domenica 20 luglio 2014

Iraq, estremisti islamici bruciano il vescovado di Mosul

Clicca qui per leggere la drammatica notizia.
Siamo tutti vicini ai fratelli dell'Iraq. La situazione pare davvero disperata ed il silenzio della comunità internazionale è assordante.

8 commenti:

carmelina ha detto...

E qui ci starebbe come il cacio sui maccheroni rileggere la lezione di ratisbona. Do you remember gli insulti? La derisione? Il marchio da allora stampato fisso in ogni articolo su Benedetto, "il papa votato alla gaffe"? L'attribuzione della responsabilità per la morte di quella suora laica italiana in Somalia durante le insurrezioni popolari a seguito del polverone post ratisbona? I remember very, very, very well.

laura ha detto...

ieri ho letto la notizia di migliiaia di cristiani massacrati e bruciati in Nigeria. A parte isiti cattolici, nessuno dice nulla e nessuno protesta. Noi possiamo e dobbiamo pregare, ma mi chiedo perché nessuno intreviene?

vighi ha detto...

Una particolare vicinanza ai nostri fratelli cristiani/cattolici che stanno affrontando una prova terribile, che il Signore li aiuti a mantenere la fede pur davanti a tanta crudeltà. A proposito di quello che sta succedendo nei vari paesi arabi vorrei dire che sono davvero stufa di vedere che poco o nulla si muove in Vaticano su questa tragedia e purtroppo devo dire anche da parte di Papa Francesco. Vorrei pregarlo di smetterla di preoccuparsi degli altri, dei vari lontani dalla Chiesa, di preoccuparsi di andare a trovare pastori evangelici e via dicendo ma si concentri a confermare nella fede le pecorelle cattoliche che gli sono state affidate, che faccia sentire la sua vicinanza a questi fratelli nel dolore. Per l’evangelizzazione degli atei e l’ecumenismo ci sono i vari pastori e le varie congregazioni, secondo me non è il Papa che deve per primo mettersi in questo campo ma principalmente il Papa deve occuparsi del suo gregge. Che occupi il suo tempo non per andare a Caserta a trovare un suo amico, evangelico per di più ( ma è solo l’ultima trovata ) e convochi invece gli ambasciatori in Vaticano ed usi la sua popolarità ( almeno servirebbe a qualche cosa di positivo ) per fare pressioni a chi comanda e tiene le redini a smuovere il c**o e trovare finalmente una soluzione. Per gli ebrei e mussulmani lo ha fatto ecco vorrei tanto che lo facesse anche per i nostri fratelli cattolici. Questo mi aspetto da un Papa, mi aspetto che annulli questa visita inutile al suo amico ed occupi invece questo tempo per cercare di far sentire la sua vicinanza ai nostri fratelli nel dolore. Vighi

un passante ha detto...

Siamo al buio della ragione pensa giustamente il pacifico vescovo di Mosul, ma chi era pure che tenne un grande discorso su fede e ragione che l'occidente arrogante affidandosi a cronisti eccelsi che non ne avevano recepito il senso, non si degnò nemmeno di analizzare e che la chiesa in primis cestinò con irrisione?
E chi era invece che al Cairo pronunciò nel plauso generalizzato un discorso ritenuto rivoluzionario? Mi pare lo stesso che dopo aver mantenuto guerre avviate da altri o averne sponsorizzare altre si è lavato le mani incurante di ciò che aveva generato e lasciato. Gli hanno dato il nobel per la pace

Anonimo ha detto...

La sola cosa che il Vescovo di Roma potrebbe fare, al di là delle generiche denunce agli Angelus facendo ben attenzione a non offendere chi perseguita e massacra inermi cristiani da vivono da tempo immemore in quelle zone, sarebbe mostrare vicinanza fisica ai cristiani perseguiti. Organizzi un viaggio a Mosul, per esempio. Una specie di improvvisata lui che si dimostra così indifferente alle misure di sicurezza.
Se non ricordo male l'allora cardinale arcivescovo di Baires criticò il discorso di Ratisbona.
Alessia

Arcangela ha detto...

Benedetto "Se ls ragione diventa sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla sua sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono più le acque che gli danno vita."
Arcangela

Dante Pastorelli ha detto...

Il Papa lamenta la persecuzione dei cristiani e si dichiara loro vicino nella preghiera e c'invita a pregare per questi fratelli. Tutto bene.
Ma una parola contro i persecutori, no, eh! e la forza verbale giustamente usata contro i mafiosi? Silenzio. Sappiamo, è vero, che il sangue dei cristiani è semenza e che dopo ogni persecuzione risorgono più numerosi, come diceva Tertullaiano. Ma dove? Certo non nei paesi islamici dove il cristianesimo sta scomparendo dappertutto. Nella sostanziale indifferenza della gerarchia, che continua nell'eretica favola dell'uunico Dio delle religioni abramitiche e nella dannosa illusione di un (impossibile) dialogo con i musulmani e con tutte le religioni false ma considerate, comprese le pagane
"venerabili anch'esse" come da Nostra aetate.
I frutti di documenti conciliari come questo e della loro applicazione li stiamo vedendo.
Fino a che non si tornerà a riportare in luce ed a perseguirla la vera dottrina cattolica e a rievangelizzare i catolici ormai imbambolati dalle chiacchiere buoniste e pseudo-pacifiste, ecumeniste e relativiste, la messe sarà sempre questa, marcia e dolorosa.
Bisogna riarmar di vera fede i cattolici, sì da indurli a sveglliar le dormienti autorità ecclesiastiche e politiche. Il male è nell'Islam in quanto religione, non nelle sue errate interpretazioni. La conquista e lo sterminio dei cristiani è nell'Islam religione, con buona pace di tutti i papi conciliari, nessuno escluso.

sam ha detto...

Cara Raffaella, negli anni Benedetto XVI ha rivolto decine di appelli alla Comunità Internazionale e alle autorità del mondo per difendere i Cristiani perseguitati in tante parti del mondo e per la libertà religiosa. Io ne ho tenuta un'antologia, grazie al tuo inestimabile lavoro... se vuoi te la mando, se ne potrebbe fare uno speciale come quello che documenta il suo impegno contro la pedofilia.
Francesco, invece, in tutto questo tempo non ne ha lanciato neppure uno... solo richieste e assicurazioni di preghiera, senza alcuna azione di governo... Forse qualcuno potrebbe considerare questo fatto come segno di un diverso approccio, più spirituale e meno temporale, ai problemi del mondo, se solo il Vescovo di Roma non avesse, al contrario, fatto parecchi interventi indignati e tonanti in altri campi, come l'immigrazione, la corruzione, la mafia... Per le persecuzioni e i genocidi dei Cristiani, invece, sembra che il manovratore non debba essere disturbato...
Che dolore!
Ma osserviamo cosa dice la Sacra Scrittura:

Poiché dunque ne abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede. 
Galati 6,10