venerdì 7 giugno 2013

L'udienza di Papa Francesco agli allievi dei gesuiti nella cronaca di Salvatore Izzo

PAPA: LE RISORSE BASTEREBBERO PER TUTTI, ECCO LO SCANDALO 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"I tempi ci parlano di tanta poverta' nel mondo, ma ci sono anche tante ricchezze, tante risorse che basterebbero a dare da mangiare a tutti, e non si puo' capire coma mai ci sono tanti bambini affamati. Questo e' uno scandalo!". Papa Francesco lo ha detto parlando a braccio in risposta alle domande degli allievi dei gesuiti, ricevuti oggi nell'Aula Nervi. "La poverta' e' un grido, tutti dobbiamo pensare se possiamo diventare un po' piu' poveri. Gesu' e' il nostro maestro povero", ha poi aggiunto. 
"Non e' - ha chiarito in risposta a un quesito sul suo stile di vita - una virtu' mia personale. Quello delle macchine e dell'abitare in modo semplice e' solo un non voler non avere tante cose e diventare un po' piu' povero".
In proposito Papa Francesco ha ricordato quando Pedro Arrupe, il preposito generale che ha governato i gesuiti dal 1965 al 1983, scrisse una lettera ai Centri di ricerche sociali della Compagnia di Gesu': "Lui parlava di come si deve studiare il problema sociale. Ma alla fine ci diceva: 'Guardate, non si puo' parlare di poverta' senza avere l'esperienza con i poveri'". Cosi' "non si puo' parlare di poverta', di poverta' astratta: quella non esiste! La poverta' e' la carne di Gesu' povero, in quel bambino che ha fame, in quello che e' ammalato, in quelle strutture sociali che sono ingiuste ? Andare, guardare laggiu' la carne di Gesu'. Ma non lasciatevi rubare la speranza dal benessere, dallo spirito del benessere che alla fine ti porta a diventare un niente nella vita!". Papa Francesco ha poi ripreso uno dei concetti espresso prima, per ripetere anche in questo contesto che "il giovane deve scommettere su alti ideali: questo - ha scandito - e' il consiglio. Ma la speranza, dove la trovo? Nella carne di Gesu' sofferente e nella vera poverta'. C'e' un collegamento - ha concluso Francesco - tra i due". 

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PAPA: NON E' IMPORTANTE NON CADERE,MA NON SI DEVE RESTARE A TERRA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"Pensate sempre questo: non bisogna avere paura di fallimenti e cadute, nell'arte di camminare quello che importa non e' non cadere ma non rimanere caduti. Se cadiamo, occorre alzarsi presto, alzarsi subito, e continuare a camminare". Lo ha detto Papa Francesco nel dialogo di questa mattina con gli allievi delle scuole dei gesuiti in Italia.
"Camminare - ha spiegato il Papa - e' un arte, perche' se sempre camminiamo in fretta ci stanchiamo e non possiamo arrivare alla fine del cammino". Si tratta allora di "imparare a sopportare la stanchezza del cammino, anche se non e' facile: ci sono giornate di buio, di fallimento, di caduta. E soprattutto e' brutto e noioso camminare da soli. Essere in comunita', con gli amici, questo ci aiuta". 

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PAPA: QUELLO CHE E' IN CRISI E' IL VALORE DELLA PERSONA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"Non solo l'Italia, tutto il mondo in questo momento e' molto in crisi ma la crisi non e' una cosa brutta, ci fa soffrire, certo, pero' dobbiamo saper leggere la crisi: cosa significa? Cosa devo fare io per aiutare a uscire dalla crisi?". Papa Francesco ha risposto cosi' a una domanda di uno dei ragazzi allievi dei gesuiti, che ha incontrato oggi nell'Aula Nervi. "Quella che viviamo - ha detto - e' una crisi umana. Certo e' una crisi economica, una crisi del lavoro, questo e' vero, ma sono conseguenze del grande problema umano:. quello che e' in crisi e' il valore della persona umana e noi dobbiamo difendere la persona umana".
In proposito, il Papa ha poi citato il racconto di un rabbino medievale, dell'anno 1200 al quale ha fatto riferimento di recente in altri interventi. "Questo rabbino - ha detto - spiegava agli ebrei di quel tempo la storia della Torre di Babele. E per costruire la Torre di Babele, non era facile: dovevano farsi i mattoni" ed "era un grande lavoro. E dopo questo lavoro, un mattone diventava un vero tesoro! Poi portavano i mattoni su, per la costruzione della Torre di Babele. Ma se un mattone cadeva, era una tragedia. Punivano l'operaio che l'aveva fatto cadere. Era una tragedia ma se fosse caduto un uomo, non sarebbe successo niente. Questa e' la crisi che oggi stiamo vivendo!".
"Quella di oggi - ha ripetuto Bergoglio - e' la crisi della persona. Non conta la persona: contano i soldi, conta il denaro. E Dio ha dato il mondo, tutto il creato, l'ha dato alla persona, all'uomo e alla donna, perche' lo portassero avanti. Non al denaro. E' una crisi: la persona e' in crisi perche' la persona oggi e' schiava! E noi dobbiamo liberarci di queste strutture economiche e sociali che ci schiavizzano. E questo - ha concluso Bergoglio rivolto agli studenti - e' il vostro compito". 

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PAPA: NELL'EDUCAZIONE IMPORTANTI LA MAGNANIMITA' E LA GRADUALITA' 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu.

 "Nell'educazione il punto chiave e' la magnanimita'. Noi dobbiamo essere magnanimi, con il cuore grande, senza paura". Sono parole di Papa Francesco nell'incontro con allievi e ex allievi delle scuole dei gesuiti in Italia e Albania. Il Pontefice le ha pronunciate riassumendo a braccio il discorso preparato, che presentava la specificita' della missione dei gesuiti nel campo dell'educazione, richiamando in particolare i concetti della magnanimita' e della gradualita'.
"Dobbiamo avere il cuore largo, il cuore grande", ha affermato ancora con forza Francesco. Dobbiamo, ha esortato rivolto a insegnanti e ragazzi, "scommettere sempre sui grandi ideali. Ma serve anche magnanimita' con le cose piccole, con le cose quotidiane". "E questa magnanimita', per il nostro sviluppo di persona - ha sottolineato - e' importante trovarla con Gesu', nella contemplazione di Gesu'". Infatti, "Gesu' e' quello che ci apre le finestre sull'orizzonte". "Magnanimita' - ha poi ricordato citando la spiritualita' ignaziana - significa camminare con Gesu', con il cuore attento a quello che Gesu' ci dice". "Anche su questa strada - ha continuato - vorrei dire qualcosa agli educatori, agli operatori nelle scuole, e ai genitori". "Nell'educare - ha scandito Papa Bergoglio - occorre "bilanciare bene i passi. Un passo fermo sulla cornice della sicurezza, ma l'altro andando nella zona a rischio". "Non si puo' educare soltanto nella zona di sicurezza" perche' significherebbe "impedire che le personalita' crescano. Ma neppure si puo' educare soltanto nella zona di rischio: e' troppo pericoloso". "Questo equilibrio dei passi - ha raccomandato ai professori - ricordatevelo bene". 

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PAPA: I MIEI AMICI STANNO A 14 ORE DI AEREO, MA IL BENE RESTA 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"I miei amici stanno lontano: a 14 ore di aereo. Tre sono venuti a trovarmi, altri li sento e gli scrivo, ma gli voglio tanto bene". Papa Francesco ha risposto cosi' agli allievi dei gesuiti che, nell'incontro di questa mattina, gli hanno domandato se abbia amici. 

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PAPA: ANCORA NON SONO STATO IN SICILIA,LA CONOSCO GRAZIE A "KAOS"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"Francesco, sei mai stato in Sicilia?", chiede al Papa un allievo dei gesuiti di Palermo. E Bergoglio sorride. "Posso risponderti - replica - in due modi: 'non ci sono stato' oppure 'non ci sono ancora stato'". Quindi il Pontefice si fa piu' serio: "della Sicilia - dice - ho visto un film bellissimo che si chiama 'Kaos', sono 4 racconti di Pirandello, e' tanto bello ed ho potuto vedere cosi' le bellezza della Sicilia, e' l'unica cosa che conosco della Sicilia, ma posso dire che e' una regione bellissima".
Il film citato da Bergoglio e' dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani e contiene anche l'episodio della Giara con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia che rappresenta un capolavoro assoluto. Le musiche sono di Nicola Piovani. 

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PAPA: POLITICA SI E' SPORCATA MA CRISTIANI SI IMPEGNINO LO STESSO 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu.

"Non possiamo lavarci le mani, come cristiani dobbiamo immischiarci nella politica" anche se "si e' sporcata". Lo ha affermato Papa Francesco nel suo dialogo con gli allievi delle scuole dei gesuiti che ha ricevuto oggi nell'Aula Nervi. "Non e' facile, non ci sono cose facili nella vita", ha aggiunto. "Se la politica si e' sporcata - ha spiegato - dobbiamo chiederci "se anche i cristiani non si sono sporcati nello spirito evangelico". Cioe' la domanda e' sempre la stessa: "io come cristiano cosa faccio?". 

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PAPA: NELL'EDUCAZIONE IMPORTANTI LA MAGNANIMITA' E LA GRADUALITA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu.

"Nell'educazione il punto chiave e' la magnanimita'. Noi dobbiamo essere magnanimi, con il cuore grande, senza paura". Sono parole di Papa Francesco nell'incontro con allievi e ex allievi delle scuole dei gesuiti in Italia e Albania. Il Pontefice le ha pronunciate riassumendo a braccio il discorso preparato, che presentava la specificita' della missione dei gesuiti nel campo dell'educazione, richiamando in particolare i concetti della magnanimita' e della gradualita'.


PAPA: RICORDA DIFFICOLTA' DELLA SUA VOCAZIONE E PADRE ARRUPE 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"Ci sono momenti oscuri, di buio interiore, quando ti senti secco". Papa Francesco ha descritto cosi' le "difficolta'" del suo cammino vocazionale, sottolineando - in risposta alle domande degli allievi dei gsuiti - che la strada in salita non e' uno specifico del cammino verso il sacerdozio o la vita religiosa. "E' cosi' per tutti", ha spiegato. In questo contesto Bergoglio ha ricordato la figura del preposito generale della Compagnia di Gesu', padre Pedro Arrupe, al quale si rivolse all'inizio della sua "carriera" per chiedergli di poter andare missionario in Giappone e che gli disse di no, motivandolo con il problema della mancanza di un polmone. "Fu gentile, poteva dirmi che non andavo bene perche' non ero abbastanza buono", ha sorriso.

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PAPA: SE VIVESSI NELL'APPARTAMENTO SAREI SOLO,NON MI FAREBBE BENE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

La scelta di Papa Francesco di non trasferirsi nell'Appartamento Pontificio del Palazzo Apostolico "non e' soltanto una questione di non volere la ricchezza". Lo ha spiegato lo stesso Pontefice rispondendo alle domande dei ragazzi allievi delle scuole dei gesuiti, che ha incontrato oggi. "Ho necessita' - ha confidato - di vivere tra la gente. Se io vivessi solo, un po' isolato, non mi farebbe bene".
"Anche quell'appartamento non e' lussuoso, tranquilla", ha spiegato alla ragazza che gli aveva posto la domanda. "Ma - ha aggiunto - non posso vivere da solo, per me e' un problema di personalita'. Ad un professore che mi ha chiesto questo, ho risposto: "mi senta, non posso andare a stare li' per motivi psichiatrici. E' la mia personalita'". 

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PAPA: IO MI VOGLIO BENE, PER QUESTO NON VOLEVO FARLO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"Se una persona non vuole tanto bene a se stesso, Dio non lo benedice. E uno che vuole bene a se stesso non vuole fare il Papa. Per questo io non ho ho voluto fare il Papa". Francesco ha risposto cosi' alla domanda di una bambina allieva delle scuole dei gesuiti, nell'incontro di oggi in Aula Nervi. 

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PAPA: BAMBINO GLI DICE "DOPO ELEZIONE SEI DIMAGRITO, RISPARMIATI"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 giu. 

"Caro Papa Francesco, sei piu' magro di prima. Risparmiati un po', non ti stancare troppo". Lo ha detto un bambino, allievo di una delle scuole dei gesuiti italiani, rivolgendo un breve saluto al Pontefice in occasione dell'incontro di oggi nell'Aula Nervi. Quasi tutti gli allievi che hanno preso la parola sono tornati sul giorno dell'elezione, ricordando l'emozione che hanno provato nel vedere eletto Papa un religioso gesuita come i loro professori. Una ragazza gli ha chiesto che cosa abbia provato nella "stanza delle lacrime", cioe' quell'ambiente contiguo alla Sistina dove il Papa appena eletto indossa per la prima volta la veste bianca. 

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