sabato 12 ottobre 2013

Le tentazioni di un Magistero (Il Foglio)

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11 commenti:

Anonimo ha detto...


i sembra che non siano i cosiddetti tradizionalisti (termini molto semplificativo) a rifiutare il magistero di PF, ma Bergoglio stesso che si vuole liberare delle zitelle e peperoni che gli rovinano la piazza. In effetti vanno bene le consacrazioni alla Madonna e santificazioni e le folle enormi, ma non vanno bene le voci critiche che magari tentano di argomentare e non intonano slogan e coretti. Cosi' da un lato finalmente gli intellos saranno felici e anche i fedeli semplici visto che ultimamente un eroe senza macchia e senza paura mancava. Eufemia

Anonimo ha detto...

Se il vescovo di Urbisaglia dice che i tempi sono tormentati e che ci voleva un nuovo timoniere capace di gettare a mare gli ammutinati, mi pare che Vatileaks e dintorni abbia raggiunto lo scopo. Solo che vengono gettati a mare non gli ammutinati precedenti, che vengono coccolati, mentre nemmeno si puo' accennare alla discontinuita. Eufemia

gianniz ha detto...

"Per stare nella chiesa, occorre camminare con i papi e farsi guidare da loro".
Giustissimo! Veramente cattolico!
Ma il Papa per primo deve farsi guidare e camminare dietro a Cristo. Non al mondo!

mic ha detto...

Ma siete sicuri che a parlare fosse don georg?

Quando mai Papa Benedetto si è sottratto alle folle?

Avrebbe dovuto anche spiegare in cosa vede la continuità in termini dottrinali, quando le due lettere Scalfari- Odifreddi appartengono a pianeti diversi. E non è solo questione di stile, ma di contenuti!

rosa ha detto...

Mic, ammesso che fosse Georg a parlare, ammesso che la traduzione dal tedesco sia corretta, Georg non è mica un emerito vescovo ritiratosi a vita privata ! lo stesso Ratzinger gli avrà consigliato prudenza e prudenza nell'esprimersi, se desidera, come sicuramente desiderà, perche è umano, arrivare ad un Vescovado importante in Germania ! e Georg, mi auguro, potrebbe far bene in Germania, visto gli ultimi sviluppi di Friburgo. Quindi che vuoi che dicesse ? così magari finiva anche lui sulla lista di proscrizione ?
pare che Monsignor Guido Marini sia in predicato per il vescovado di Ventimiglia...promoveatur ut amoveatur ?
rosa

carmelina ha detto...

scusate ma a me questa intervista mi pare un'altra della serie "metti l'asino dove vuole il padrone". quelle testimonianze di uomini della curia volti a mettere una pezza a colori sugli squarci ormai sempre piu' evidenti tra il pontificato di Benedetto e quello Bergogliano. comprendo la necessita' di serrare i ranghi intorno all'attuale pontefice e benedetto ma sinceramente il tentativo fa ridere i polli. p.s. l'ultima chicca made in Bergoglio? le parole sulle donne nella chiesa di oggi: soffro nel vedere le donne ridotte esclusivamente a mansioni servili........................ qualcuno dica al vescovo di Roma che per "mansioni servili" molte donne, all'interno e nei dintorni della chiesa, intendono TUTTO CIO' CHE NON E' CELEBRARE MESSA. ergo quel tipo di osservazioni (io soffro ecc ecc) hanno solo due generi di sviluppi: o e' un altro modo di illudere vanamente queste donne nella speranza di vedere soddisfatte le loro velleita' sacerdotali; o e' un modo per dichiarare che il vescovo di roma intende in una maniera o l'altra, violare la dottrina cattolica sull'ordinazione sacerdotale. p.s. 2 un feroce gerarca nazista e' morto a roma a 100 anni. a 24 ore dalla sua morte abbiamo saputo che: l'Argentina non vuole riprendersi le spoglie; la Germania suppongo lo stesso; l'italia idem con patate e il VICARIATO DI ROMA HA DICHIARATO "NO FUNERALE IN CHIESA".................. ALLA FACCIA DELLA MISERICORDIA CRISTIANA. evidentemente la carità si può e si deve adempiere solo quando c'hai la claque del "popolo di Dio" o teoforo, come direbbe il prode melloni, appresso, e il favore delle luci della ribalta.
lo so, raffaella, non la pubblichi. MA QUANDO CE VO, CE VO.

Anonimo ha detto...

le lettere non sono Magistero. a me non risulta che PF abbia incitato le donne all'aborto o i gay a sposarsi. che poi questo è il problema mi pare.

Anonimo ha detto...

Mentre Marini sr e' rimasto in Vaticano a tessere la sua tela, Marini jr viene mandato piu' lontano possibile. Eufemia

Eugenia ha detto...

Giusta analisi cara Rosa.

gemma ha detto...

@carmelina
Davvero stavolta la claque non c'entra, parliamo di un carnefice che non ha mai espresso una parola di pentimento
Dal codice di diritto canonico:
Can. 1184 - §1. Se prima della morte non diedero alcun segno di pentimento, devono essere privati delle esequie ecclesiastiche: 1) quelli che sono notoriamente apostati, eretici, scismatici; 2) coloro che scelsero la cremazione del proprio corpo per ragioni contrarie alla fede cristiana; 3) gli altri peccatori manifesti, ai quali non è possibile concedere le esequie senza pubblico scandalo dei fedeli.
http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P49.HTM

carmelina ha detto...

Gemma conosco quella norma. Ma sappiamo che come con i suicidi si da per scontato che nell'attimo prima di togliersi la vita, la persona fosse in preda ad un tale stato di delirio di disperazione (di paranoia) da non consentirgli una piena coscienza del senso del bene e del male, mi parrebbe logico e giusto applicare la medesima, vogliamo chiamarla "delicatezza" anche ad un criminale omicida centenario. Stiamo parlando di un uomo anziano che sembra passasse le sue giornate a vedere cartoni animati in televisione: insomma un vecchio in piena regressione infantile (in paranoia demenziale). Avrei capito l'indignazione ma l'imbarazzo di un vicariato che cerca goffamente di lavarsi le mani di una situazione rognosa dimenticando che si ha a che fare con un cadavere chiuso in una cella dell'obitorio che tutti si rimpallano. Sostenere che dei funerali nella medesima città' in cui vivono i parenti delle persone che priebke ha trucidato e' sacrosanto. Ma girare le spalle ad un morto laddove tutti (cani e porci) girano le spalle, non è un comportamento degno di una chiesa, come direbbe Bergoglio, non autoreferenziale e aperta all'abbraccio misericordioso del prossimo. Tu ai fedeli dai scandalo quando il funerale all'omicida lo fai quando il morto e il suo humus criminale mantengono ancora il loro potere di sopruso: in quel caso la funzione religiosa sarebbe vista e considerata dai fedeli come una pubblica e scandalosa assoluzione del male, non tanto di quello compiuto ma di quello in fieri. Ma quando di quel male rimane solo il corpo di un vecchio, la sua demenza e le patetiche favolette auto assolutorie che si è' raccontato per non farsi mangiare prima del tempo dai tarli della colpa, l'unico scandalo che riesco a vederci e' il trattare il cadavere di questo nella stessa maniera in cui a suo tempo furono trattati i cadaveri degli uomini da lui uccisi nelle fosse ardeatine.