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Non sapevo se scrivere o meno la notizia sul blog ma il garbo e la delicatezza di Tosatti mi spingono a superare i miei dubbi ed a condividere con voi questa notizia "assurda": non parlo ovviamente della sospensione (???) di questo signore ma delle motivazioni che hanno spinto il Tablet a prendere questa decisione insolitamente severa.
Ciò che questa persona si è permessa di scrivere su FB (ormai insieme a TW una sorta di "sfogatoio" in cui tutti possono dire ciò che vogliono senza temere ripercussioni) non ha bisogno né di essere stigmatizzato né di venire commentato perché parla da sé!
A me interessa parlare del "clima" che si è creato prima dell'elezione di Benedetto XVI, durante il suo Pontificato e, ora, con la ventata di novità massmediatica seguita all'elezione di Papa Francesco.
Quanta responsabilità hanno i giornalisti? Quanto ne hanno e ne hanno avuta in particolare i vaticanisti? Ma forse non è nemmeno questo il problema. Bastava usare un po' di quella "frusta" e di quel "bastone" che tante volte abbiamo invocato su questo blog.
Chi scriveva falsità ed offese su Benedetto XVI (allora regnante) avrebbe dovuto essere accompagnato a calci alla porta della sala stampa vaticana con la distruzione dell'accredito sotto i suoi occhi. Clima di terrore? A volte serve...eccome se serve!
Invece si è lasciato correre...sempre...sempre...sempre...ancora...ancora...ancora e questi sono i risultati!
Mi dispiace moltissimo per Benedetto XVI come mi rincresce che a fare le spese del nuovo "clima" sia anche Giovanni Paolo II ma la cosa non mi stupisce.
In me, come in tanti, c'e' rassegnazione e credo che sia questo sentimento che la chiesa deve temere di piu' in questo momento...
R.
30 commenti:
Che grandissimo schifo, che infinita tristezza. Elisabetta
Tra i vaticanisti Tosatti é uno dei pochi a non aver perso la lucidità. Mi associo al suo rammarico.. Poveri Karol e Joseph.. Quanta nostalgia! :(
Pietro
Sì, c'è rassegnazione, ma anche tanta paura per la Chiesa e il suo futuro. se non fosse per quella promessa del "non praevalebunt", le avrei già recitato il de profundis.
Comunque, al di là di ciò che traspare dai media, che ormai sono diventati il primo potere (e non solo in merito alla Chiesa cattolica), fra molti cattolici e presbiteri, di quelli che svolgono davvero con passione il loro ministero, è sempre più frequente una critica dura ai media e una forte e obiettiva presa di posizione verso questo e i precedenti pontificati, citando sempre più il magistero di questi ultimi e dimostrando come Papa Francesco, nonostante quello che si voglia far credere e nonostante abbia modi diversi, ad esso si attenga nelle decisioni importanti e ufficiali, quasi sempre snobbati da stampa e tv. poi ci sono sempre i cattolici che seguono l'onda e ... vabbè. Maria Pia
Si potrebbe parlare delle ore su questo argomento, usando onesta' e memoria.
Pigmei come questi giornalisti che scrivono per “prestigiosi” giornali (alla sagra della polenta) non sono isolati: di recente ho letto in un blog il racconto di una persona che ha sentito, non la perpetua, il proprio parroco auspicare lo stesso funerale, perche' bisogna fare le proprie scelte ora che siamo immersi in una ventata di progresso e non si puo' aspettare. E nel mondo progressista esistono queste pulsioni, tra l'altro ricorrenti, ricordate gli auguri di pronta sepoltura a Pio XII e gli anni avvelenati dell'ultima parte del pontificato di Paolo VI?
Con Benedetto e' stata elaborata, bisogna dirlo, una vigliaccheria tutta speciale,testata negli anni in cui era cardinale, continuativa e capillare che per 8 anni non si e' mai distratta dal suo compito:distruggerlo.
Attraverso giornalisti del tipo pigmeo hanno approfittato di ogni occasione per mostrificarlo, fraintenderlo volutamente,falsificarlo, infine offenderlo anche sul piano umano, e adesso che si e'dimesso continuano. Hanno letteralmente fatto cartello New YorkTimesGuardian,Spiegel, Le Monde,Repubblica e ultimo nel magico mondo degli gnomi, il Fatto.
Ora,nota Tosatti, tifano il nuovo papa,cioe' il vecchio che infangava sostiene il nuovo che avanza.
C'e' da sorridere a leggere articoli-godimento su pseudofatti o fatti immaginati da parte di giornalisti che ignoravano fatti concreti se si trattava del predecessore o li minimizzavano se potevano avere valenza positiva. Si permettevano costoro articoli periodici di insulti intimando riforme, di cambiare di pelle, di rivoltare la curia. Ora chi fa critiche, anche sommesse, e' un traditore,uno senza misericordia,additato a pubblico ludibrio.
In questo orgasmo generale ci e' ora andato di mezzo anche GPII e c'e' da meravigliarsi?
La Chiesa e' nata 1 anno fa.
Per nostro conforto durante la visita di Obama in Vaticano Fabio Zavattaro di fronte a milioni di spettatori televisivi ha con garbo riconosciuto i meriti di Benedetto per tutti gli interventi effettuati contro il clero indegno e ha poi annotato che con Benedetto non c'erano interpreti, perché lui conosceva tante lingue!
Arcangela
Per nostro conforto durante la visita di Obama in Vaticano Fabio Zavattaro di fronte a milioni di spettatori televisivi ha con garbo riconosciuto i meriti di Benedetto per tutti gli interventi effettuati contro il clero indegno e ha poi annotato che con Benedetto non c'erano interpreti, perché lui conosceva tante lingue!
Arcangela
avevo gia letto la notizia. al di la della lucida analisi che fa Marco Tosattti di questo vergognoso episodio,ogni giorno che passa mi convinco sempre di più del fatto che le dimissioni di Benedetto XVI siano state provocate da ben altri motivi che non "la salute". Emerge sempre più chiaramente come sia stata creata AD ARTE,con la complicità di molti "cattolici",una pressione fortissima,cresciuta a dismisura con gli anni,avente lo scopo di eliminare il Papa. Ratzinger,che era ed è una persona accorta,intelligente e sensibile,ha sentito crescere sempre più questa intollerabile pressione e,complice anche l'età ormai avanzata,ha deciso di "gettare la spugna"annunciandolo al mondo l'11 febbraio 2013(festa della Madonna di Lourdes). Non si spiegano altrimenti le pessime condizioni in cui è apparso il 23 marzo dell'anno scorso quando l'attuale papa decise di fargli visita a Castelgandolfo. In quell'occasione apparve a tutti un Ratzinger pallido,curvo,scheletrico,visibilmente sofferente. dalla sua ultima apparizione in pubblico il 28 febbraio erano trascorsi solo 23 giorni,eppure tutti,me compreso, constatarono un regresso impressionante delle sue condizioni di salute in quel breve spazio di tempo. Tant'è che molti pensarono ad una sua imminente dipartita e che la salute fosse effettivamente l'unico motivo che lo aveva spinto a dimettersi. Ma non andò così,anzi.Nella sua ultima apparizione il 22 febbraio scorso è apparso a tutti in condizioni visibilmente migliori. Perchè? La risposta secondo me è questa: Benedetto XVI,pur provato dalle enormi pressioni di cui sopra,strinse i denti e rimase al suo posto fino alla fine(28 febbraio 2013)salvo poi "cedere di schianto" una volta dimessosi. La sofferenza che questo Papa ha provato in quei giorni lo ha portato al deperimento constatato da tutti,salvo poi riprendersi lentamente col passare del tempo,quando il "peso del pontificato" non lo opprimeva più.
E appare sempre più chiaramente come Ratzinger sia come se non più di Giovanni Paolo II quel "vescovo vestito di bianco" che nel III segreto di Fatima viene ucciso dai nemici della Fede. Sì! Benedetto XVI è stato davvero eliminato da coloro che,dentro e fuori la Chiesa,oggi ineggiano con sperticata ostentazione al "clima di primavera" della corrente Francescolatrìa
""ma è significativo di un’atmosfera e di come un papa coraggioso, onesto e fedele al Vangelo come Benedetto XVI ha dovuto compiere la sua missione."
Innanzitutto vorrei dire che Tosatti è, con Magister, uno dei soli vaticanisti a non essersi preso il 13 marzo una sbornia che per i suoi colleghi sembra essere ormai cronica.
Di quell`atmosfera inquinata dalla cattiveria, dalle opposizioni tenaci, dai complotti, dai tradimenti, un`atmosfera che sembra come per incanto essersi volatilizzata il 13 marzo per lasciar posto ad un`aria pura, fresca e leggera, ne parla molto bene Nicolas Diat nel suo libro
“L’homme qui ne voulait pas être pape"
Ne consiglio a tutti la lettura, è scritto da un uomo che palesamente non solo stima ma vuole bene a Benedetto XVI.
Quel che descrive è abbastanza forte per aver suscitato l`ira di Padre Lombardi che ha reagito con un comunicato per tentare di screditare il libro, non l`ho mai visto manifestarsi quando uscivano libri zeppi di insulti e menzogne, contro Benedetto XVI, ma la Curia non si tocca, la Sala Stampa nemmeno...
Lunga vita al nostro amatissimo Joseph-Benedetto. Che il suo santo amico Karol continui a proteggerlo dal cielo.
Alessia
E quando l`odio del Tablet non prende di mira Benedetto XVI, resta Mons. Gänswein colpevole di voler bene ed essere leale a Benedetto XVI.
Metto il link ad un articolo scritto dalla redattrice del Tablet che distilla un`interpretazione visibilmente disonesta di certe parole di Mons. Gänswein e giudica che la posizione di Mons. Gänswein fra due papi è diventata insostenibile gli suggerisce di lasciare, addirittura Roma!
http://benoit-et-moi.fr/2014-I/actualites/mgr-gaenswein-attaque-dans-the-tablet.html
niente di nuovo sotto il sole: http://www.tempi.it/perche-benedetto-xvi-non-pote-parlare-alla-sapienza-un-libro-ricostruisce-il-caso#.UzQTjaKTZRM
Probabilmente il "povero" Mickens era così abituato al fatto che l'odio per Benedetto xvi fosse, per così dire, un atto dovuto, da non immaginare nemmeno lontanamente una qualche conseguenza negativa alle sue esternazioni. E infatti, credo che se fosse successo durante il pontificato di Ratzinger, il "buon" corrispondente sarebbe rimasto al calduccio della sua poltroncina. Quello che non riesco a capire è se lo hanno sospeso perché ha azzardato un po' troppo nel coinvolgere anche Giovanni Paolo II, col quale si cerca comunque di suggellare il senso della continuità con Papa Francesco, grazie alla mediaticità dei due, oppure se il Tablet ha temuto di inimicarsi il Vaticano, ora che nessuno vuole spezzare l'incanto primaverile. Mi riesce difficile pensare che si sia trattato di una forma di rispetto per la persona di Benedetto xvi, visto che per lui non ha mai mosso un dito nessuno, eccetto singole e semplici persone di buona volontà.
Rassegnazione disperante, ormai ci si è fatto il callo, ma io mi sono sempre chiesto che cosa mai abbia fatto di male un uomo mite, troppo forse, ma che ha sempre obbedito ed ha sempre servito con fedeltà la chiesa, che era al centro di tutto il suo ministero petrino, per essere così odiato, offeso e vilipeso anche adesso che papa regnante non lo è più e a Roma c'è il supereroe disegnato e designato dai media, il super vdr che porterà la chiesa non si sa dove, ma va bene a tutti, soprattutto a quelli che sono ancora ben saldi alla consolle e per i quali BXVI ha pagato il salato conto, mance lautissime comprese. Spero solo di non pentirmi della scelta fatta 9 anni fa, posso sempre andarmene sbattendo la porta, ma lascio loro la responsabilità della mia anima persa. Lupus et Agnus.
col nuovo clima che c'è nessuno può permettersi di insultare il papa, né quello regnante né i precedenti. peccato aver lasciato troppo correre prima.
E' noto il detto: chi pecora si fa lupo lo mangia.
I Papi hanno il pastorale. A qualcosa dovrebbe pur servire.
Con la mitezza levata a sistema non si regge la Chiesa. Nel governo e nella difesa della Verità.
MedievAle concordo, anche secondo me il "povero" Mickens era talmente abituato che sparare su Benedetto XVI fosse cosa normale e sicuro che questo non avrebbe comportato nessuna conseguenza; d’altronde per otto anni questa è stata la prassi che portava ad elogi. Ma oggi l’aria è cambiata, al timone ci sta un uomo che non ammette contraddittori o insulti di qualsiasi genere e va giù duro con le conseguenze a chi esce dai binari. La vera misericordia è finita, sono finiti i tempi in cui tutto si perdonava e Benedetto non alzava non solo un dito ma nemmeno una voce contro chiunque. Io dico solo che se l’allontanamento fosse avvenuto sotto il pontificato di Benedetto si sarebbe gridato contro la libertà di stampa e di opinione, quel “pastore tedesco” sarebbe stato presentato come un despota senza cuore. Ora invece si dice che “il fatto in sé è abbastanza minuscolo”, per carità è già qualche cosa che il sig. Tosatti ne abbia parlato e di questo lo ringrazio, resta però il fatto che il clima attorno a Papa Benedetto non è cambiato di una virgola speravo che con l’abdicazione tutto sarebbe finito ed invece dopo un anno si è ancora lì a non perdere occasione per attaccarlo. Poi mi chiedo come possa un cattolico, suppongo che questo sig. Mickens lo sia per fare il lavoro che fa o quanto meno gli interessi la religione, parlare in questo modo augurare la morte a qualcuno ma soprattutto gioire se questa avvenisse. Davvero senza parole. Saluti Vighi
Caro lupus et Agnus, Benedetto ha il cuore di una colomba ma il temperamento di un gengis khan e questo contrasto "irredimibile" e portentoso gli ha causato nella vita, nella migliore delle ipotesi, incomprensione, e nella peggiore, odio ferino da parte di chi lo ha incrociato sulla propria strada. Benedetto non e' un vescovo da pezza d'appoggio. In parole povere, non e' un sacerdote funzionale ad una qualsiasi iconografia o sceneggiatura agiografica. E' come l'elettrone di un atomo: il modello di struttura lo vuole che giri intorno al nucleo ma le sue orbite sono imprendibili e imperscrutabili. Un sacerdote simile finisce inevitabilmente per essere odiato dai suoi stessi confratelli e dai fedeli laici: i primi non riescono a inglobarlo e a strumentalizzarlo; i secondi non riescono a idolatrarlo e, in seconda istanza, a ricattarlo e cannibalizzarlo. In breve, Benedetto e' un uomo di Dio e quindi destinato a essere perseguitato per il solo fatto di esserci ed esserlo.
mi sembra che abbia ragione http://www.qelsi.it/2014/bergoglio-il-papa-che-sta-cambiando-il-mondo-ma-va-la/
La ringrazio sig.giornalista Tosatti per la sua obiettivita' e per la onesta' con cui si guadagna il pane quotidiano . Purtroppo non puo' esser detto lo stesso per i due riempipagine del Tablet che oltre a dimostrarsi mediocri hanno dato pane avvelenato alle loro famiglie.
Lupus,
che male faceva BXVI ? che male fa la S.Messa antica ? eppure guai a celebrarla. BXVI, come la S. Messa, continuamente ricorda a noi cattolici che cosa significa essere veri cattolici. Che non è affatto una cosa facile, ma siccome ormai piace "farla facile", aver uno davanti che senza urlare, mitamente, con il suo esempio ti addita il vero cattolicesimo, è come una spina nel fiacno, è come il Grillo parlante che, infatti, finisce spiaccicato. Loro han tentato di spiaccicarlo, metaforicamente parlando (e forse non solo metaforicamente, se sono vere le voci su un suo avvelenamento. Forse è per quello che ora sembra stia meglio. HAn smesso di avvelenarlo.).
Uno così ti fa sentire una m...a ogni mattina ed ogni sera, Insopportabile, va eliminato.
Rosa
Sicuro anonimo, della 13:48.
A me risulta che di totale immunità goda solo l'attuale papa pro tempore. Ai predecessori, fatta eccezione per Giovanni XXII, non viene e non è stato risparmiato proprio nulla. Tre in particolare: i venerabili Pio XII e Paolo VI e il Papa emerito Benedetto.
Alessia
Non me la sento più di prendermela sempre e solo coi media, i media spesso si adeguano. Subito dopo l'ultimo conclave eminenti uomini di chiesa si prodigarono in dichiarazioni e interviste su di un Papa che affermavano di non conoscere da prima, ma che nonostante questo davano sicuramente come Giovanni XXIII, con le stesse doti di bontà, misericordia, capacità di governo. Uno che si sintonizza sulla chiesa in quel momento può pensare: che Giovanni XXIII è stato l'unico Papa buono, misericordioso e capace degli ultimi secoli, che da quello si riparte con un altro come lui, e tutti gli altri li possiamo pure archiviare. Altre affermazioni, che difficilmente potrò dimenticare, ci hanno dato da subito per certo che "sarebbe iniziata nuova primavera, nuova evangelizzazione con ora al centro il Vangelo, ora al centro Cristo, l'ossigeno, via dalle paludi". Frasi pronunciate da alcuni che avevano ricevuto porpora nell'altra era. Sempre al solito di prima gli può venire da pensare che prima è stato inverno, che i papi non mettevano al centro nè Cristo nè il Vangelo e loro scopo non era evangelizzare. Gli editori non vedevano l'ora e i giornalisti si sono adeguati, ciò che si semina un qualche raccolto finisce per darlo, e non sempre è solo grano buono. Meno male che tanti di noi mantengono la memoria anche su altri uomini di Dio che lo Spirito Santo ci aveva mandato
Raffaella scusa ti rimando il commento, ho visto che no hai pubblicato, magari ho sbagliato qualche cosa.
MedievAle concordo, anche secondo me il "povero" Mickens era talmente abituato che sparare su Benedetto XVI fosse cosa normale e sicuro che questo non avrebbe comportato nessuna conseguenza; d’altronde per otto anni questo è stata la prassi che portava ad elogi. Ma oggi l’aria è cambiata, al timone ci sta un uomo che non ammette contraddittori o insulti di qualsiasi genere e va giù duro con le conseguenze a chi esce dai binari. La vera misericordia è finita, sono finiti i tempi in cui tutto si perdonava e Benedetto non alzava non solo un dito ma nemmeno una voce contro chiunque. Io dico solo che se l’allontanamento fosse avvenuto sotto il pontificato di Benedetto si sarebbe gridato contro la libertà di stampa e di opinione, quel “pastore tedesco” sarebbe stato presentato come un despota senza cuore. Ora invece si dice che “il fatto in sé è abbastanza minuscolo”, per carità è già qualche cosa che il sig. Tosatti ne abbia parlato e di questo lo ringrazio, resta però il fatto che il clima attorno a Papa Benedetto non è cambiato di una virgola speravo che con l’abdicazione tutto sarebbe finito ed invece dopo un anno si è ancora lì a non perdere occasione per attaccarlo. Poi mi chiedo come possa un cattolico, suppongo che questo sig. Mickens lo sia per fare il lavoro che fa o quanto meno gli interessi la religione, parlare in questo modo augurare la morte a qualcuno ma soprattutto gioire se questa avvenisse. Davvero senza parole. Saluti Vighi
Ieri papa Francesco, nella sua messa per i parlamentari celebrata molto palesemente a malincuore, ha voluto solo rimarcare quanto lui fosse diverso da quella gentaglia che aveva davanti, nemmeno lontanamente degna di un eventuale misericordia, perchè niente è peggio della corruzione e non esiste pentimento che valga. Dopo averli chiamati molto originalmente sepolcri imbiancati non ha nemmeno salutato o accennato ad un lieve sorriso. Altrimenti qualcuno avrebbe potuto accusarlo che la sua misericordia fosse proprio infinita.Eufemia
Mi chiedo se questi "cattolici"che auspicano funerali a breve termine siano anche dei credenti.
Sappiamo che,per fortuna,non sono loro a decidere.
E sono gli stessi che tanto esaltano il nuovo buon clima:se io avessi degli amici o degli ammiratori cosi', mi preoccuperei e non poco.
Mi è tornata in mente una frase di Benedetto XVI,pronunciata all'Angelus in occasione di una Commemorazione dei defunti,2 novembre,sul significato della morte per i cristiani:la morte,per i credenti in Cristo,quando arriverà, non avrà il volto di un nemico,ma "il volto amico di una sorella".
Questo fu il senso del suo discorso e le ultime parole mi sono rimaste scolpite nella mente e nel cuore.
C'è sempre e solo da imparare da lui.
Per certa gente è come un riflesso, basta nominare GXXIII e allora è sicuramente "roba buona". Il suo segretario? Pochi oggi lo conoscono e non molto ne sanno anche quelli di ieri, ma siccome era il suo segretario santo subito pure lui! Gaenswein segretario di Ratz? Al patibolo con lui! Come la chiesa possa prestarsi ad alimentare certi miti mediatici dando una mano a crearli è per me incomprensibile. Ma in fondo il corrispondente del tablet è un diavolo qualunque che ha detto l'ennesima cretinata, pochi lo conoscevano prima, ci sono stati e ci sono ancora sacerdoti che per anni hanno disprezzato i papi pregando x la loro morte ricevendo nemmeno un buffetto, e quelli sono qualcosa di più per la chiesa di una corrispondenza romana. E c'è il famoso fondatore di un giornale italiano che non ha mai risparmiato toni sprezzanti verso papi a lui non congeniali, uno a caso in particolare, che ancora si può vantare della sua sintonia col Papa regnante. Non mi sconvolgo per il piccolo diavolo ma per il troppo onore concesso a chi si crede grande
So che è un po' OT e penso che dopo letto sarò cancellato, però mi pizzica la lingua....io non credo minimamente al caso della super truffa allo Ior che viene sbandierato in ogni tv per dare una verginità allo stesso solo adesso che si profila per loro un periodaccio, perché no, Gotti Tedeschi non starà zitto dopo ciò che gli hanno fatto, loro credevano di aver messo tutto a tacere, ma qui vene il bello.....spero saltino le teste che aspetto da tempo e che non solo venga rivalutato GT, ma anche il lavoro immane di pulizia del nostro Benedetto, che mi manca tantissimo, ma deve avere giustizia. Lo so, sono un sognatore ad occhi aperti, ma un seguace fedelissimo di Leibniz e della sua teodicea.... Lupus et Agnus.
Raffaella, sono sorpreso, parli di frusta, di bastone ... e dov'è la misericordia :)
regnante Giovanni Paolo II a un vaticanista (Delrio?) non fu permesso di salire sull'aereo papale per aver detto cose poco condivisibili. Quanti allora si sono chiesti dov'era la misericordia? Regnante Francesco il prof. Gnocchi e il compianto prof. Palmaro furono allontanati da Radio Maria per un articolo "non allineato" al consenso bulgaro. Di nuovo non ho sentito la fatidica domanda: e la misericordia?
Con Benedetto si è sempre lasciato che i suoi più grandi detrattori gli sputassero in faccia da ogni pulpito, laico o clericale che fosse, e visto che la sua, di misericordia, si è finto di non vedere o si è spacciata per debolezza e incapacità di governo, beh, l'amarezza è comprensibile.
E' un po' l'amarezza che deve aver colto i discepoli di Gesù quando hanno visto che il loro Maestro non si era votato a gesta eroiche, ma si è fatto insultare e deridere da tutti. In effetti capire non è facile né immediato, ma resta il fatto che il calvario subito da Benedetto durante il suo pontificato me lo conferma come fedele imitatore di Cristo. E non me ne importa niente se si danno tutti alacremente da fare per cancellarlo dalla storia della Chiesa, il suo pontificato è scolpito nel mio cuore e nella mia mente, e tanto mi basta.
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