mercoledì 12 giugno 2013

Papa Francesco: la presenza del male c'è ma Dio è più forte. Preghiamo per quello con cui siamo arrabbiati. L'invito alla Salvezza è rivolto a tutti senza distinzioni. Guai a chi sfrutta i bimbi e soffoca in loro la speranza (Izzo)

PAPA: LA PRESENZA DEL MALE C'E' MA DIO E' PIU' FORTE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 giu. 

"Basta aprire un giornale e vediamo che la presenza del male c'e'. Ma Dio e' piu' forte, perche' e' il Signore". Sono parole di Papa Francesco all'Udienza Generale di oggi. "Vorrei aggiungere - ha detto il Papa - che la realta' a volte buia, segnata dal male puo' cambiare" perche' "Dio e' piu' forte del male" e sono possibili "la comunione piena col Signore, la gioia piena con il suo Amore". "Essere Chiesa e popolo di Dio, significa - ha ricordato - essere fermento di Dio in questa umanita'". "Dobbiamo pregare - ha esortato i fedeli - che la fede dia speranza e nuovo vigore del cammino, e la Chiesa sia luogo dove ognuno possa sentirsi, accolto, amato, perdonato incoraggiato. Ma deve essere una Chiesa con le porte aperte e noi dobbiamo uscire da quelle porte e annunziare il Vangelo".
"Il Diavolo agisce", ha affermato Papa Bergoglio nella sua catechesi, aggiungendo pero':  "ma vorrei dire a voce alta: Dio e' piu' forte!". E poi ha continuato: "vorrei dire anche a chi si sente lontano da Dio e dalla Chiesa, a chi e' timoroso o indifferente, a chi pensa di non poter piu' cambiare: il Signore chiama anche te a far parte del suo popolo e lo fa con grande rispetto e amore!".

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PAPA: PREGHIAMO PER QUELLI CON I QUALI SIAMO ARRABBIATI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 giu. 

"Preghiamo per quelli con i quali siamo arrabbiati". Lo ha chiesto Papa Francesco nella catechesi di oggi in piazza San Pietro. "Tra tanti - ha aggiunto - c'e' anche qualcuno che noi non consideriamo simpatico, ed e' per lui che dobbiamo pregare".
"Quando guardiamo sui giornali o sulle tv - ha detto il Pontefice parlando ai circa 70 mila fedeli presenti all'Udienza Generale - vediamo tante guerre fra cristiani, dentro il popolo di Dio: quante guerre nei quartieri, nei posti di lavoro, quante guerre per invidie gelosie, anche nella stessa famiglia, tante guerre interne!" Secondo Francesco, "dobbiamo chiedere al Signore che ci faccia capire bene la legge dell'amore". "Che buono, che bello e' - ha spiegato - amarsi l'un l'altro come fratelli veri, che bello e' questo. Facciamo una cosa oggi: forse tutti abbiamo simpatie e non simpatie e forse tanti di noi siamo un po' arrabbiati con qualcuno. Allora diciamo al Signore: io sono arrabbiato con quello o con quella, io ti prego per lui e per lei". "Pregate per quelli con cui siamo arrabbiati - ha osservato Papa Bergoglio - e' un bel passo in questa legge dell'amore, facciamolo oggi, con un amore pero' che non e' semplice sentimentalismo, o qualcosa di vago: e' conoscere Dio come unico Signore della vita e allo stesso tempo accogliere l'altro come un vero fratello, superando divisioni, rivalita', incomprensioni, egoismi. Le due cose vanno insieme". "Quanto cammino dobbiamo ancora fare - ha concluso il Papa - per vivere con Cristo questa nuova legge quella della carita', dell'amore". 

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PAPA: INVITO ALLA SALVEZZA E' RIVOLTO A TUTTI SENZA DISTINZIONI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 giu. 

"Essere 'Popolo di Dio' anzitutto vuol dire che Dio non appartiene in modo proprio ad alcun popolo; perche' e' Lui che ci chiama, ci convoca, ci invita a fare parte del suo popolo, e questo invito e' rivolto a tutti, senza distinzione, perche' la misericordia di Dio vuole la salvezza per tutti". Lo ha affermato Papa Francesco all'Udienza Generale di oggi. "Gesu' - ha spiegato ai 70mila fedeli presenti - non dice agli Apostoli e a noi di formare un gruppo esclusivo, di elite. Gesu' dice: andate e fate discepoli tutti i popoli". Per questo, ha ricordato il Pontefice, "San Paolo afferma che nel popolo di Dio, nella Chiesa, 'non c'e' piu' giudeo ne' greco, poiche' tutti voi siete uno in Cristo Gesu'".
Nella sua catechesi di oggi, il Papa ha poi ricordato che "si diventa membri di questo popolo non attraverso la nascita fisica, ma attraverso una nuova nascita". "Nel Vangelo - ha ricordato - Gesu' dice a Nicodemo che bisogna nascere dall'alto, dall'acqua e dallo Spirito per entrare nel Regno di Dio". Dunque, ha scandito, "e' attraverso il Battesimo che noi siamo introdotti in questo popolo, attraverso la fede in Cristo, dono di Dio che deve essere alimentato e fatto crescere in tutta la nostra vita". Per Francesco, poi, "la legge del Popolo di Dio e' - semplicemente - la legge dell'amore, amore a Dio e amore al prossimo secondo il comandamento nuovo che ci ha lasciato il Signore". Infatti, la missione del popolo di Dio e' "quella di portare nel mondo la speranza e la salvezza di Dio: essere segno dell'amore di Dio che chiama tutti all'amicizia con Lui; essere lievito che fa fermentare tutta la pasta, sale che da' sapore e preserva dalla corruzione, luce che illumina". 

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PAPA: GUAI A CHI SFRUTTA I BAMBINI E SOFFOCA IN LORO SPERANZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 giu. 

"I bambini hanno diritto a studiare, giocare, pregare, crescere, nelle proprie famiglie. E' un loro diritto e un nostro dovere garantirlo". Sono parole di Papa Francesco all'Udienza Generale di oggi. "Invece di farli giocare li fanno schiavi", ha denunciato il Pontefice, ricordando che "sono milioni, per lo piu' bambine, le vittime di questa vera e propria forma di schiavitu'". La Comunita' Internazionale provveda a tutelarli, ha chiesto ricordando l'odierna Giornata contro il lavoro minorile, che quest'anno richiama l'attenzione sullo sfruttamento domestico: "un deprecabile fenomeno - ha osservato Bergoglio - in costante aumento nei paesi poveri". "Guai a chi soffoca in loro la speranza!", ha ammonito.
"Oggi - ha detto testualmente Francesco - si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, con un riferimento particolare allo sfruttamento dei bambini nel lavoro domestico: un deprecabile fenomeno in costante aumento, specialmente nei Paesi poveri. Sono milioni i minori, per lo piu' bambine, vittime di questa forma nascosta di sfruttamento che comporta spesso anche abusi, maltrattamenti e discriminazioni. E' questa una vera schiavitu'!". "Auspico vivamente - ha detto inoltre il Pontefice - che la Comunita' internazionale possa avviare provvedimenti ancora piu' efficaci per affrontare questa autentica piaga. Tutti i bambini devono poter giocare, studiare, pregare e crescere, nelle proprie famiglie, in un contesto armonico, di amore e di serenita'. E' un loro diritto e un nostro dovere. Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia verso la vita e il domani. Guai a chi soffoca in loro lo slancio gioioso della speranza!". 

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6 commenti:

Guido ha detto...

"Preghiamo per quello con cui siamo arrabbiati". Ecco un esercizio spirituale per tutti noi: pregare e offrire sacrifici per papa Francesco.

sam ha detto...

...inquietante questa foto...

Anonimo ha detto...

Totalmente d'accordo, Guido!
Paola

Anonimo ha detto...

OT
Guarda cosa verrà trasmesso domani sera su la 7
http://www.kataweb.it/tvzap/2013/06/12/servizio-pubblico-piu-sesso-soldi-e-potere-e-giallo-vaticano-1234098/
Che velocità!
Alessia

Anonimo ha detto...

Qui il "delizioso" Grana.
Santo cielo che voltastomaco.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/12/lobby-gay-in-vaticano-vescovi-divisi-e-critiche-a-bergoglio-ma-fedeli-sono-con-lui/623713/
Dio mi perdoni se penso male, ma tutto questo potrebbe essere stato preparato per regolare dei conti.
Alessia

sam ha detto...

è sparita la foto ;-)