venerdì 7 giugno 2013

L'assordante silenzio vaticano su alcuni temi e la straordinaria loquacità su altri (Raffaella)

Carissimi amici,
vorrei condividere con tutti voi una riflessione.
Faccio innanzitutto una premessa: sono sempre stata convinta (e chi mi ha seguito in questi anni lo sa ) che la Santa Sede e soprattutto il Papa possano e debbano intervenire su tutte le tematiche che vengono dibattute pubblicamente. 
Ho sempre difeso il sacrosanto diritto di Benedetto XVI di parlare a voce alta sui temi etici, sui valori non negoziabili, sull'immigrazione, sui diritti dei Rom, sulla necessita' di accogliere il prossimo, sulla denuncia dello strapotere della finanza e sull'opportunismo della politica.
Sono sempre stata convinta del diritto dei Pontefici di esprimersi su ogni tematica che abbia a che vedere con l'essere umano. Liberta' di parola, quindi, sulle problematiche sociali ma anche su quelle etiche.
In questi ultimi mesi (non neghiamolo!) abbiamo assistito ad una inversione di tendenza.
La Santa Sede ed il Papa intervengono moltissimo sui temi sociali (poverta', strapotere delle banche, finanza, immigrazione, tratta di esseri umani) ma notiamo un silenzio non piu' negabile su altri temi, come la difesa della vita, della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, il diritto all'obiezione di coscienza etc...
Chi ha seguito il Pontificato di Benedetto XVI sa perfettamente che egli non ha mai fatto mancare la sua parola sapendo perfettamente di esporsi al fuoco dei media, della politica e dei benpensanti.
E' intervenuto piu' e piu' volte sull'accoglienza dei migranti, sul diritto di asilo, sulla crisi economica, sulla poverta' di alcuni e sulla esagerate ricchezze di altri. L'enciclica Caritas in veritate e' un esempio straordinario in questi senso.
Tuttavia le prese di posizione del Papa veniva sistematicamente silenziate perche' egli osava intervenire anche su altre problematiche, sui cosiddetti valori non negoziabili, sui temi etici.
Parliamoci chiaro: e' questo che gli ha scatenato contro la guerra dei media insieme ad un anticipo di antipatia che non e' mai venuto meno.
Papa Ratzinger parlava sempre di emergenza educativa perche' aveva intuito che il problema e' qui, in Europa! Sapeva perfettamente che, cedendo su certi valori, si procede lungo un piano inclinato che non sappiamo dove ci portera'.
Sembra che ora, pero', le priorita' siano altre e cio' vale per la chiesa a tutti i livelli.
Emblematica a questo proposito la recente uscita del card. Danneels, ex primate del Belgio.
Facciamo un ripasso: alla vigilia del conclave molte associazioni pretendevano che egli non partecipasse per via dello scandalo pedofilia emerso nel 2010, ma poi tutto e' stato dimenticato e Danneels ha potuto recitare una preghiera alla Messa di insediamento del nuovo Papa ed ora e' corteggiato dai media del suo Paese come esempio di cardinale "illuminato".
A quale uscita mi riferisco? Qualche giorno fa questo cardinale ha detto che le nozze gay sono un problema dello Stato (clicca qui e qui), non della chiesa.
Qui abbiamo la teorizzazione perfetta del silenzio della chiesa sulle leggi dello Stato.
Personalmente non sono d'accordo. Credo che la chiesa abbia il diritto ed il dovere di intervenire quando una legge non puo' da essa essere accettata.
Supponiamo pero' che il ragionamento del cardinale sia portato alle sue estreme conseguenze.
Io potrei dire, per esempio, che il problema dell'immigrazione non e' materia che debba interessare la chiesa.
E' lo Stato che deve regolare questo tema ed e' un suo problema anche perche' ha molto a che vedere con la sicurezza dei cittadini del Paese ospitante.
E poi? Continuiamo?
Potranno esserci norme che limitino l'obiezione di coscienza o che impongano alle agenzie cattoliche che gestiscono la adozioni di bimbi di adeguarsi alle legislazioni nazionali. 
Si potra' consentire la pratica dell'utero in affitto, si potranno imporre le diagnosi preimpianto.
Che cosa fara' la Santa Sede? Decidera' di non intervenire?
Siamo sicuri che sia una buona idea delegare tutto ai vescovi?
Abbiamo gia' visto (e' il caso della punizione dei preti pedofili per esempio) che cosa significhi dare tutto in mano agli episcopati.
E se non e' il Papa a parlare, siamo davvero certi che lo faranno i vescovi? Io ne dubito visto che non stiamo parlando di "cuor di leoni".
C'e' poi un altro dato da non sottovalutare: l'autorita' dei vescovi spesso non e' riconosciuta dagli stessi fedeli.
Non e' cosi' per il Papa che e' comunque un'autorita' religiosa e morale mondiale.
Certo! Parlare dei temi piu' scottanti e divisivi all'interno dello stesso mondo cattolico comporta molte rinunce e la consapevolezza di subire persecuzioni mediatiche.
Benedetto XVI ha sacrificato se stesso e la sua salute per non tacere la verita'.
Ora c'e' la pace. E non sara' che tale tregua esiste proprio perche' si e' deciso di non parlare a voce alta di quei temi che tanto disturbano il manovratore occidentale? 
Ma e' giusto tacere e fino a quando lo si potra' fare?
La pace mediatica vale forse il silenzio?
La strategia ha portato i suoi frutti: tacciono i corvi, non si parla del dossier Vatileaks (che prima sembra il decimo segreto di Fatima...), tutto fa a gonfie vele...se salta fuori qualcosa di urticante (il Demonio per esempio) si ha molta cura di occultare certe frasi...
Ne vale davvero la pena? Papa Francesco ha colto nel segno qualche giorno fa quando ha messo in guardia dagli adulatori e dal politicamente corretto. Ma come si intende agire ora?
Se si comincia a tacere su certi temi, non si potra' piu' tornare indietro perche' si pretendera' il silenzio della chiesa su tante altre problematiche.
Taci una volta e taci per sempre!
Guardiamo quindi lontano e teniamo sempre presente il piu' grave rischio che la chiesa di oggi sta correndo: l'irrilevanza, soprattutto in Europa e in Occidente.
Il silenzio non paga mai anche se parlare implica il disprezzo di coloro che attualmente incensano e profumano tutto cio' che Papa Francesco tocca.
Raffaella

27 commenti:

mariateresa ha detto...

Hai detto molto bene Raffaella . Evidentemente 8 anni così difficili hanno lasciato il segno. Si gode della luna di miele pensando che l’idillio non abbia prezzo. Ma non è così.
La corsa a godere del buon momento è persino grottesca, basta stare ad ascoltare Boffo.
Mai come in questi mesi ho sentito tanti ruffiani, iste tante genuflessioni verbali e tanti smemorati in azione. E tutti ad osannare come un sol uomo. A me non è sembrato normale fin dall’inizio.
Ma vedo e sento anche della confusione nei fedeli, compresa la sottoscritta. E molta.
Il pontificato di Benedetto ha insegnato una cosa con palmare evidenza: parlare con sincerità, direttamente, senza infingimenti non è possibile nel mondo occidentale avanzato senza pagare un prezzo altissimo. Il prezzo è così alto, alla faccia della libertà di espressione, che molti cattolici scappano a gambe levate. E’ la solita storia dell’incenso da bruciare all’imperatore- Mica tutti avevano voglia di trasformarsi in cibo per leoni. I leoni non ci sono più, ci sono altri animali, oggi, alcuni repellenti, alcuni gracidano, alcuni strisciano.
I media non hanno solo un atteggiamento condiscendente con Francesco, l’hanno celebrativo oltre ogni ragionevole circostanza e omissivo quando si profilino delle criticità. Il risultato è un successo di pubblico al quale la Santa Sede non si sogna di sicuro di rinunciare. Soprattutto se vanno in soffitta IOR, vatileaks e pedofilia.
Mi dispiace dirlo ma l’impressione che ho non è buona. Ma so anche che è inutile scalfire l’esaltazione quando ha preso questa piega e quindi dico, accomodatevi, io non posso seguirvi in questi termini.
Circa i valori non negoziabili, se continua così è meglio che si rifletta se cambiare altre cose oltre che l’orchestra, il direttore e lo spartito. Si decida se bisogna continuare a cantare o se è meglio passare ad altre arti, scultura o pittura o altro, ma con l’imbarazzo non lieve di fare la figura dei tordi in relazione a quello che si è detto in passato, anche se erano papi e anche se non era molto tempo fa. A proposito di discontinuità e continuità, bisognerà fare i conti anche con questo, il che è ben più pesante che discutere di croci di ferro o d’oro, scarpe rosse e nere e altre amenità. E’ un dovere nei riguardi dei fedeli cui non può essere servita qualsiasi minestra confidando che sia comunque di bocca buona.
C’è una campagna in atto, ancora timida ma arriva, che utilizzando P. Marini e Daneels vuol fare passare proprio le cose che dice Raffaella nel post. Va tutto bene così? Lo si dica allora , perché se si fischietta, il fedele allora può credere quello che vuole e arrivedorci.
Vale a dire dai valori non negoziabili a stanlio e ollio.

marika ha detto...

....lucida e perfetta!

Matteo Dellanoce ha detto...

Beh! Ad occhio se non interviene a gamba tesa sulle questioni etico personali dando corpo solo a quelle etico sociali rischia di fare della Chiesa una "pietosa onlus"! Vediamo! Un po'alla volta meno! Certo che la prudenza della sala stampa i silenzi di chi dovrebbe parlare e gli sproloqui di chi dovrebbe tacere non fanno bene alla Chiesa. I Vescovi sono troppi! Dimezzarli così come i cardinali!
Matteo Dellanoce

laura ha detto...

Il papa attuale fa il parroco a santa marta, più che il vescovo di Roma e il Sommo Pontefice. Tutti sono contenti e i problemi non si vedon più. Finché dura, fa comodo a tutti. Non credo che ci sia qualcuno desideroso di cambiare strategia comunicativa. Orami, quello che ha fatto Benedetto XVI non conta più.
Ci sono stati periodi molto peggiori per la Chiesa, ma viviamo unaa situazione quanto meno anomala che, se si cerca di pensare un po', non lascia affatto tranquilli. La festa finira prima o poi.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, ha perfettamente colto nel segno. Concordo in toto !
Francesco

Anonimo ha detto...

Forse finalmente si comincia a capire che i valori non negoziabili sono soltanto l invenzione di un cattolicesimo conservatore con in realtà poca rilevanza evangelica .

Raffaella ha detto...

Davvero? Via libera agli uteri in affitto? Via libera alla selezione degli embrioni? Il Vangelo lo permette?
In ogni caso ribadisco: chi tace acconsente.
Vale la pena barattare il quieto vivere con il silenzio?
R.

mariateresa ha detto...

se i valori non negoziabili sono soltanto l invenzione di un cattolicesimo conservatore allora gli ultimi papi non erano tali, erano dei venditori di pere cotte passati lì per caso, i documenti che la Chiesa elabora e pubblica carta igienica con tutte le conseguenze del caso. Quindi esiste solo il cattolicesimo progressista? ma se qualche fedele, su questa nobile premessa, decidesse di mandare i propri pastori a zappare?
Ma la frase di anonimo dimostra più di qualsiasi discorso cosa provoca il silenzio su certe questioni: l'abbruttimento ideologico-politico della fede.

Anonimo ha detto...

Condivido e faccio mio il tuo incoraggiamento, Raffaella.

Danneels va contro il Catechismo della Chiesa Cattolica, del resto già abolito da molti anni in Belgio. Danneels, per me, non è cattolico.
So che sono affermazioni gravi, ma ormai è tempo di parlare chiaro. Saremo tutti passati al setaccio.
gianni

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,
riflessione centratissima, molto preziosa.
Sul discorso "vescovi" sono gia' finiti i veli pietosi da stendere, pensare che intervengano loro dopo quanto visto negli ultimi 20 anni e' pura illusione.
Ma c'e' un punto,alla fine, su cui non si da' la dovuta attenzione:

"Guardiamo quindi lontano e teniamo sempre presente il piu' grave rischio che la chiesa di oggi sta correndo: l'irrilevanza, soprattutto in Europa e in Occidente."

Quello di cui una grossa parte di latino-americani (reali o adottivi) africani e asiatici faticano a rendersi conto e' la centralita' europeo-occidentale e statunitense nel mondo delle idee. Piaccia o no, quello che viene elaborato li poi influisce in tutto il resto del mondo, e gli altri 3 continenti e mezzo non hanno una forza di pensiero alternativo lontanamente paragonabile.
Sembra un discorso molto teorico, ma poi si vedono le conseguenze anche in america latina: un chavez da dove prendeva riferimento? da marx, via russia e cuba. una kirchner da chi prende riferimento? dai potentati economici che hanno le loro radici in europa.
L'idea di ri-evangelizzare un Occidente scristianizzato a partire da latinos, africani e asiatici e' una poco pia illusione. Lo si vede gia' nelle diocesi italiane: i problemi infiniti che sorgono con questi tipi di innesti non sono casuali. Chi si ferma in occidente si ferma per sistemazione economica, non per evangelizzare, con tutte le conseguenze del caso.

Pretendere di "lasciar perdere" l'occidente quasi ex-cristiano per puntare fuori e' segno di scarsa lezione storica, lungimiranza zero o meno e un errore che costera' carissimo a tutta la Chiesa.

A che serve una "pax mediatica" ora se cio' significa il suicidio della Chiesa? A chi saranno fedeli le Chiese fuori Roma se Roma (con tutto il suo significato storico e teologico) non esistere piu'?
Piaccia o no, e' dai tempi di San Pietro che Roma e' il punto di riferimento della Chiesa intera.

don Giuseppe Lentini ha detto...

Carissima Raffaella,
condivido al mille per cento questa tua riflessione.
Sembra che i nostri Pastori si siano ammutoliti, non parlano di fronte a quei valori non negoziabili che vengono violati, non gli interessa se la società civile (se lo è ancora civile) va allo sfascio. Ma la Chiesa ha il diritto e il dovere di parlare essendo Madre e Maestra, essa deve "predicare la fede da credere e da praticare nella vita, tale compito si estende anche alle prescrizioni specifiche della Legge naturale, perchè la loro osservanza è necessaria per la salvezza" (CCC-Comp. n. 429). Così anche il Codice di Diritto Canonico ricorda al can. 747 - §1. La Chiesa, alla quale Cristo Signore affidò il deposito della fede affinché essa stessa, con l'assistenza dello Spirito Santo, custodisse santamente, scrutasse più intimamente, annunziasse ed esponesse fedelmente la verità rivelata, ha il dovere e il diritto nativo, anche con l'uso di propri mezzi di comunicazione sociale, indipendente da qualsiasi umana potestà, di predicare il Vangelo a tutte le genti.

§2. È compito della Chiesa annunciare sempre e dovunque i principi morali anche circa l'ordine sociale, e così pure pronunciare il giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigono i diritti fondamentali della persona umana o la salvezza delle anime.

Ma nessuno sembra più conoscere e tantomeno applicare queste norme che già l'Apostolo Paolo scriveva nelle sue lettere, soprattutto chi dovrebbe farlo: i vescovi; loro sono le sentinelle (questo significa la parola vescovo) che devono annunciare il pericolo, che devono istruire il popolo di Dio, anche sulla morale.
Non ci resta che pregare il Signore che ci illumini.
Grazie sempre.

Anonimo ha detto...

ma perché vi ostinate a conservare nella mente vecchi e logori schemi. A me sembra che "giudicando" questo papa voi dimostrate di non essere "cattolici" e negate ciò che volete affermare ...

Raffaella ha detto...

Ecco l'anonimo col patentino di cattolicita'!
Vecchi e logori schemi? Eh, gia'! Ora c'e' la primavera...ma c'e' chi ha dato il sangue per quei vecchi e logori schemi.
R.

Anonimo ha detto...

L'anonimo delle 12,52 è un ottimo esempio di ciò che possono produrre certi cattivi maestri.
Alessia

sam ha detto...

Esatto Raffaella. Innanzitutto nostro Signore Gesù Cristo.
:*(
Cor Jesu Sacratissimum miserere nobis!

Béatrice ha detto...

Concordo pienamente con te, cara Raffaella, e ho tradotto la tua riflessione qui: http://benoit-et-moi.fr/2013-II/articles/le-sillence-assourdissant-du-vatican.html

Béatrice

Anonimo ha detto...

Ratzinger e' sempre stato uno fortissimo, ricordo che quando ha pubblicato Rapporto sulla Fede, un'eminente scorpione curiale ha detto "che si trattava soltanto di un'opinione privata"!!! Evidentemente sono pochi a sapere annunciare il Vangelo, guai ad opporsi alle opinioni dominanti..mi sembra che con il nuovo papa la chiesa e il cristianesimo si sia ridotto ad una melassa buonista, e la dottrina e la liturgia dove sono andate a finire???
Silvia

Anna Maria ha detto...

Condivido in pieno,Raffaella.
Evidentemente fa comodo "negoziare" tutto.
Do ut des:fateci fare i nostri interessi e noi vi lasciamo in pace e vi osanniamo.

Anonimo ha detto...

All'A.12.52,se non riesci neanche a cogliere le sfumature della riflessione di Raffaella,stattene a casa tua,qui non si 'critica' il vescovo di roma,ma la CC in quanto depositaria del Verbo di Cristo,quella che deve annunciare il Vangelo tal qual è,non quello accomodato,edulcorato,svenduto,adattato ai potentati e alle mode,non c'è bisogno di solerti esecutori dei capricci modaioli massonmediatici politici,culturali ed economici,ma dire la verità,costi quel che costi,poltrone superaccessoriate,vita mondana,inviti vip che fanno gola, loggette, loggioni, club rotary ed affini,no,non è questo,è andare contro,non seguire l'onda,troppo facile,Biffi ha detto che la chiesa non è una crocerossina,l'ong per tutti i casi in cui fa comodo,ma deve dire la Verità,quella per cui Cristo è finito in croce e tanti sono stati martirizzati,la religione cattolica non è accomodante né accomodabile,altrimenti non è cattolica;un ultimo pensiero per papa Benedetto,sul fatto che non abbia rinunciato allo stemma,al titolo e alla talare bianca vuol dire un'unica cosa,si è papi per sempre,una volta eletti,e quando,nel 3000 morirà, deve essere celebrato il suo funerale da pontefice e va sepolto in S.Pietro in quanto suo legittimo successore,che piaccia o no alle eminens,e cmq Daneels è in nutrita compagnia ereticale,non c'è che l'imbarazzo della scelta.GR2

carmelina ha detto...

"ma perche' vi ostinate a conservare vecchi e logori schemi?" chiede l'anonimo delle 12:52. Ma amico/a non siamo mica noi quelli bisognosi di schemini e protocolli?! E' il tuo piccolo mondo moderno e illuminato che ne ha estremo bisogno tanto da scroccare idee e idealismi di terza mano alle religioni istituzionali per dare una pesante intonacata di "moralita'" a un condiviso, agnostico e ormai imperante senso comune da bovini in allevamento intensivo. Facciamo un esempio facile, facile. Prendi la faccenda delle tecniche mediche per l'inseminazione artificiale. Per quanti casi umani disperati ci metti a scudo, suona davvero parecchio male la faccenda di sperma e ovuli trattati come fossero materia prima da usare alla bisogna (hai bisogno di un moccioso? No problem, l'embrione mi diventa feto. Hai bisogno di materiale di ricerca staminal? Non problem, l'embrione si ferma al primo stadio) necessita di qualche straccio di motivazione etica-morale. Purtroppo "quelli senza schemi vecchi e logori", a parte fare i pavoncelli nelle conferenze e nei loro libri "senza schemi logori e vecchi", non sanno mettere insieme uno sputo di giustificazione che vada oltre l'"ognuno fa come c... Gli pare e piace a casa propria". E allora che fanno: usano la Chiesa (quella dei presunti schemi ecc ecc) come un finto ostacolo per far echeggiare le loro vuote e altisonanti boiate inzaccherate di "liberta' e uguaglianza" a destra e manca e dare loro una sostanza culturale che non hanno. Oh caro amico, quante cose cambiano col tempo. Una volta fare il gioco delle tre carte era considerato da venditori di fumo ciarlatani. Oggi e' una dinamica speculativa altamente moderna priva di logori schematismi. chi l'avrebbe mai detto?!

Frank ha detto...

La cosa in assoluto più irritante di questa "primavera" (beh, sì: è proprio la primavera 2013, cioè una delle più piovose e fredde degli ultimi decenni, almeno dalle mie parte...) è che questi anonimi "progressisti" (deduco che questo siano, visto come si contrappongono ai nostri "vecchi" schemi mentali cattolici), che di cattolicesimo (e anche di Cristo) conoscono in realtà molto poco, si sentono i nuovi padroni di casa nella Chiesa, e chi c'era già prima (ed era felice di esserci) è subito additato come vecchio, chiuso, arroccato sulle proprie posizioni: accusano noi di distribuire patenti di cattolicesimo, ma in realtà sono i primi a guardarci dall'alto in basso. Sono rientrati dalla finestra e ora vorrebbero buttarci fuori. Perché la Chiesa deve essere tollerante e aperta verso tutte le posizioni, ci mancherebbe, tranne quelle autenticamente cattoliche, che invece sono inaccettabili e vecchie e quindi vanno abbandonate. Io non credo che Papa Francesco approvi o condivida queste posizioni, intendiamoci, non lo credo minimamente. Però vorrei tanto che fosse più chiaro e incisivo nel suo parlare, ed evitasse queste derive!

gianniz ha detto...

Raffaella, dopo aver letto la tua riflessione (perfetta), mi affiorano nella testa alcune domande:
• serve un Papa che fa come le tre scimmiette: non vede, non parla e non sente????
• è davvero importante, per una figura come quella del Papa, saper tenere la scena, godere di buoni indici di popolarità, passeggiare in lungo e in largo per le piazze, vivere in albergo (perché mai non può avere una casa come tutti noi? siamo forse tristi per questo, noi?), trastullarsi come un giocoliere e prendere al volo rosari e zucchetti????
• a cosa serve il Papa? Qual è il suo ruolo? Qual è il senso del Primato Petrino? Cosa ha chiesto Gesù a Pietro? Gli avrà proprio chiesto - ricordo bene? – di essere il Servo dei Servi? di essere 'pietra' su cui costruire? di confermare i fratelli nella fede? di esercitare il Primato della Carità?...).

Al di là dei limiti personali (che sono di tutti, anche di Papa Francesco) resto convinto che questa baldoria mediatica, superficiale e ‘caciarosa’ sia funzionale solo alla solita più o meno sotterranea demolizione della figura del Papa e del Papato in sé (che il pensiero 'unico' dominante non sopporta più). Battaglia che viene combattuta, oggi, con Papa Francesco (banalizzando i suoi gesti e le sue parole, e riducendoli in pillole 'da avanspettacolo') e ieri, con Papa Benedetto (con l’uso di droni che si chiamavano corvi, rane e sciacalli i quali spandevano a larghe mani menzogne, malevolenze, manipolazioni, sospetti...). Voglio dire: non c’è niente di nuovo oggi nel sole; cambiano gli strumenti, ma la musica è sempre la stessa! Il nostro tempo, il Papa, lo vuole ‘suonare’ e, noi, ci vuole ‘suonati’!

Con Papa Francesco poi mi viene in mente una certa storia: quella degli ‘abiti dell'imperatore’. Ricordate? E' bastato lo sguardo limpido di un bambino per smentire l'imperatore, i dignitari di corte, una folla intera, e per mostrare in tutta evidenza che il re era nudo. Di eleganza e di bellezza non si vedeva nemmeno l’ombra…, c’è voluto un bambino!
Dov'è 'quel’ bambino??????

Anonimo ha detto...

Certo in 8 ANNI avrà parlato di tutto benedetto, ma non in due mesi perchè in così poco tempo non si può fare tutto. Ha scritto l'enciclica in pochi giorni? Siete talmenti pieni di rancore, odio, astio che nemmeno vi rendete conto delle assurdità che scrivete. Ma tutta questa cattiveria prima o poi torna indietro

Anonimo ha detto...

Anzi, lei Raffaella sa benissimo che Francesco è papa da poco e in 8ANNI li affronterà questi temi, semplicemente lei non vede l'ora di vederlo attaccato dai giornali e tratatto male perchè così pensa di vendicare Benedetto...ecco perchè tutta questa fretta di sentire parlare il papa dei valori non negoziabili. Puro e semplice sentimento di vendetta

Job ha detto...

Matteo-d'Accattoli (delle 20:42 e molto altro anonimo qui), sappiamo benissimo come la pensi, da anni.. Firmarsi "Matteo" (va bene anche minuscolo), mai?

Daniele ha detto...

Grazie Raffaella per questa importante ed interessantissima riflessione che non si centra tanto sul Papa quanto sul circo massmediatico e, a volte, curiale che lo circonda e cerca di strumentalizzare le sue parole, coma ha fatto anche coi precedenti papi.

Questa distinzione è essenziale perché, sia chiaro, la vita che ci propone Francesco è tutt'altro che facile e solo una lettura parziale, tipo rose-e-fiori, vorrebbe farci credere il contrario.

Per me la domanda è: perché questo Papa ci chiama ad una così profonda conversione personale? perché lo Spirito Santo ha voluto proprio questo Papa ora, dopo Giovanni Paolo e Benedetto?

Mi vengono in mente pezzi di risposte. Per esempio, forse ora l'emergenza più importante, prima ancora di quella educativa, è quella della conversione personale perché non siamo più trasportati da una cultura cattolica e abbiamo tutti bisogno di riscoprire i fondamenti della nostra fede. E poi, questo è un momento di grande crisi economica (e sembra che il peggio debba ancora venire) e forse è il momento propizio per prendere le distanze dalla terza e non meno perniciosa ideologia del ventesimo secolo, il capitalismo, dopo il fascismo ed il comunismo. Una ideologia nichilista non meno pericolosa delle altre due, con la quale abbiamo tranquillamente "fraternizzato" a lungo.

E' un gran privilegio aver vissuto sotto questi Papi: non possiamo scordarci quello che ci hanno insegnato perché è ancora attualissimo, e non dobbiamo chiudere gli occhi di fronte a Francesco perché, come san Francesco, la vita che ci propone è molto esigente ma è quello di cui abbiamo bisogno e che dà sostanza anche al resto.

Stefano ha detto...

Sono molto d'accordo con Raffaella alla quale avevo scritto all'inizio del pontificato di Francesco già allora sollevando perplessità, molte. E' pericolosissimo! Bisogna urgentemente uscire dalla schiavitù di mammona, slegarci dalle condizioni imposte: alimentari, bancarie, energetiche, dai mass media e così via. Stiamo già accettando il marchio e neppure ce ne rendiamo conto! Benedetto ha seguito un copione che determina la fine dei tempi ma ha lasciato messaggi importanti e, a chi lo critica di troppo intellettualismo, ricordo che solo la sapienza (per quello che è veramente importante) può salvare l'umanità. Chi sa, deve adoperarsi per aiutare il prossimo. E' ora che chi crede veramente ed ha qualcosa di importante da condividire (sia denaro o saggezza) lo faccia: chi gratuitamente ha avuto, altrettanto deve offrire. Bisogna realizzare borghi indipendenti con orti comuni, animali. Un'utopia? solo perchè non ci si crede in tanti. Altrimenti è realtà e comunque accadrà. Il piccolo resto apocalittico? I discepoli di Maria descritti da San Luigi da Montfort? Che ruolo ha la Madonna nella sua figura di Donna partoriente degli ultimi tempi se non esser la generatrice di coloro che sconfiggeranno la progenie di Belial? E Belial come si sconfigge? Con la guerra o togliendo valore al suo strumento di dominio, il denaro? Certo: dobbiamo esser pronti a mettere in discussione la casa se stiamo ancora pagando il mutuo... ma che vita facciamo, pagando il mutuo, ossessionati dalle scadenze? Domani decidono di tagliarci il lavoro e... ciao a tutto! Facciamolo prima che lo pensino loro, no? Dobbiamo mettere in discussione questa esistenza, perchè forse moriremo per questo cambiamento. Ma se crediamo (e se siamo qui siamo certo credenti), qual è il problema di accettare la morte per questo? Che saltino dunque fuori i proprietari terrieri ed immobiliari e mettano a disposizione le loro proprietà al servizio del nuovo popolo di Dio.Che vengano fuori gli onesti scienziati annullati dal sistema per via delle loro idee contrastanti gli obbiettivi degli oligarchi.. Vengano fuori gli uomini di buona volontà che pur non avendo nulla hanno in realtà tutto ciò che occorre: l'umanità. Le migliori idee senza gli uomini non servono a niente.Questi uomini avranno ricompense enormi in questa e nella prossima vita!Il tutto avvenga rigorosamente ancorato alle colonne di Don Bosco: Gesù Eucarestia e Maria Vergine Santissima. Il Rosario e l'Eucarestia, in una perpetua adorazione: un motore imbattibile, inarrestabile.Crediamo in questo e non ci sarà più malattia. Crediamo in questo e non ci sarà più guerra perchè il mondo ha tutto quello che ci serve (basti pensare agli sprechi dei supermercati) e quando non basterà più il Signore ci permetterà di andare su un altro pianeta perchè saremo maturi e consapevoli per farlo senza nuocere a nessuno. Forse questo il senso della nuova terra promessa. Crediamo in questo e ci sentiremo di nuovo parte di Dio davvero e vedremo Dio in ognuno di noi perchè saremo con Lui ed in Lui. Crediamo in questo e vivremo l'amore, quello che forse non abbiamo mai conosciuto o sentito davvero.
Ho visto in questo sito che in molti dicono è ora di dire pane al pane, vino al vino. Le belle parole senza le azioni non hanno significato, come la fede. In quanti tra i lettori sono disponibili a cambiare il mondo davvero? Quanti vogliono contarsi per dire io ci sono e metto questo, a partire dalle braccia, o una vecchia automobile e un motorino e un arredamento decente e poco altro come me? Chi offrirà una cascina intera per ospitare 10/20/50 persone? Per creare un borgo attorno ad una cappella di adorazione perpetua?
Un mondo alternativo si può costruire solo al di fuori delle regole di questo mondo: all'inizio sarà dura. Ma Dio sarà con noi. Sono ottimista: fra chi legge forse uno salta fuori. E sarà quello che avrà meno. Un po' come me :-). Ma non saremo certo solo in due ad essere pronti.
Un abbraccio a tutti in
Gesù Adveniente e Maria CorRedentrice