mercoledì 12 giugno 2013

L'omelia a Santa Marta ed il messaggio all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nei commenti di Salvatore Izzo

PAPA: CHIESA RICCA MUORE,  SAN PIETRO NON AVEVA CONTO IN BANCA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 giu. 

"San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare. Filippo, quando ha trovato il ministro dell'economia della regina Candace, non ha pensato: 'Ah, bene, facciamo un'organizzazione per sostenere il Vangelo…' No! Non ha fatto un ‘negozio’ con lui: ha annunziato, ha battezzato e se n'e' andato". Papa Francesco ha voluto ricordare lo stile della Chiesa primitiva nell'omelia della messa di questa mattina alla Domus Santa Marta.
Anche oggi, nella Chiesa, ha spiegato, la testimonianza della poverta' ci salva dal diventare dei meri organizzatori di opere. Francesco ha anche avvertito che quando vogliamo fare una "Chiesa ricca", la Chiesa "invecchia", "non ha vita".
"Non procuratevi oro ne' argento ne' denaro nelle vostre cinture", raccomanda il Vangelo e Papa Francesco ha ripetuto l'esortazione rivolta agli Apostoli sottolineando la "parola-chiave" delle consegne date da Gesu': "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". "Tutto e' grazia", ha spiegato chiarendo il senso della parola "gratuitamente". "Quando noi vogliamo fare in una modalita' dove la grazia" viene "un po' lasciata da parte, il Vangelo non ha efficacia".
Il Regno di Dio, dunque, "e' un dono gratuito" ma sin dalle origini della comunita' cristiana, questo atteggiamento e' stato soggetto alla "tentazione di cercare la forza" altrove e non nella gratuita', mentre la "nostra forza e' la gratuita' del Vangelo".
"La predicazione evangelica - ha ricordato - nasce dalla gratuita', dallo stupore della salvezza che viene e quello che io ho ricevuto gratuitamente, devo darlo gratuitamente".
Nella sua omelia, della quale la Radio Vaticana ha trasmesso una sintesi, Francesco ha citato due elementi della gratuita' proposta da Gesu': la poverta' e la capacita' di lodare. Il servizio del Vangelo, ha detto, "deve andare per la strada della poverta' che ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori". "Si devono portare avanti - ha osservato in proposito - le opere della Chiesa, e alcune sono un po' complesse; ma con cuore di poverta', non con cuore di investimento o di un imprenditore".
"La Chiesa - ha ripetuto anche oggi - non e' una ong, ma un'altra cosa, piu' importante, e nasce da questa gratuita' ricevuta e annunziata". L'altro segno, ha aggiunto Papa Francesco, "e' la capacita' di lode: quando un apostolo non vive questa gratuita', perde la capacita' di lodare il Signore". Lodare il Signore, infatti, "e' essenzialmente gratuito". "La nostra preghiera, ha esortato Bergoglio, sia un'orazione gratuita, non chiediamo, soltanto lodiamo".
"Questi due - ha poi concluso - sono i segni del fatto che un apostolo vive questa gratuita'. Quando troviamo apostoli che vogliono fare una Chiesa ricca e una Chiesa senza la gratuita' della lode, la Chiesa invecchia, la Chiesa diventa una ong che non ha vita".  

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PAPA: CITA BENEDETTO PER METTERE IN GUARDIA DA PROSELITISMO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 giu. 

"Il Signore ci ha invitato ad annunciare, non a fare proseliti". Lo ha ricordato Papa Francesco nell'omelia di questa mattina alla Domus Santa Marta. Secondo il nuovo Pontefice, "sempre, nella Chiesa, c'e' stata questa tentazione" che crea "un po' una confusione". Infatti, se non si segue l'indicazione di Gesu' sulla gratuita' "l'annuncio sembra proselitismo, e per quella strada non si va".  Citando Benedetto XVI, Francesco ha cosi' sottolineato che "la Chiesa cresce non per proselitismo, ma per attrazione". E questa attrazione, ha proseguito, viene dalla testimonianza di "quelli che dalla gratuita' annunziano la gratuita' della salvezza". 

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PAPA: CELEBRA PER CONGREGAZIONE DOTTRINA DELLA FEDE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 giu. -

Papa Francesco ha celebrato questa mattina la messa per i sacerdoti e collaboratori della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nella cappella della Domus Santa Marta ha concelebrato con il Papa l'arcivescovo Gerhard Ludwig Muller, capo del dicastero.

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PAPA: FAVORIRE PARTECIPAZIONE ATTIVA DISABILI ALLA VITA DELLA SOCIETA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 giu. 

La propria  "partecipazione attiva alla vita della societa'" e' un obiettivo che le persone con disabilita' debbono prefiggersi essi stessi per primi, ma che riguarda tutti. E puo' essere raggiunto  impegnandosi a favore della "cultura dell'incontro, della solidarieta', dell'accoglienza" e "non solo chiedendo le giuste previdenze" per chi si trova in questa situazione.  
Lo ha affermato Papa Francesco in un messaggio audio inviato all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Il messaggio e' stato indirizzato in particolare ad un gruppo di circa 75 persone non vedenti, in maggioranza anziane, riunite in un soggiorno estivo a Tirrenia.  "Grazie alla tecnica moderna posso venire io da voi", ha detto Papa Francesco, sottolineando che Gesu' ha avuto "un'attenzione particolare per i ciechi". Nel Vangelo, la guarigione della persona priva della vista, infatti, "ha un particolare significato simbolico: rappresenta il dono della fede". E questo, ha aggiunto, "e' un segno che riguarda tutti, perche' tutti abbiamo bisogno della luce della fede per camminare nella strada della vita".
"Chiedo al Signore - ha poi concluso il Pontefice - di rinnovare in ciascuno di voi il dono della fede, perche' nel vostro spirito ci sia sempre la luce di Dio, la luce dell'amore, che dà senso alla nostra vita, la illumina, ci da' la speranza, e ci fa essere buoni e disponibili verso i nostri fratelli". 

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