giovedì 11 luglio 2013

Papa Francesco confida ad ex allievo: "Non ti immagini l'umiltà e la saggezza di Benedetto XVI" (Izzo)

Grazie a Gianni per la segnalazione di "Terre d'America" :-)

PAPA: CONFIDA A EX ALLIEVO, NON IMMAGINI UMILTA' E SAGGEZZA RATZINGER

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 lug. 

"Non ti immagini l'umiltà e la saggezza di quest'uomo". Sono parole di Papa Francesco che ha descritto cosi' Benedetto XVI allo scrittore Jorge Milia, suo ex allievo dei tempi in cui il futuro Pontefice insegnava letteratura e psicologia. Milia ha raccontato al sito "Terre d'America" di aver ricevuto la telefonate in risposta a una sua missiva. "Dodici pagine. Una lettera di dodici pagine!", si e' lamentato Francesco all'inizio della conversazione. "Ma non puoi negare che ti ho fatto ridere...", gli ha repilicato l'ex allievo, che poi  ha detto al Papa di aver iniziato a leggere l'enciclica "Lumen fidei". "Lui ha declinato ogni merito personale. Ha commentato che Benedetto XVI aveva fatto la maggior parte del lavoro, che era un pensatore sublime, non conosciuto o capito dalla maggior parte delle persone", ha riferito Milia. (
"'Oggi ero con 'el viejo', l'ha chiamato cosi', all'argentina, con quel carattere affettuoso che diamo alla parola. 'Abbiamo chiacchierato molto; per me e' un piacere scambiare idee con lui'", ha aggiunto Bergoglio, nel racconto di Milia.
“Allora tienilo vicino", gli ha ribattuto l'ex allievo. "Non ci penso nemmeno a rinunciare al consiglio di una persona del genere, sarebbe sciocco da parte mia!", ha risposto il Pontefice, che annota Milia, "davvero quando parla di Ratzinger lo fa con riconoscenza e tenerezza". "A me - sottolinea l'intellettuale - fa un po' l'effetto di uno che ha ritrovato un vecchio amico, un ex compagno di classe, di quelli che si fanno vedere di tanto in tanto, che a scuola frequentavano uno o due corsi dopo il nostro e che in qualche modo ammiravamo, magari con le differenze che il tempo aveva levigato, ammorbidito".
"Gli ho detto che la differenza tra loro era che la gente a lui lo vedeva piu' umano, lo poteva toccare, gli poteva parlare", ha confidato ancora l'interlocutore di Papa Francesco sul sito internet. "E come no? Certo, lo devono poter fare! E' mio dovere ascoltarli, confortarli, pregare con loro, stringergli le mani perche' sentano che non sono soli", ha risposto ancora il Pontefice  che ha detto anche di aver faticato un po' per riuscire a farlo accettare da tanti che gli stanno attorno.
"Si e' messo a ridere di nuovo - ha scritto Milia - quando gli ho detto che se i miei nonni Carrara fossero vivi e venissero a sapere che gli sto dando del tu, smetterebbero di pregare per me e mi considererebbero definitivamente perduto. Loro avevano l'idea di un Papa inaccessibile, distante, la stessa immagine dei loro genitori e nonni". Al che Francesco ha ripetuto : "Non e' stato facile, Jorge, qui ci sono molti 'padroni' del Papa e con molta anzianita' di servizio".
Al giornalista e scrittore suo ex alunno, Bergoglio ha detto anche che ogni cambiamento introdotto gli e' costato degli sforzi e la cosa piu' difficile - ha confessato - e' stata di non accettare che gli gestissero l’agenda. "Sono io che decido chi vedere, non i miei segretari...".
"Alla fine - ha concluso Milia - mi ha chiesto, come sempre, di pregare per lui. A dir la verita' stavamo ancora parlando e non volevo essere io a dare per terminata la conversazione,  quando, all'improvviso, mi ha detto: 'Beh, ci vediamo, o meglio ti leggero'. Non darti troppe arie, Jorge, ti ha solo parlato un amico.
Ciao. Stai bene... e prega per me".

© Copyright (AGI)

34 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccezionale testimonianza alla faccia di coloro che li vogliono contrapporre!
In Pace
SdC

Anonimo ha detto...

In effetti solo un "loco" potrebbe rinunciare alla presenza del "viejo". Lo sapeva bene Wojtyla che non volle saperne di lasciarlo libero. Che strano destino quello di Ratzinger.
Alessia

Anonimo ha detto...

"...Benedetto XVI aveva fatto la maggior parte del lavoro, che era un pensatore sublime, non conosciuto o capito dalla maggior parte delle persone", ha riferito Milia.
"'Oggi ero con 'el viejo', l'ha chiamato cosi', all'argentina, con quel carattere affettuoso che diamo alla parola. 'Abbiamo chiacchierato molto; per me e' un piacere scambiare idee con lui. Non ci penso nemmeno a rinunciare al consiglio di una persona del genere, sarebbe sciocco da parte mia!", ha risposto il Pontefice, che annota Milia, "davvero quando parla di Ratzinger lo fa con riconoscenza e tenerezza". "A me - sottolinea l'intellettuale - fa un po' l'effetto di uno che ha ritrovato un vecchio amico, un ex compagno di classe, di quelli che si fanno vedere di tanto in tanto, che a scuola frequentavano uno o due corsi dopo il nostro e che in qualche modo ammiravamo, magari con le differenze che il tempo aveva levigato, ammorbidito".

Senza parole. :-)

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

Vorrei chiarire che la parola "viejo" o "vieja" (letteralmente: vecchio, vecchia), in Argentina è utilizzata affettuosamente dai figli nei confronti dei propri genitori.
Non ha quindi nessuna connotazione negativa come potrebbe averla, in alcuni casi, in italiano, se rivolta ad una persona più adulta.
Diego

Anonimo ha detto...

E' ben spiegato nell'articolo, Diego.
Mi fa un po' sorridere che Bergoglio consideri Benedetto alla stregua di un genitore considerando che solo una decina d'anni li dividono :-)
Joseph Ratzinger è una solida roccia.
Pare che il rapporto fra Wojtyla e Ratzinger, con le dovute differenze di carattere fosse analogo.
Alessia

Anna Maria ha detto...

Chi ha seguito e ascoltato Benedetto per otto splendidi anni non ha bisogno di immaginare: sa bene com'è.

Eugenia ha detto...

Condivido Alessia scommetto chr di tutto questo nessun giornalone ne parlerà che molti monsignori e cardinali avranno un travaso di bile e che, anche qualche fun di Francesco stircera' il naso. ..........

Fabiola ha detto...

Già. Strano destino quello di Ratzinger, Alessia.

Ma era proprio così difficile immaginarsi l'umiltà e la saggezza di Benedetto?
Bastava guardare e ascoltare.
Occorreva proprio la telefonata di un Papa?

Che tristezza infinita.

Anonimo ha detto...

grazie raffa per avere ripreso questa bella notizia.
max2

Eugenia ha detto...

Già Fabiola che tristezza anche se a me fs piscere sentire queste psrole da parte di Francesco spero che faccia veramente tesoro della presenza di Benedetto

Anonimo ha detto...

Molto bello... Non so... Vedendoli assieme non sono sorpresa che Bergoglio si sia espresso cosi'... Comunque una testimonianza molto bella e tenera. Grazie per averla postata!
Paola

Anonimo ha detto...

molto bello.
grazie.

gemma ha detto...

Beh... Posso dirlo? Alcune di noi lo chiamano il nonno...:)))

Eugenia ha detto...

Già. ........gemma! :-) ) ) )

mariateresa ha detto...

ho avuto modo di dirlo, io amo e amato Benedetto proprio come se fosse mio nonno.
Sono felice di queste confidenze e parole, a dire il vero ci speravo.
Credo che Bergoglio dica che non vuole assolutamente fare a meno del suo contributo e della sua vicinanza perchè qualche uccellino gli ha consigliato all'orecchio di mandarlo in qualche trappa a continuare a fare il monaco...

Anonimo ha detto...

Leggendo e ascoltando 8 anni a Papa Benedetto non ho nessun dubbio della sua saggezza, e umiltà. Peccato che lo rinocoscano adesso.

Anonimo ha detto...

fa un piacere immenso leggere queste cose.
Denota umiltà anche in Papa Francesco. Fa solo effetto che lo chiami "viejo" non essendo nemmeno lui un giovincello... :D

S.

Anonimo ha detto...

L'età non c'entra...io ho fatto una semplice operazione:

El viejo = il mio vecchio = mio padre = Benedetto, nostro padre, ci ha dato un grande esempio (Angelus 30.06.13).

Tutto quadra. ;-)

Ester. :-)

rosalia_72 ha detto...

è una bellissima testimonianza, ero sicura che Francesco facesse tesoro della presenza di Benedetto e quello che abbiamo visto e sentito finora lo conferma. spero che episodi come questo aiutino a superare la "diffidenza" verso PF che ancora qualcuno ha :)

Anonimo ha detto...

Io i nonni non li ho mai conosciuti,non l'ho mai considerato tale,ma per me era ed è 'Herr professor'di quelli bravi che ascolti parlare respirando piano per non perdere una sola parola,mi ha insegnato tutto ed ho ancora tanto da imparare,PF lo ha sempre trattato con delicatezza e deferenza e questo gli fa onore....i caratteri sono diametralmente opposti,quindi è difficile accettare certe cose,fortuna che Ratzinger c'è,che Dio ce lo lasci ancora....GR2

Anonimo ha detto...

@Alessia
@Anonimo del 12 luglio 2013 09:17

Alessia:
So che è spiegato nell'articolo, ma pensavo che repetita iuvant...

Invece sembra proprio che non "iuvant"! :-), giacché oltre ad essere spiegato nell'articolo e alla mio modesto chiarimento, l'Anonimo del 12 luglio 2013 09:17 fa riferimento all'età e non al rapporto affettivo famigliare quale il termine si riferisce nel contesto della telefonata che l'allievo di Bergoglio!

Per me, che conosco bene la cultura argentina, il termine "vecchio" in questo contesto (che non è quello di una famiglia naturale, dove normalmente si usa) mette in evidenza che, da una parte, F ritiene BXVI anche come un "padre spirituale", e dall'altra, al considerarlo "maggiore" di lui, mette in evidenza la propria consapevolezza della grandezza morale, di pensiero e di azione, di papa Ratzinger.

Frege, Frege... dove sei?
Diego

Eugenia ha detto...



Io i nonni li ho avuti e proprio nel 2007 è venuta a mancare mia nonna che praticamente mi ha fatto da madre visto che, i miei genitori lavoravano tutto il giorno. Quando l'ho persa una parte del mio cuore è andata via con lei ed è per questo che anche per me Benedetto è teneramente nonno Benedetto!

Anonimo ha detto...

Eccezionale anche vedere che i soliti "Pseudo-Tradizionalisti" sempre pronti a voler strumentalizzare il Papa Emerito contro Papa Francesco in questo magnifico blog di Raffa si facciano questa volta notare per l'assoluta assenza dei loro commenti.

Anonimo ha detto...

@rosalia_72
Ti meriti un complimento perché la pensi come me! (Scherzo!)
Voglio solo dire che condivido pienamente quanto tu hai scritto! :-)

La frase che pure ha citato Ester è molto significativa: "differenze che il tempo aveva levigato, ammorbidito".
E' evidente che F si trova oggi, più che una volta (anni o decenni fa, non lo specifica), in sintonia con il pensiero di BXVI...

Diego

un passante ha detto...

Don dago che riporta ogni notizia sul Papa, questa no, e nemmeno altrove l'ho letta. A conti fatti chi non legge questo blog o pochi altri che la riportano non ne sa nulla, eppure non è notiziola da poco

Gia ha detto...

Sono felice di queste premure di papa Francesco verso papa Benedetto. Si merita ogni bene e ogni riconoscimento, da tutti. Ora spero che la grandezza del suo pontificato e della sua persona vengano riconosciuti da tutti e che i suoi detrattori siano finalmente ridotti al silenzio. Forse spero troppo....

Luisa ha detto...

Sperando che papa Bergoglio abbia dato la sua autorizzazione per divulgare quella telefonata, sperando che non ci sia troppa farina del sacco dell`ex-allievo, abbiamo già detto che la sola persona di cui potrebbe fidarsi ciecamente è Benedetto XVI, mi ricordo anche che alcune di noi pensavano fosse più più giusto lasciar fuori Benedetto XVI dalle beghe vaticane, ma tanti sono gli argomenti attorno cui discutere, "scambiare delle idee", e farlo nella massima discrezione, nel nascondimento al mondo, son certa che l`animo puro, l`intelligenza superiore, l`esperienza unica di Benedetto XVI, saranno sempre "disponibili" per papa Bergoglio quando e se lo vorrà e questo anche se altri "vecchi", magari fra i "padroni" del papa, vorrebbero seppellirlo vivo.
Detto questo, come è stato detto da molti, anche da chi lo conosce bene, Jorge Bergoglio ascolta ma poi decide da solo e fa di testa sua.
Ascoltare i consigli, anche quelli di Benedetto XVI, non significa necessariamente poi seguirli.
Il suo esempio nella Liturgia, Papa Bergoglio non lo sta seguendo, è solo un esempio.

Anonimo ha detto...

In alcuni aspetti liturgici, F sta proseguendo nella linea di BXVI.
Per esempio non revocherà o cambierà le indicazioni del Motu Proprio Summorum Pontificum...
In altri, si differenza...
Diego

sam ha detto...

Sono molto contenta che se ne sia accorto... come si suol dire: meglio tardi che mai!

Ciao ciao.

Anonimo ha detto...

Luisa, Bergoglio fa il papa, ascolta, chiede pareri, ma poi è ovvio che decide lui. Wojtyla teneva tantissimo a Ratzinger, ma aveva comunque la sua linea, e lo stesso faceva Ratzinger nei confronti del pontefice polacco. Qui stiamo parlando di tre personalità forti, che si rispettano e sanno collaborare ma non sono dipendenti da nessuno.
Per i vari atteggiamenti, ogni papa ha il suo stile, Bergoglio è molto più 'popolano' e pastorale rispetto al raffinato e liturgico Ratzinger, ma non vuol dire che non ci sia continuità di fondo. Rammenti che secondo i vescovi pugliesi, Bergoglio ne ha ricevute di pressioni per 'dimissionare' Marini, e ha risposto di no, perchè vuole che le sue liturgie seguano il suo stile, ma in sintonia con la Tradizione, come vuole Ratzinger.

Mariele ha detto...

Non ho ritrovato il mio commento di ieri (12 luglio) pomeriggio,
mentre ce ne sono altri successivi.
Per rispondere comunque a Passante
delle 14.58 del 12/7: personalmente
prima di ricevere la mail del blog
di Raffaella avevo già letto la notizia sulla pagina FB di Chiesa Cattolica e pensavo di mandarla
per conoscenza al blog di Raffaella, mentre poi ho visto che
già era stata riportata.
Non ho visto altri siti, ma non
è neanche vero che nessun altro
riporti queste notizie, anche se
certo blog di Raf. è + completo

Biancamargherita ha detto...

Sono commossa.....avevo capito che Francesco aveva capito.
Chi non capisce è perché non "vuole" capire

Anonimo ha detto...

Concordo con Biancamargherita.
In Pace
SdC

Anonimo ha detto...

@sam
Ciao sam,
sulla continuità tra F e BXVI concordo con l'Anonimo del 13 luglio 2013 06:41
Stami bene!
Abbraccione grande!