domenica 14 luglio 2013

La visita di Papa Francesco a Castel Gandolfo nella cronaca di Salvatore Izzo

PAPA: A AMMINISTRATORI CASTEL GANDOLFO, TRATTATE TUTTI CON AMORE

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

"Trattate tutti con amore e pregate per me". 
Queste le parole del Papa agli amministratori di Castel Gandolfo Lo ha riferito il sindaco di Castel Gandolfo, signora Monachesi, che ha raccontato ai giornalisti "un incontro molto bello ed emozionante". Il vice sindaco, Giacomo Moianetti, ha parlato anche sull'emozione vissuta dai presenti nel corso dell'incontro descrivendolo come "molto semplice, spontaneo, gentile". 

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PAPA: UNA GIORNATA D'INCONTRO CON CASTELLANI E PELLEGRINI

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

"Sono venuto qui per trascorrere una giornata di incontro con i cittadini di Castel Gandolfo, con i pellegrini e tutti i visitatori, che giustamente amano questo luogo, sono incantati dalla sua bellezza, vi trovano un momento di distensione". 
Papa Francesco ha motivato cosi' la sua "trasferta" di oggi a Castel Gandolfo, dove i suoi predecessori hanno sempre trascorso l'estate.  "Tanti di voi - ha detto ai dipendenti delle Ville Pontificie - hanno potuto incontrarli e accoglierli, conservandone un caro ricordo. La loro testimonianza vi sia sempre di incoraggiamento nella fedeltà quotidiana a Cristo e nel continuo sforzo per condurre una vita coerente con le esigenze del Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa".
Significativamente il Pontefice ha accostato nella sua citazione Benedetto XVI e il beato Giovanni Poalo II che egli stesso proclamera' santo entro l'anno.
"Sono venuto a Castel Gandolfo - ha poi aggiunto - anche per esprimere a voi, che lavorate in queste Ville Pontificie, la mia gratitudine per la vostra preziosa opera. E con voi saluto e ringrazio le vostre famiglie, che in qualche modo partecipano del vostro servizio alla Santa Sede".
Un pensiero affettuoso il Papa lo ha quindi rivolto alla comunita' parrocchiale di Castel Gandolfo, alle comunita' religiose presenti e all'intera diocesi di Albano che ha esortato "a rinnovare con gioia e con entusiasmo l'impegno di annuncio e testimonianza del Vangelo". All'intera popolazione di Castel Gandolfo ha chiesto dunque di "essere segno di speranza e di pace, attenta sempre alle persone e alle famiglie piu' in difficolta'. E questo e' importante! Noi dobbiamo sempre essere segno di speranza e di pace in questo momento. Aprire le porte alla speranza, affinche' la speranza vada avanti, e operare la pace, sempre!".
"La Madonna - h apoi invocato - vegli sempre su di voi e sulle vostre famiglie! Anche voi pregate per me, ne ho bisogno, e per il mio servizio alla Chiesa". "Rinnovo - ha concluso infine - a ciascuno la mia gratitudine e vi benedico di cuore. Grazie!”. 

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PAPA: VESCOVO DI ALBANO, "LE VOGLIAMO BENE"

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

"Le vogliamo bene". Monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano, lo ha ripetuto piu' volte a Papa Francesco nel breve saluto che gli ha rivolto al suo arrivo a Castel Gandolfo. Il presule ha anche ricordato Paolo VI che amava definire l'antica Chiesa di Albano come "ghirlanda intorno alla Sede del Principe degli Apostoli". Infine monsignor Semeraro ha fatto accenno al recente viaggio di Papa Francesco a Lampedusa, "dove e' andato - ha detto - per toccare la carne di Cristo".
A ricordare la tappa sull'isola di Lampedusa anche Saverio Petrillo, direttore delle Ville Pontificie, che ha ringraziato per "aver risvegliato le nostre coscienze intorpidite". Nell'augurare la "buona riuscita” della prossima Giornata Mondiale della Gioventu' a Rio de Janeiro, in programma dal 22 al 28 luglio, Petrillo ha portato al Papa "i sentimenti di devozione e di fedele attaccamento" dei 55 dipendenti delle Ville tra tecnici, giardinieri e addetti all'agricoltura".
Parole cariche di emozioni - riferisce infine Radio Vaticana - quelle del sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, che ha ricordato il profondo legame e la tradizione secolare che unisce la cittadina laziale e la figura del Papa. 

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PAPA: A CASTEL GANDOLFO ACCOLTO DA 20 MILA FEDELI

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

Papa Francesco e' a Castel Gandolfo per la seconda volta dall'inizio del Pontificato. Il 23 marzo, per incontrare il Papa Emerito, Benedetto XVI, aveva utilizzato l'elicottero.
Questa mattina e' arrivato in automobile, con la quale e' giunto al Palazzo entrando dalla porta "Marino" alle ore 9.35 circa. Intanto piazza della Liberta', antistante il Palazzo Apostolico, e' affollata da circa 20 mila  fedeli e pellegrini, molti dei quali sono arrivati nelle prime ore del giorno.
Sul portone e' visibile il drappo con lo stemma di Papa Francesco. E' la prima volta che viene collocato in questo luogo. Secondo quanto previsto, il Pontefice guidera' a mezzogiorno l'Angelus Domini proprio affacciato sulla piazza esterna.
Papa Francesco tornera' a Castel Gandolfo il 15 agosto, giorno della solennita' dell'Assunta, e con ogni probabilita', anticipa il sito "Il Sismografo", aggiornato in tempo reale sulle attivita' della Santa Sede, "celebrera' l'Eucaristia sulla Piazza della Liberta'". 

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PAPA: GRAZIE A CASTEL GANDOLFO

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

"Oggi il nostro appuntamento domenicale dell'Angelus lo viviamo qui a Castel Gandolfo. Saluto gli abitanti di questa bella cittadina! Voglio ringraziarvi soprattutto per le vostre preghiere, e lo stesso faccio con tutti voi pellegrini che siete venuti qui numerosi". Papa Francesco ha iniziato con queste parole il suo breve discorso rivolto dal portone dell Palazzo Pontificio affacciato sulla piazza di Castel Gandolfo gremita da 20 mila fedeli. 

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PAPA: SAMARITANO ERA DISPREZZATO MA NON GIUDICAVA

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

 "Dio sa capire bene i nostri peccati". Papa Francesco e' tornato oggi sul tema della Misericordia parlando prima dell'Angelus ai 20 mila fedeli presenti a Castel Gandolfo, commentando la parabola del Buon Samaritano, un uomo, ha detto, che "e' l'esempio dell'amore per il prossimo, perche' ha soccorso non andando a giudicare tutto e tutti".
"I samaritani - ha ricordato commentando 'la famosa parabola del Buon Samaritano', letta nella messa di oggi - erano disprezzati dai Giudei, a causa di diverse tradizioni religiose; eppure Gesu' fa vedere che il cuore di quel samaritano e' buono e generoso e che, a differenza del sacerdote e del levita, lui mette in pratica la volonta' di Dio, che vuole la misericordia piu' che i sacrifici".
Il samaritano, ha sottolineato, "era uno qualunque, che scendeva da Gerusalemme verso Gerico sulla strada che attraversa il deserto della Giudea". 
"Da poco, su quella strada - ha rievocato Francesco -  un uomo era stato assalito dai briganti, derubato, percosso e abbandonato mezzo morto. Prima del samaritano passano un sacerdote e un levita, cioe' due persone addette al culto nel Tempio del Signore. Vedono quel poveretto, ma passano oltre senza fermarsi. Invece il samaritano, quando vide quell'uomo, 'ne ebbe compassione'. Si avvicino', gli fascio' le ferite, versandovi sopra un po' di olio e di vino; poi lo carico' sulla sua cavalcatura, lo porto' in un albergo e pago' l'alloggio per lui... Insomma, si prese cura di lui". 

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PAPA: BENEDICE IL GIUBILEO DEI CAMILLIANI

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

Papa Francesco ha benedetto oggi il "giubileo dei Camilliani" che inizia oggi, festa di San Camillo de Lellis, "un uomo - ha detto - che ha vissuto pienamente il Vangelo del buon samaritano". "Fondatore dei Ministri degli Infermi, patrono dei malati e degli operatori sanitari, san Camillo mori' il 14 luglio 1614: proprio oggi - ha sottolineato Francesco - si apre il suo quarto centenario, che culminerà tra un anno. Saluto con grande affetto tutti i figli e le figlie spirituali di san Camillo, che vivono il suo carisma di carita' a contatto quotidiano con i malati".
"Siate come lui buoni samaritani!", ha esortato il Pontefice rivolto ai religiosi camilliani e "anche ai medici, agli infermieri e a coloro che lavorano negli ospedali e nelle case di cura". A tutt, ha concluso, "auguro di essere animati dallo stesso spirito. Affidiamo questa intenzione all'intercessione di Maria Santissima". 

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PAPA: TRA OTTO GIORNI PARTIRO' PER RIO DE JANEIRO

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug.

"E' ormai vicina la Giornata Mondiale della Gioventu' di Rio de Janeiro. Io partiro' tra otto giorni, ma molti giovani partiranno per il Brasile anche prima". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus che ha guidato questa mattina  a Castel Gandolfo. "Preghiamo allora per questo grande pellegrinaggio che comincia, perche' Nostra Signora de Aparecida, patrona del Brasile, guidi i passi dei partecipanti, e apra i loro cuori ad accogliere la missione che Cristo dara'

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PAPA: RICORDA STRAGE DI VOLINIA E ESORTA A RICONCILIAZIONE POLONIA E UCRAINA

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

Papa Francesco ha ricordato oggi il 70esimo anniversario delle stragi di Volinia. "Tali atti, provocati dall'ideologia nazionalista nel tragico contesto della Seconda Guerra Mondiale, hanno causato - ha spiegato dopo l'Angelus - decine di migliaia di vittime e hanno ferito la fratellanza di due Popoli, quello polacco e quello ucraino".
Francesco ha voluto dunque unirsi in preghiera ai presuli e ai fedeli della Chiesa in Ucraina radunati nella Cattedrale di Lutsk per la Santa Messa di suffragio". "Affido alla misericordia di Dio - ha poi aggiunto - le anime delle vittime e, per i loro popoli, chiedo la grazia di una profonda riconciliazione e di un futuro sereno nella speranza e nella sincera collaborazione per la comune edificazione del Regno di Dio.
Penso - ha concluso infine - anche ai Pastori e ai fedeli partecipanti al pellegrinaggio della Famiglia di Radio Maria a Jasna Gora, Czestochowa. Vi affido alla protezione della Madre di Dio e vi benedico di cuore". 

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PAPA: VORREI MANDARVI UNA TORTA  COSI' GRANDE COME NON LE FANNO

Salvatore Izzo

(AGI) - Castel Gandolfo, 14 lug. 

"Vorrei mandarvi una torta ma tanto grandi non so se la fanno". Papa Francesco ha scherzato cosi' con i fedeli della diocesi di Albano, della quale fa parte Castel Gandolfo, dove si trova questa mattina, augurando loro una buona festa di San Bonaventura, patrono della Chiesa locale, che si celebrera' domani.- Francesco ha salutato con affetto tutti i pellegrini presenti oggi nella piazza centrale di Castel Gandolfo: i gruppi parrocchiali, le famiglie, i giovani, specialmente quelli venuti dall'Irlanda; i giovani sordi che stanno vivendo a Roma un incontro internazionale.
"Saluto - ha detto inoltre - le Suore di Santa Elisabetta, alle quali auguro un fruttuoso rinnovamento spirituale; le Apostole del Sacro Cuore di Gesu', con famiglie di diverse nazioni; le Figlie della Divina Carità, impegnate nel Capitolo generale; e le Superiore delle Figlie di Maria Ausiliatrice".
"A tutti - ha concluso inoltre - auguro una buona domenica". 

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Su cantuale Antonianum
Benedetto XVI: il "buon Samaritano" è Gesù che soccorre l'umanità
http://www.cantualeantonianum.com/2013/07/benedetto-xvi-il-buon-samaritano-e-gesu.html
Alessia