sabato 6 luglio 2013

Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II saranno santi. Diventeranno beati Del Portillo, Lazzati e madre Speranza (Izzo)

PAPA: GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II SARANNO SANTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 lug. 

Papa Francesco ha firmato oggi i decreti per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II che saranno proclamati santi entrambi. Francesco infatti, ha comunicato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, "ha approvato il miracolo, attribuito all'intercessione del Beato Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla), Sommo Pontefice; nato a Wadowice (Polonia) il 18 maggio 1920 e morto a Roma il 2 aprile 2005; ha approvato, infine, i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi circa la canonizzazione del Beato Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli) e ha deciso di convocare un Concistoro, che riguardera' anche la canonizzazione del Beato Giovanni Paolo II".
Papa Francesco ha dunque "dispensato" il suo predecessore Roncalli dal processo relativo a un secondo miracolo dopo quello che gli guadagno' la beatificazione nel 2000. Si tratta di una possibilita' che compete al Pontefice, e della quale si era avvalso anche Benedetto XVI per Ildegarda di Bingen. Quanto alla data delle canonizzazioni, Papa Francesco la annuncera' personalmente in un Concistoro che si terra' nei prossimi giorni. "Verosimilmente si trattera' di un'unica cerimonia e si terra' entro l'anno", ha detto da parte sua padre Lombardi. La data che in queste ore circola con insistenza - ma della quale non viene data conferma - e' quella dell'8 dicembre".
Il miracolo attribuito a Giovanni Paolo II riguarda la guarigione di una signora del Costa Rica, Floribhet Mora. Come e' ormai noto, l'episodio inspiegabile per la scienza avvenne la sera stessa del primo maggio 2011, il giorno nel quale Giovanni Paolo II fu proclamato Beato. Proprio quel giorno, infatti, una donna irrimediabilmente malata lo prego' e fu guarita. La signora era stata colpita da una grave lesione cerebrale. Grazie all'intercessione del Beato Giovanni Paolo II l'intera famiglia della donna avrebbe ritrovato la fede: quasi un doppio miracolo. Tanto che in Vaticano si parla dell'episodio come di qualcosa che non appena sara' conosciuto nei dettagli stupira' il mondo, un evento davvero prodigioso.
Quanto alla dispensa concessa a Giovanni XXIII, per il quale "non c'e' un decreto sul miracolo", Lombardi ha sottolineato che "c'e' una volonta' presentata dalla congregazione delle Cause dei santi, e accolta dal Papa, di arrivare alla canonizzazione anche senza un secondo miracolo, una procedura semplificata che pero' arriva in porto secondo la volonta' del Papa". Il Pontefice, infatti, "ha il potere dal dispensare una causa dal secondo miracolo". Papa Giovanni stesso, nel 1960, ricorse a questa facolta' canonizzando un santo a lui caro, Gregorio Barbarigo che era stato vescovo della sua Bergamo alla fine del '600. Secondo il postulatore della causa, il francescano fra Giovangiuseppe Califano, la decisione "e' il segno che il ricordo di Papa Giovanni e' sempre vivo in tutto il mondo. Anche se non viaggio' mai Oltreoceano, sappiamo che spesso invio' radiomessaggi ai Paesi dell'America Latina, si interesso' dei problemi di quelle genti grazie anche ai missionari e alle nunziature. E poi sicuramente ci furono contatti con la presidenza degli Stati Uniti, testimoniata anche dal fatto che Giovanni ricevette fra gli altri la moglie di Kennedy, Jacqueline, e il presidente Lyndon Johnson. Torniamo al miracolo atteso dal Beato Papa Giovanni". Inoltre di miracoli Giovanni XXIII ne ha fatti moltissimi (oltre a quello riconosciuto, che salvo' la vita, il 25 maggio 1966 a suor Caterina Capitani guarita inspiegabilmente dalle conseguenze di una grave emorragia, avvenuta dopo che, oltre un anno prima, era stata sottoposta ad una resezione gastrica quasi totale). A Sotto il Monte, ad esempio, c'e' una stanza della casa natale di Angelo Giuseppe Roncalli dove i Padri del Pime custodiscono centinaia di fiocchi rosa e azzurri. Sono anche questi ex voto lasciati da genitori che ringraziano il Papa per aver ottenuto la grazia di aver avuto un figlio. E magari si tratta di casi di madri sterili o comunque di fatti che andrebbero analizzati. Anche qui ci puo' essere stato il miracolo. 

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PAPA: SARANNO BEATI DEL PORTILLO, LAZZATI E MADRE SPERANZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 lug. 

Papa Francesco ha approvato oggi i decreti relativi a miracoli attribuiti al primo successore di Escriva' alla guida dell'Opus Dei, il vescovo Alvaro del Portillo, e a Madre Speranza, la spagnola suor Maria Giuseppa Alhama Valera, fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle dell'Amore Misericordioso e dei Figli dell'Amore Misericordioso, morta a Collavalenza nel 1983. Il Papa ha approvato oggi anche un decreto che riconosce le virtu' eroiche del Servo di Dio Giuseppe Lazzati, laico consacrato e rettore dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, nato a Milano il 22 giugno 1909 e ivi morto il 18 maggio 1986.
Chiaramente, come ha sottolineato il portavoce padre Federico Lombardi, a Lazzati per essere beato manca ancora il miracolo. Tuttavia appare molto significativa la coincidenza temporale del decreto con quello sul miracolo attribuito a monsignor del Portillo, storico capo dell'Opus Dei. La visione del laicato di Giuseppe Lazzati e' infatti considerata molto diversa da quella di San Jose' Maria Escriva', il fondatore dell'Opus, e di don Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione. Una ventina d'anni fa il cardinale Carlo Maria Martini dovette ad esempio dirimere una lite canonica che divideva i discepoli di Giussani da quelli di Lazzati che ritenevano il loro ispiratore diffamato da articoli sul mensile ciellino "30Giorni". Altri decreti firmati oggi da Papa Francesco riguardano invece il martirio di Giuseppe Guardiet y Pujol, sacerdote diocesano; nato a Manlleu (Spagna) il 21 maggio 1879 e ucciso in odio alla Fede in Spagna il 3 agosto 1936 e quello dei Fatebenefratelli spagnoli Maurizio Iniguez de Heredia e 23 Compagni, uccisi in odio alla Fede in Spagna tra il 1936 e il 1937, del vescovo Fortunato Velasco Tobar e 13 Compagni, della Congregazione della Missione, uccisi in odio alla Fede in Spagna tra il 1934 e il 1936 e infine suore Francescane Missionarie della Madre del Divin Pastore Maria Assunta (al secolo: Giuliana Gonzalez Trujillano) e 2 Compagne, uccise in odio alla Fede in Spagna nel 1936.
Inoltre Papa Francesco ha approvato oggi le virtu' eroiche del Servo di Dio Nicola D'Onofrio, chierico professo dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani); nato a Villamagna (Italia) il 24 marzo 1943 e morto a Roma il 12 giugno 1964; le virtu' eroiche del Servo di Dio Bernardo Filippo (al secolo: Giovanni Fromental Cayroche), fratello professo dell'Istituto delle Scuole Cristiane, Fondatore delle Hermanas Guadalupanas de La Salle; nato a Chauvets-Servieres (Francia) il 27 giugno 1895 e morto a Citta' del Messico (Messico) il 5 dicembre 1978, le virtu' eroiche della Serva di Dio Maria Isabella della Ss.ma Trinita' (al secolo: Maria Isabella Picao Caldeira vedova Carneiro), Fondatrice delle Congregazione delle Suore Concezioniste, nata a Monte do Torrao (Portogallo) il primo febbraio 1889 e morta a Lisbona (Portogallo) il 3 luglio 1962, e le virtu' eroiche della Serva di Dio Maria Carmen Rendiles Martinez, Fondatrice delle Ancelle di Gesu', chiamate Siervas de Jesus de Venezuela; nata a Caracas (Venezuela) l'11 agosto 1903 e ivi morta il 9 maggio 1977. 

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1 commento:

Fabiola ha detto...

"La visione del laicato di Giuseppe Lazzati e' infatti considerata molto diversa da quella di San Jose' Maria Escriva', il fondatore dell'Opus, e di don Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione. Una ventina d'anni fa il cardinale Carlo Maria Martini dovette ad esempio dirimere una lite canonica che divideva i discepoli di Giussani da quelli di Lazzati che ritenevano il loro ispiratore diffamato da articoli sul mensile ciellino "30Giorni"."

Una ventina di anni fa il card. Martini non "dovette dirimere" una lite canonico ma istituì un processo canonico contro alcuni giornalisti del Sabato, (Socci e Fontolan) non di 30 Giorni, accusati dall'associazione Rosa Bianca di aver diffamato Lazzati. A mia memoria non accadde niente di simile in Italia dopo il Concilio Vaticano II.
Questa è la notizia, più corretta, di Vatican Insider:
"E solo l'anno successivo - a partire da un'inchiesta firmata da Antonio Socci e Roberto Fontolan - scoppierà la polemica con Il Sabato. Con l'associazione La Rosa Bianca (legata all'eredità spirituale e politica di Lazzati) che intenterà una causa contro il settimanale ciellino presso il Tribunale ecclesiastico di Milano. Terminata poi con una sorta di rettifica pubblicata dal Sabato su richiesta del cardinale Carlo Maria Martini."
Per favore, non falsifichiamo la storia, anche solo per incuria,
neppure in tempi di irenismo montante.