lunedì 17 giugno 2013

Politiche per la vita, la scelta di Papa Francesco (Accattoli)

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Anche io sono convinta che il Pontefice non interverra' mai direttamente su argomenti scottanti. Il problema e' che potrebbe non essere una grande idea lasciare che se ne occupino i vescovi i quali non spiccano per essere "cuor di leone" (salvo lodevoli eccezioni), hanno la tendenza a nascondersi dietro il Papa quando il gioco si fa duro (vedi 2010) e soprattutto non hanno alcun interesse ad esporsi in prima persona prendendosi schiaffoni mediatici.
Della serie: se non lo fa il Papa, perche' devo farlo io?
Il codice di diritto canonico del 1983 concesse ai vescovi diocesani ed ai superiori degli Ordini la possibilita' di occuparsi direttamente di fatti gravi, come gli abusi dei preti su minori.
Sappiamo come ando' a finire: nel 2001 Papa Wojtyla e l'allora card. Ratzinger "avocarono" i casi a Roma perche' i vescovi avevano usato male il loro potere (spesso insabbiando).
Comunque e' un bene che il problema sia finalmente emerso.
R.

37 commenti:

Fabiola ha detto...

Accattoli è felicissimo.
Sul suo blog aveva dichiarato, fieramente, di essere appena tornato dal seggio dove aveva votato Marino, al ballottaggio, e questo ad urne aperte.
Ora potrà continuare a sostenere la sua parte politica senza temere intromissioni del suo Vescovo con la vecchia storia dei "principi non negoziabili", che, ultimamente, non si porta più tra i cattolici italiani.
Ma se il suo è il Vescovo di Roma, le politiche per la vita non sono anche "roba sua"?

mariateresa ha detto...

ce ne eravamo già ampiamente accorti.
Come tutte le scelte ha delle ricadute ma non solo oggi o domani, anche nei giorni a venire. Una delle ricadute positive è l'indulgenza dei media che in qualche caso è diventato un vero gorgheggio continuato di lodi, fino all'adulazione canina. Ma non ci sono solo le ricadute positive (sempre che queste si giudichino ricadute positive).
Personalmente non condivido, anche se posso capire che nessuno si auguri o cerchi quello che è successo al predecessore come trattamento mediatico. Ma se il Papa glissa, inevitabilmente , quello che viene messo tra parentesi da lui (e forse lasciato lì da molti vescovi) perderà di forza e di significato.
Ho già letto alcuni trovare giustificazioni e argomenti a sostegno di questo atteggiamento, ma finora li ho trovati patetici. Si tratta di persone, in genere, che non condividono certe parti della dottrina cristiana e quindi non gli pare vero che il Papa non ne parli più, se non in diagonale.
Naturalmente anche quelli che sono tiepidi, a questo riguardo, non troveranno più nessuno stimolo a riscaldarsi di quel pochino. A che prò?
Si dirà che ci penseranno i vescovi. Incominci il vescovo di Roma allora.
No, comunque la si rigiri non è una bellezza.Ora capisco perchè un Piero Marini ha potuto dire delle scempiaggini come ha detto e non è stato ripreso da nessuno, a parte i fedeli.

mariateresa ha detto...

credo che il buon George Weigel e il suo cristianesimo evangelico radicale (che lui ha sempre definito ferreo sui principi) potranno andare insieme nella naftalina.

Guido ha detto...

L'ho già scritto, ma mi ripeto: la scelta di Francesco di non aggredire direttamente il problema non è per motivi geopolitici (cioè che lascai fare ai vescovi), ma perché egli ritiene che al di là di una concezione cattolica su certi tempi che non cambia, lui vuole di più, vuole che guarisca il cuore ferito dal peccato che poi nutre questo tipo di situazioni. Anche se la mia indole, ad esempio, è diversa dalla sua, penso che abbia ragione lui ... il continuare la guerra a forza di prese di posizioni forti ed esplicite ha cambiato la situazione in questi anni? La contrapposizione c'è e rimane frontale, ma il papa usa l'arma dell'amore e della misericordia di Dio per riportare a casa chi è lontano ... e tutto il resto verrà da sé.

Raffaella ha detto...

Quindi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (e prima ancora Paolo VI) hanno sbagliato tutto?
R.

Anonimo ha detto...

Mi sembra una decisione tipicamente gesuitica.
Dal Sabatini Coletti Dizionario della lingua italiana:
gesuitico[ge-su-ì-ti-co] agg. (pl.m. -ci, f. -che)1 Proprio dei gesuiti: educazione g.
2 spreg. Opportunisticamente cauto e ipocrita: comportamento g.• sec. XVII
Alessia
Alessia

medievAle ha detto...

per "gridare", nel senso letterale del termine, non gridava nemmeno Benedetto, che per questo veniva aspramente criticato e contrapposto, ovviamente in senso negativo, al suo beato predecessore. Il punto è che il parlare a voce alta dei Pontefici va bene solo quando si tratta di lanciare anatemi politici e sociali che piacciono alla gente che piace, mentre quando si affrontano i temi del matrimonio, dell'aborto, dell'eutanasia e dell'eugenetica, è la gogna senza pietà. Giovanni Paolo II, dopo che i media l'avevano smistato tra i Papi buoni, poteva però permettersi di fare ancora pronunciamenti sui temi etici perché aveva al suo fianco il card. Ratzinger, pronto a prendersi tutti i ceffoni mediatici. Papa Francesco, se non si trova un cireneo, dovrà tacere o accettare che anche questa decantata primavera ecclesial-mediatica sia solo una stagione.

Luisa ha detto...

A me basta leggere queste parole messe all`inizio dell`articolo:

"Francesco non grida contro le leggi che violano i «valori non negoziabili»:

Forse che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI gridavano?
Forse che è gridare chiamare per nome le piaghe della nostra società?
Forse che è gridare difendere l`inviolabilità della vita umana dall`inizio fino alla sua fine naturale e farlo con parole chiare, esplicite e non generali?
Se poi papa Bergoglio conta sui vescovi per fare quel che lui sembra non voler fare, siamo messi molto male.
Che Jorge Bergoglio faccia un giro dalle mie parti, ma non solo, e vedrà quanto grande è la codardia di troppi vescovi quando si tratta di difendere la posizione della Chiesa e la nostra Fede su temi politicamente scorretti, la stragrande maggioranza tace quando non contesta il Magistero della Chiesa aprendo, se non spalancando, le porte a soluzioni di compromesso.
Comunque è tragicomico vedere le esegesi complesse fatte da alcuni per spiegare e giustificare il silenzio di Papa Bergoglio.

Anonimo ha detto...

Qualcosa mi dice che George Weigel, a dispetto dei tomi che ha scritto su Papa Wojtyla, saprà riciclarsi come gran parte dei neocon.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ti illudi, Guido, se pensi che "tutto il resto verrà da sé". Non sarà così e lo sai benissimo. Non mi pare che i Predecessori usassero l'arma dell'odio, della sopraffazione o la minaccia per riportare a casi i lontani. La sola cosa chiara è che tanti, faticosamente dentro la Chiesa, usciranno. A cosa servirà restare in questa Chiesa?
Alessia

mariateresa ha detto...

Guido ho rispetto per la tua posizione , davvero.Ma non riesco a seguirti . Occorre attribuire una fine strategia a tutto questo e dare per scontato che porterà frutti. Non sono nessuno per dire che non sarà così. Ma non riesco a crederci.Sono sicura che tutto questo sarà apprezzato da molti , ma che porti conversioni faccio fatica. Può portare simpatia, apprezzamento , ma una conversione è un'altra cosa.
Nessun pontefice prima ha rinnegato la medicina della misericordia, nessuno, e anche con parole profonde e bellissime. ma non può essere tutto lì.
Io credo che la fede sia una cosa seria e non a buon mercato anche se è consolante credere il contrario.

Guido ha detto...

No, ma ciascuno ha un compito e ogni singolo è chiamato da Dio a fare una cosa e non un'altra, e Papa Francesco ritiene che il suo compito sia quello. Un dato di fatto è che oggi c'è bisogno anche di questo, anzi, soprattutto di questo.

pb ha detto...

@Guido: visto che l'amore e la misericordia sembrano appartenere solo a Papa Francesco, si può sapere gli altri pontefici quali armi usavano, esattamente?

mariateresa ha detto...

la Chiesa va avanti, come in tutta la sua storia, nonostante tutto e nonostante problemi e limiti e anche nonostante errori ed orrori.
Quindi si andrà avanti in ogni modo, di questo sono convinta.
Ma qui quelli di noi che si sentono delusi e disorientati in questo piccolo tratto di cammino lo dicono.
Io lo dico e mi amareggia questo farsi elefante in cristalleria nei confronti dei papi precedenti che ogni giorno devo constatare mentre nei media cattolici devo leggere ogni giorno la solfa della continuità usata per sopire i dubbi e mantenere la faccia. Che la smettano che si rendono ridicoli: mentre Boffo sembra invasato senza misura di quale continuità stiamo parlando? Bisogna avere un senso del ridicolo veramente da pigmei per continuare con questa recita.

guglielmo ha detto...

Trovo anche io che sia una trovata ingenua pensare che i vescovi e preti prendano in mano la situazione e denuncino chiaramente i gravi peccati contro le persone e la morale mentre il Papa si limita a parlare della misericordia senza dire cosa è contrario alla misericordia di Dio, è più facile conoscendoli che imitino il vescovo di Roma e non facciano ciò che devono fare. Oltretutto il problema è mondiale dall'oriente all'occidente e non relegato a singole nazioni, per questo Papa dovrebbe parlare.

Non trovo invece Guido che ci sia questa contrapposizione frontale: c'è forse nei principi e ad alti livelli, non nel mondo di tutto giorni in cui si vedono e si sentono cose da cattolici in pieno contrasto con a legge divina.

Anonimo ha detto...

Il termine gesuita= ipocrità è stato coniato in un periodo nel quale per arrivare allo scioglimento dell'ordine, i gesuiti furono accusati di tutte le nefamdezze possibili e immaginabili e il 99% erano menzogne. Adesso accusare uno che per scelta entra nell'ordine dei gesuiti una persona falsa e bugiarda è ignobile, considerato anche i vari martiri che proprio i gesuiti hanno avuto negli ultimi decenni ( basti pensare al Cile 6 gesuiti martiri dei quali nessuno parla ai quali fu asportato il cervello con un cucchiaio perchè osarono criticare la dittatura)

marika ha detto...

Alessia....Papa Benedetto sarebbe contento di te!

Anonimo ha detto...

mai avrei immaginato che questo sito che avevo sempre seguito con affetto al tempo di Benedetto XVI diventasse una voce contro il nuovo papa, il papa regnante, e con questo toni sguaiati, con questi argomenti miseri. Che delusione.

Raffaella ha detto...

Caro Anonimo...a proposito...chi sei?
Se ci hai seguito su altri blog (non su questo che e' nato di recente), ti sarai accorto della perfetta continuita' del nostro lavoro.
Ora, come allora, denunciamo cio' che non quadra nell'atteggiamento della chiesa e dei media.
Durante il Pontificato di Benedetto XVI, una quantita' non esigua di blog prendevano di mira il Santo Padre.
Mai e poi mai sono andata su quei blog a denunciare la lesa maesta' del Pontefice regnante perche' nella chiesa le opinioni di tutti devono trovare spazio.
Mi diverte il fatto che ora siete tutti diventati "papisti".
Mi fa piacere ma chi ha seguito il Pontificato di Benedetto XVI non puo' non segnalare il capovolgimento di ruoli, di atteggiamenti e di simpatie.
Credo di essere rispettosa nei miei post. Non sono responsabile dei toni di chi commenta cosi' come i vari blogger non possono essere ritenuti responsabili delle offese che i loro ospiti rivolgono a me ed a chi partecipa a questo blog.
R.

Anonimo ha detto...

Verissimo, anonimo delle 13,26, avrei dovuto omettere gesuitico= ipocrita e limitarmi all'opportunisticamente cauto, appunto per non far d'ogni erba un fascio. Onore, dunque, ai sacerdoti martiri della dittatura cilena come a quelli della dittatura argentina come a quelli di tutte le dittature nere o rosse che siano del presente e del passato. Detto questo mi auguro che il nuovo Papa smentisca con parole forti e inequivocabili un giudizio duro del quale sarei davvero lieta di fare mea culpa. Le occasioni non mancheranno.
Alessia

mariateresa ha detto...

i toni sguaiati qui non ci sono.
Ci sono delle normali ed educate critiche che in Italia sono ancora permesse.
Nella Corea del Nord invece di sicuro questo blog sarebbe chiuso, come lei anonimo si augura.
Se vuole veramente cercare dei toni sguaiati caro "anonimo" , basta cercare nella rete e ne troverà a iosa che sono anni che si allenano sempre le stesse persone che hanno insultato per anni il papa Benedetto a livello personale come le serve al lavatoio.
Delusione un par di balle, se permette.
Il suo disappunto è credibile come la sua firma.
Se vuole lodare il Papa ci sono blog appositi dove potrà esprimersi fino ad annichilirsi.
Questo è altra cosa ed ha diritto di esistere.

un ins.di Religione ha detto...

..."politiche per la vita,la scelta di Papa Francesco"...Il titolo di Acattoli è secondo me incompleto,dal momento che avrebbe potuto benissimo aggiungere: " per la vita e per la famiglia". Detto ciò, l'altro giorno,leggendo le dichiarazioni del card.Ruini che segnalava come troppi cattolici votino x persone contrarie a vita e famiglia, mi son detto: è vero purtroppo! nell'attuale parlamento abbiamo oggi,col voto anche di numerosissimi cattolici,una maggioranza trasversale che tutto è fuorchè a favore di vita e famiglia,tant'è che è ormai purtroppo imminentente la presentazione di un disegno di legge x il riconoscimento giuridico delle coppie gay,anticamera del "matrimonio" tra invertiti, e su questo terreno,da sempre paradiso incontrastato del cosidetto centro sinistra,pare che anche l'antagonista centro destra abbia iniziato a sbandare...(miracoli delle"larghe intese"?). Ma di chi è la colpa di tutto ciò? Si incolpa il relativismo,il secolarismo,il laicismo dilagante...Tutto vero! Ma la colpa è anche della Chiesa,o meglio di una parte di essa, che su temi di vitale importanza come appunto vita e famiglia da troppo tempo ormai ha smesso di evangelizzare. E quando dico Chiesa non mi riferisco al Magistero ordinario dei Pontefici,che almeno finora è sempre stato chiaro in ciò,ma alle parrocchie,agli oratori,ai settimanali diocesani,alle riviste cattoliche, ai vescovi diocesani,ai parroci e sacerdoti,ai catechisti e insegnanti di religione,ai docenti nei seminari e nelle facoltà teologiche ecc...,che da troppo tempo ormai hanno scelto,salvo rare quanto lodevoli eccezioni,la via del silenzio su questi argomenti. non solo,molti sono andati ben oltre,predicando dottrine e posizioni eterodosse che tutto sono fuorchè quelle della Chiesa e del Vangelo. Risultato di tutto ciò? grande ignoranza( nel senso letterale del termine),confusione e disinformazione nei fedeli,che male informati dai loro "pastori" e da tutta la rete di cui sopra hanno progressivamente accettato come "normali" realtà come aborto,omosessualità ed eutanasia..tanto x citarne alcuni. Ora,se fino a poco tempo fa la parola del Papa era sempre stata inequivocabile,( e mi auguro che lo sia anche in fututo)Francesco almeno finora ha scelto un profilo più "basso".."sfumato" potrmmo dire. Qualcuno dice che è meglio così, io xò credo che non sia del tutto positivo questo,anzi! quante persone infatti ho incontrato ultimamente e che mi han detto " Hai visto? ora anche il Papa tace"...ora anche il Papa sceglie posizioni più soft"...generando in molti la convinzzione che specie sull'omosessualità la Chiesa di Francesco sia ad una svolta aperturista. urge quindi,secondo me,una parola chiara e non sfumata,sull'argomento.Secondo quel passo evangelico tra l'altro evocato proprio l'altro giorno da Francesco: "il vostro parlare sia si,si..no,no".
Se si farà questo, si contribuirà a gettare un po di luce chiarificatrice su tante tematiche che molti ignorano completamente o in parte,altrimenti la confusione e l'anarchia del pensiero la faranno da padroni! certo, la cosa troverà ostacoli e nemici,ma almeno la Chiesa,e con essa il Papa,non potranno essere accusati di tacere o quanto meno essere ambigui..Questo almeno è il mio umile punto di vista..

Fabiola ha detto...

"Egli ritiene che al di là di una concezione cattolica su certi temi che non cambia, lui vuole di più, vuole che guarisca il cuore ferito dal peccato che poi nutre questo tipo di situazioni".

No, non c'è solo "il cuore ferito dal peccato" da guarire, c'è la teorizzazione del peccato, c'è, soprattutto, l'insignificanza di Dio, la frattura drammatica tra la fede e la vita e, quindi, tra la fede e la "mens", cioè il criterio di giudizio. E questo soprattutto in casa cattolica.
Fuori, poi, l'insignificanza è, addirittura della realtà.
Perché Dio non è una super-realtà ma la fonte della realtà. E far fuori la realtà, quella rugosa e carnale, è il modo più sicuro per far fuori anche la coscienza del desiderio di Dio.
Questa è, sommariamente, la situazione, inedita per certi versi: il primo mondo incristiano dopo Cristo.
Certo Dio può trarre figli anche dalle pietre, ma a noi tocca il soffrire e il testimoniare. Liberi dall'esito.
Come non bastano la condanna e la riprovazione (quale Papa, tra gli ultimi, le ha mai praticate?) così, di per sé, non basta neppure la proclamazione che "Dio sempre perdona" o che "Dio il Vivente è misericordioso", neppure ripetuto all'unisono.
Servono cristiani che gridino la convenienza di Dio con la loro vita e anche con parole cariche di ragioni, perché la parola è il gesto supremo della vita, il più squisitamente umano. La bocca parla della pienezza del cuore.
Io non sto criticando papa Francesco. Spero che Guido abbia ragione e che si tratti di ciò che ci vuole in questo tempo e che "il resto verrà da sé".
Ne sarò più certa quando vedrò più cattolici metterci la faccia in pubblico, non solo in Piazza S. Pietro ma nelle scuole, nei quartieri, nei luoghi di lavoro. Cattolici che non si limitino a compiere opere anche buone, ma di cui non si capiscono più il motivo, l'origine e lo scopo, che è la gloria di Cristo. Cioè che noi diminuiamo perché Lui aumenti.
Questo ho imparato da Benedetto. "Cristo è un fatto che ci salva. Ma non è un fatto cieco, è il Logos, un Fatto ragionevole, cioè capace di dar ragione di tutto, a tutti." Poi resta il dramma della nostra libertà che può non voler vedere.
Ecco, a me manca un po'(tanto) qualcuno capace di accompagnarmi a quella Ragione.

gemma ha detto...

La regolamentazione della vita non è politica, è etica, l'evasione fiscale, quella si che magari è politica. C'è una cosa che è evidente, ed è il fatto che ormai temi come pace, lotta alla povertà, accoglienza, sono integrati e rappresentati nella cultura odierna, magari a parole più che nei fatti ma comunque supportati da una buona fetta culturale e politica oltre che religiosa. Dei famosi principi non negoziabili ad occuparsene era il Papa, visto che per la maggioranza del mondo sono negoziabilissimi. Non occupandosene nemmeno la Chiesa non saranno più principii di nessuno

Guido ha detto...

Chiedo venia, chi ha mai detto che di misericordia ha cominciato a parlare solo Papa Francesco? E' possibile che ogni volta che si parla di Papa Francesco venga sempre fuori il riflesso nevrotico riferito ai suoi predecessori come se apprezzare ciò che fa il Papa regnante significhi offedere la loro memoria (soprattutto di Benedetto)? Preferisco inoltre essere tragicomico per il dono che mi ha fatto il Signore di amare papa Francesco nonostante non condivida proprio tutte le sue posizioni - sulla Tradizione, ad esempio - piuttosto che vivere come nel primo mese dopo la sua elezione e attaccarlo su ogni blog esistente sul globo terracqueo. Suggerisco a tutti - parlo seriamente - di pregare e di chiedere al Signore il dono di amare e di capire il Papa, le cose vi appariranno in una nuova luce. Se tutti - io compreso - passassimo qualche minuto in più con la corona del rosario in mano invece che perdere tempo sulla tastiera, le cose cambierebbero.

Raffaella ha detto...

Perdita di tempo?
Grazie per questo riconoscimento del lavoro di anni!
R.

gemma ha detto...

Scusaci Guido, se abbiamo perso troppo tempo sulla tastiera, ma ci sono stati anni qui in cui pregare proprio non bastava, per quanto si era sommersi dall'odio solo per il pronunciare il nome di Papa Bendetto. Scusami anche se non mi ricordo di te, nè così attivo sulla tastiera come oggi, nè quando si chiedeva preghiere o si implorava tutti di lasciarsi almeno provare a lambire dal dono. Personalmente non ci vado negli altri blog, non lo facevo prima e nemmeno ora, e se e quanto prego o quanto mi comporto cristianamente nella vita, scusami ma non è cosa che riguarda i frequentatori del blog.

Anonimo ha detto...

Come volevasi dimostrare ... http://www.tempi.it/papa-francesco-ai-parlamentari-francesi-bisogna-abrogare-le-leggi-che-sviliscono-uomo-come-il-matrimonio-gay#.Ub8aeOcW2GM Vedi Luisa, il messaggio è arrivato lo stesso, forte e chiaro ...
Raffaella, quella frase non era rivolta a Te, che offri dei contenuti (la tua opera è più che meritoria), ma a chi, come il sottoscritto, fa fatica a trovare il tempo per dire il rosario ma passa molto tempo a scrivere post su Internet ... tuttavia, come cantavano i Chicago tanti anni fa (scusatemi per la citazione dotta), "it's a hard habit to break".

pb ha detto...

restando in tema di misericordia, ci ricordiamo tutti come fu trattato Benedetto xvi quando ne usò in abbondanza per rimettere la scomunica ai lefebvriani.

Anonimo ha detto...

All'insegnate di religione: grazie ha davvero ragione! Ce ne fossero di persone che la pensano in questo modo, soprattutto pastori (non di pecore) Teresa

Anonimo ha detto...

@16:46: resta il fatto che sono interpretazioni di chi ha ascoltato o letto il discorso del Papa, che potrebbero essere smentite da interpretazioni di segno opposto.
E il Magistero non lo fanno le interpretazioni dei giornali, per quanto autorevoli possano essere

Luisa ha detto...

Ho ascoltato tutti i Tg e percorso i quotidiani più popolari, in realtà tutti si sono interessati al verbo "abroger", "abrogare", chi era presente all`incontro ha minimizzato dicendo che il Papa non voleva attaccare la legge Taubira, non voleva riferirsi al "matrimonio per tutti"(=gay), un deputato socialista, che ha avuto una parte attiva nel progetto diventato legge, si è detto certo che il Papa non voleva provocare(!) e ha aggiunto che i suoi propositi erano molto più soft di altri ascoltati durante la campagna.
L`eco delle parole di papa Bergoglio , di quell`"abrogare", è durato un pomeriggio ed è sparito senza lasciare traccia.

Anonimo ha detto...

"... da un lato lo sforzo ben intenzionato di quanti credono di salvare la chiesa salvando la quantità del tramandato,quelli che in ogni frase dl papa messa in discussione avvertono la distruzione della chiesa,sul lato opposto il malinteso liberalistico,che tenta di avvicinare la fede al mondo,sfrondandola di ciò che al mondo non può piacere,quando prevale questa,la fede non serve più al mondo come lievito,ma è trasformata essa pure in mondo e quindi destituita di interesse e di efficacia,essa diventa pienamente superflua".Conferenza del 18 giugno 1965,Munster,firmata prof.J.Ratzinger,non c'è niente da togliere o da aggiungere,chi vuol capire capisca,gli altri cambino blog se questo non vale niente,ma dovrebbero avere rispetto per chi si spende in tutti i sensi,onestamente,per far affiorare una verità non distorta per interessi vari,e difende da anni un papa grandissimo che la CC non meritava e non ha saputo apprezzare,per quel che mi riguarda,non me ne frega un accidente di tutti i papaveroni,prego per il mio papa e per noi poveri peccatori,gli altri si facciano tutti un esame di coscienza se c'è ancora qualcuno che ha una reminiscenza di coscienza.GR2

Eugenia ha detto...

Batti il cinque GR 2

sam ha detto...

E' un dato di fatto che le parole "liquide" di Papa Bergoglio si prestano ad essere stirate e interpretate da ciascuno secondo la propria sensibilità.

Può così accadere che teocon gli facciano abrogare il matrimonio gay e teopro gli facciano abrogare la condanna della teologia della liberazione... Vedi commento di finesettimana.org: "(ndr.: perché della povertà si parlava così poco sotto Benedetto XVI? perché coloro che avevano preso sul serio il tema della chiesa povera e dei poveri, come i pastori e i teologi della liberazione sono stati così duramente repressi ed emarginati sotto i due pontificati precedenti?)"

In realtà Papa Francesco non ha detto nessuna delle due cose, ma ciascuna parte potrebbe supporre che "nelle intenzioni" il Papa appoggi una tesi oppure il suo contrario.

Personalmente ho trovato interessante la dissertazione di Rodari: http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201306/130617rodari.pdf, anche se forse Francesco sta riuscendo nel miracolo di sanare le divisioni tradizionali, non già risolvendole e ricapitolandole in Cristo, però, bensì rendendole irrilevanti: -con e -pro sono tutti allo stesso modo entusiasti del Papa.

Di fatto dall'orizzonte del dibattito ecclesiale sta velocemente scomparendo il tema della Verità che stava tanto a cuore a Benedetto.
Così, dopo la "religione fai da te", oggi ciascuno sembra costruirsi e godersi la propria Chiesa e il proprio Papato "fai da te", conseguenza inevitabile quando la verità e la dottrina vengono ridimensionate e subordinate rispetto ad altre priorità, sia pure importanti, vale a dire relativizzate.

Credo tuttavia che la massa e i media siano decisamente contenti del risultato.

Anna Maria ha detto...

Ad insegnante di religione e a Teresa:avete perfettamente ragione.Devo ,però,aggiungere che l'indirizzo che viene dall'alto conta e molto. Ormai alla nuova strategia di successo purtroppo si stanno adeguando sempre più esponenti della chiesa:proprio ieri un sacerdote che ha sempre celebrato in modo serio e non ha mai avuto timore di affrontare temi importanti ,in toni anche molto coloriti,si è messo a parlare di spray,Pinocchio e Grillo Parlante!!E ,mentre in una cappella laterale si concludeva un funerale,nella navata centrale si provavano i canti e una bambina della Prima Comunione si faceva le foto con la famigliola(sorellona compresa vestita in abito da mare e non era la sola fra le fedeli che facevano passerella !) sull'altare davanti al Santissimo senza neanche voltarsi-non parliamone di inginocchiarsi o almeno inchinarsi-In altre occasioni in quella parrocchia non sono stati tollerati comportamenti molto meno scorretti. Spero sia stato un caso,altrimente veramente mi conviene andarmene al mare e ringraziare Dio almeno per la bellezza del Creato,piuttosto che starmene a perdere tempo in un contesto nel quale,in queste condizioni, non riesco a concentrarmi,a pregare o a partecipare.
Perdonate lo sfogo personale.

Anonimo ha detto...

Per guido:
Guardi che sui blog cattolici non ci diverte criticando il papa né lo si fa per partito preso, se e quando accade.
Il fatto è che gli occhi (e i cuori) di ogni cattolico erano puntati su questo papa in attesa di cogliere segnali rassicuranti sul papato e sull'esercizio del primato petrino, avuto riguatdo alle insolite e drammatiche dimissioni di Benedetfo XVI.
E quanto ha detto e fatto finora questo papa, checché se ne dica, è stato ed è 'di rottura' e per nulla rassicurante.