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Buona domenica carissimi amici!
Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo e riascoltiamo una bellissima catechesi di Papa Benedetto. In questi giorni la Chiesa fa memoria di tutta una serie di Santi martirizzati: san Lorenzo, Diacono (che ricordiamo proprio oggi, 10 agosto), san Ponziano, Papa, e san Ippolito, Sacerdote santa Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, patrona d’Europa, e san Massimiliano Maria Kolbe.
Nelle udienze generali tenute nell'amata residenza di Castel Gandolfo, Benedetto XVI ci ha sempre regalato delle vere e proprie perle in ogni catechesi. In quella dell'11 agosto 2010 il Papa si era soffermato in particolare sul concetto di martirio e sul suo profondo significato. E' un tema di scottante attualità ed è l'occasione per pregare tutti insieme per i fratelli cristiani dell'Iraq sottoposti ad una vera e propria persecuzione che pare non avere fine.
Il testo della catechesi è consultabile integralmente qui.
In particolare:
"Dove si fonda il martirio? La risposta è semplice: sulla morte di Gesù, sul suo sacrificio supremo d’amore, consumato sulla Croce affinché noi potessimo avere la vita (cfr Gv 10,10)".
"Ancora una volta, da dove nasce la forza per affrontare il martirio? Dalla profonda e intima unione con Cristo, perché il martirio e la vocazione al martirio non sono il risultato di uno sforzo umano, ma sono la risposta ad un’iniziativa e ad una chiamata di Dio, sono un dono della Sua grazia, che rende capaci di offrire la propria vita per amore a Cristo e alla Chiesa, e così al mondo. Se leggiamo le vite dei martiri rimaniamo stupiti per la serenità e il coraggio nell’affrontare la sofferenza e la morte: la potenza di Dio si manifesta pienamente nella debolezza, nella povertà di chi si affida a Lui e ripone solo in Lui la propria speranza (cfr 2 Cor 12,9). Ma è importante sottolineare che la grazia di Dio non sopprime o soffoca la libertà di chi affronta il martirio, ma al contrario la arricchisce e la esalta: il martire è una persona sommamente libera, libera nei confronti del potere, del mondo; una persona libera, che in un unico atto definitivo dona a Dio tutta la sua vita, e in un supremo atto di fede, di speranza e di carità, si abbandona nelle mani del suo Creatore e Redentore; sacrifica la propria vita per essere associato in modo totale al Sacrificio di Cristo sulla Croce. In una parola, il martirio è un grande atto di amore in risposta all’immenso amore di Dio".
3 commenti:
Com'è tutto difficile dal punto di vista esistenziale, ma la teologia di Benedetto è incoraggiante e la sua spiritualità teologicamente sicura. Pensiero e azione, fede e vita si rimandano a vicenda e offrono l'orientamento con la testimonianza di Cristo.
Arcangela
Quando ho letto questo, ho pensato che Benedetto sta parlando di se....un uomo libero che ha donato a Dio tutto la sua vita...e percio e un martire.
Un commento O.T.---alla Vigna del Signore hanno delle belissime foto recenti di Benedetto che riceve un gruppo di preti dalla Sardegna con il loro vescovo.
Come e bello rivederlo! Sono sicura che tanti su questo blog saranno lieti di vedere le foto!
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