di bonifica che intendo proseguire indipendentemente dai toni ricattatori di istituzioni terze che, a parole, pontificano di protezione dell'infanzia ma, nei fatti, stanno ancora a carissimo amico). Premetto che l'atteggiamento sbrigativo e pragmatico poco propenso a zerbinaggi strategici mi trova d'accordo ma se quel tipo di frase l'avesse detta Benedetto sarebbe scoppiato un pandemonio. Per curiosità mi sono andata a leggere qualche articolo di media Americani e inglesi (in Italia la pedofilia clericale non è' e non sarà mai un' emergenza e non perché' da noi non ci sono casi -hai voglia!!!!- ma perché, a differenza degli americani/inglesi e simili non siamo tanto fresconi da pensare di svuotare il mare con il secchiello di un puritanesimo da esercito della salvezza in stato permanente effettivo. Il Male e' una cosa seria e non un gioco delle parti per fresconi). La dichiarazione di Bergoglio e' doverosamente stigmatizzata con l'aggiunta immancabile dei soliti commenti indignati di qualche esponente di associazioni di vittime, ma il tutto viene riportato in termini di basilare cronaca. Non c'è l'aggiunta dei drammatici toni retorico-buonistici che invece pullulavano negli articoli di commento al "chiacchiericcio" sodaniano o agli interventi accorati di Benedetto. Ricordo che si stigmatizzava in maniera stizzosa persino quello che non diceva. Che ci volete fare: e' la primavera.
Un ultimo appunto. Il New York Times in un articolo prima alliscia il pelo a totem Bergoglio riportando i risultati di un sondaggio della pew vattelappesca sui cattolici e la Chiesa per il quale la sua popolarità e' quasi ai livelli dei bei tempi di Giovanni Paolo ii. Poi si rassicura e rassicura i suoi adepti-lettori riportando che dal suddetto sondaggio non risulta alcun aumento della frequenza dei cattolici o presunti tali alla messa e alla confessione. Ma va!!!!!!!!!!! All'articolo ci sarebbe stato come il cacio sui maccheroni un finale del tipo: tutto come previsto, compagni. Il "piano" va liscio come l'olio.

Anonimo ha detto...

Nuovo articolo di Socci. Somma confusione sotto il cielo cattolico.
http://www.antoniosocci.com/2014/03/francesco-chiama-benedetto-accanto-a-se-le-tempeste-si-avvicinano/
Alessia

Arcangela ha detto...

da Benedetto "Senza verità, senza fiducia e amore per il vero non c'è coscienza e responsabilità sociale e l'agire sociale cade in balìa di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società"
Arcangela

laura ha detto...

Confidiamo nelle preghiere di papa Benedetto per il vero bene della Chiesa.

carmelina ha detto...

C'è' poi un'altra cosa che mi fa imbestialire. Mi trovo inondata ad ogni piè' sospinto da informazioni, aneddoti, considerazioni varie su totem Bergoglio ad appena un anno dalla sua elezione. E in 8 anni di pontificato di Benedetto mettere insieme uno straccio di informazione sulla vita, la storia, il carattere, l'ambiente famigliare ecc di quest'uomo e' come cercare un ago in un pagliaio. NIENTE. ASSOLUTAMENTE NIENTE. i libri si sprecano ma sono tutti per accademici. Non c'è una pubblicistica popolare sulla sua persona ( a parte il libro di seewald). NULLA DI NULLA. In un mondo mediatico affamato di storie da raccontare, l'unica storia che ispirerebbe la fantasia artistica pure ad uno scimunito VIENE "INSPIEGABILMENTE" IGNORATA, SALTATA A PIE' PARI. COME SE NULLA FOSSE ACCADUTO. guardate che io di 'sto passo comincerò' a schiumare bile dalla bocca.