lunedì 17 giugno 2013

Eutanasia, Ruini: tragica illusione assolutizzare la cultura dei diritti. Cattolici, Ruini: votano spesso politici irrispettosi della vita (Izzo)

EUTANASIA: RUINI,TRAGICA ILLUSIONE ASSOLUTIZZARE CULTURA DIRITTI

Salvatore Izzo

 (AGI) - CdV, 15 giu. 

"La cultura dei diritti soggettivi, se assolutizzata, diventa una tragica illusione che conduce a negare gli altri e i loro diritti e alla fine si rivolta contro noi stessi, come avviene per l'eutanasia". Lo afferma il cardinale Camillo Ruini, vicario generale emerito di Roma ed ex presidente della Cei. La "rivendicazione della liberta' individuale", osserva il cardinale Ruini, e' anche alla base del testamento biologico: "Io decido sulla mia fine futura, non solo decido per me ma vincolo gli altri, in primo luogo i medici, a comportarsi secondo questa mia decisione".
Per il cardinale, questo soggettivismo individualistico rappresenta "un'assurdita'", perche' non tiene conto della natura relazionale dell'essere umano. "Da una parte - ha spiegato - la rivendicazione della liberta' e dei diritti soggettivi e' elevata a criterio assoluto", ma dall'altra il soggetto "e' concepito solo come frutto dell'evoluzione, una particella della natura". Aprendo nella basilica di San Giovanni dei Fiorentini la Giornata dell'Evangelium Vitae - che vivra' domani il momento centrale nella messa di Papa Francesco in piazza San Pietro - Ruini rileva inoltre "atteggiamenti culturali contrastanti nell'opinione pubblica" schierata a favore dell'aborto ma contraria alla pena di morte. 

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CATTOLICI: RUINI, VOTANO SPESSO POLITICI IRRISPETTOSI VITA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 giu. 

Il mondo cattolico italiano vive una crisi di identita'. Lo denuncia il cardinale Camillo Ruini, che e' stato presidente della Cei dal 91 al 2007. "Sembrano di un altro pianeta - lamenta aprendo a Roma la Giornata dell'Evangelium Vitae - i comportamenti di molti politici che si dichiarano cattolici, ma che sono a favore di legislazioni che contemplano aborto e eutanasia". Da stigmatizzare, pero', scandisce Ruini, anche "il comportamento di quegli elettori che si comportano quasi indifferentemente nelle loro scelte", e non tengono conto delle posizioni che i loro candidati assumono in tale ambito decisivo per la testimonianza dei credenti. "E' un problema grave - sottolinea il cardinale - lo scarso senso di appartenenza ecclesiale". Si tratta di un atteggiamento frutto di una "laicita' male intesa", cioe' "interpretata come autonomo giudizio morale quando siamo in sede politica e legislativa". "La traduzione legislativa dei valori morali passa per gli elettori, ma - ammonisce il cardinale - se sono consapevoli dei contenuti antropologici della nostra fede, non possono prescindere da questi. Se lo fanno, commettono una grave mancanza".
Per lo storico "braccio destro" di Papa Wojtyla sulle vicende italiane, occorre superare quella sorta di schizofrenia che impedisce a troppi cattolici di proclamare con chiarezza che "la legalizzazione dell'aborto e dell'eutanasia non e' mai lecita", e l'obiezione di coscienza verso queste leggi "e' un diritto fondamentale". Nascondere queste posizioni o sminuirle porta conseguenze molto rilevanti. "Se noi cattolici - avverte Ruini - non cresciamo in questa consapevolezza, saremmo condannati a una crescente irrilevanza e insignificanza, che penalizzerebbe ogni nostra capacita' di evangelizzazione. Non solo in ambito politico, ma in ogni dimensione della proposta cristiana". Quella contenuta nella "Evangelium Vitae", osserva il cardinale, e' "una dottrina molto forte e molto chiara" sui temi della vita, che da' indicazioni nette anche nel campo della legislazione in tale materia. Per Giovanni Paolo II, infatti, i valori morali sono "essenziali e nativi" e in quanto costitutivi della dignita' della persona non possono essere "ne' creati, ne' cambiati e tantomeno distrutti o soppressi" da nessuno Stato. Il comandamento "non uccidere" ha un "valore assoluto", e l'uccisione di un innocente "e' sempre gravemente immorale", ricorda Ruini citando l'enciclica, in cui Giovanni Paolo II conferma che l'eutanasia, "come azione e omissione, e' una grave violazione della legge divina". 

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1 commento:

nonno ha detto...

Voce di uno che canta nella primavera, e le note si perdono nella festa della piazza. Non è più tempo, caro Ruini, se il Papa non ne parla espressamente tutto diventa irrilevante
e gli emeriti sono cose del passato, aria vecchia, sommersa dal nuovo ossigeno