venerdì 20 settembre 2013

Francesco e i cari estinti. I principi non negoziabili, bandiera di due Papi, sono ormai lettera morta (Tiliacos)

Clicca qui per leggere la prima parte dell'articolo pubblicato dal Foglio.
Preferisco astenermi da ogni commento. Come ho gia' scritto in un'altra occasione, la vita ci pone di fronte a molte scelte ed a diversi bivi. Ieri ne ho trovato uno che mi ha indicato la strada ma mi ha posto anche una domanda angosciante: a che cosa sono serviti il sacrificio e la sofferenza di Benedetto XVI? Chissa'...forse un giorno avremo la risposta ma non certo ora...

76 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora ci sembra che la sofferenza e il sacrificio del nostro santo Papa Benedetto non siano serviti a nulla, ma non è così, in futuro tutto ci sarà più chiaro. Dobbiamo ringraziare Papa Benedetto che nei suoi otto anni di pontificato e nei precedenti 25 al fianco del beato Giovanni Paolo ci hanno gli anticorpi per superare questo e altro che ci è ancora ignoto.
Alessia

Anonimo ha detto...

Quello che adesso ci vorrebbe è la parola di Benedetto. Una parola che ci aiuti a capire il senso di questa devastante intervista, a sfuggire alla morsa dei commenti dei media, a quello che ci spingono a pensare. Abbiamo bisogno di una parola chiara.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ancora non capisco quando c'entra l'operazione di marketing (alias simonia), per far restare la Chiesa comunque nel novero delle superpotenze. L'entusiamo di Kung e Boff mi lascia pensare che le donne che abortiscono e poi fanno cinque figli siano solo un battuta svenevole e, al dunque, maschilista. Eufemia

Luisa ha detto...



Papa Bergoglio ritiene di non dover appesantirsi sui temi etici perchè, secondo lui, la Dottrina della Chiesa è conosciuta e non c`è bisogno di ricordarla se non in precisi contesti, ma a parte il fatto che la dottrina della Chiesa non è conosciuta così bene dai cattolici, che grande è la loro ignoranza, coltivata con cura da chi aveva e ha interesse a farlo, a parte che è suo dovere confermare i cattolici nella Fede, anche su temi politicamente, socialmente e mediaticamente scorretti, a contraddire il Papa è lui stesso, secondo il vecchio detto che non si è mai meglio serviti che da sé stessi, in effetti il contesto preciso lo ha avuto, e più di una volta, lo ha avuto durante la celebrazione per la Giornata dell`Evangelium Vitae, lo ha avuto quando ha ricevuto dei parlamentari francesi e durante l`udienza generale, quando sapeva che erano presenti i cattolici francesi che stavano lottando in patria contro la legge per il matrimonio e adozione gay, e invece silenzio, niente, nada, rien de rien.
Non vuole parlare in modo aperto, esplicito, urbi et orbi, perchè sa che sono temi a rischio di rottura di luna di miele con i media e con i fedeli.

Anonimo ha detto...

Anche io sono estinto,dal 28 febbraio,il resto si sta svolgendo senza la mia attiva partecipazione,la chiesa mi sta allontanando sempre più,prego da solo,leggo,divoro gli scritti del'mio' papa,l'ultimo per me.....sacrificio inutile?No,nessun sacrificio è inutile agli occhi di Dio,non volevo credere alle parole liftate e leggermente criptiche di Cacciari,ma l'ultimo katechon era lui, BXVI,il re è nudo,manca il bambino innocente che lo indichi.GR2

laura ha detto...

Ho letto l'intervista su Avvenire. L'ho fatto per documentarmi. Per alcuni versi, sono sconcertata. Sembra che continui a soffiare un vento fortissimo e che, dal 13 marzo, un uragano abbia investito la chiesa. Non so cosa pensare, non capisco più nulla. Continuo ad andare alla Messa la domenica anche se le Messe seguono il "nuovo stile" e allora prego da sola per quello che posso. Mi sembra di aver sognato tutto quello che è accaduto prima. Tutti i cardinali sono scomparsi, nessuno parla o si vede. C'è solo il "papa-vescovo di Roma". Gli interrovativi che ti poni Raffaella carissima, sono leciti, ma, per ora, non c'è risposta. Son certa solo di una cosa. Nulla sarà più come prima dopo Francesco, ammesso che non siamo alla fine.........

Miserere ha detto...

Ogni giorno che passa devo constatare con grandissima sofferenza la veridicita' delle diverse profezie che parlano dell'apostasia nella Chiesa... Vorrei entrare in letargo anch'io nell'attesa un giorno di ritrovarmi con la Chiesa che mi ha insegnato da bambina le Verita' inimmutabili della Fede e le persone che le garantiscano e le custodiscano senza guardare in faccia nessuno!

carmelina ha detto...

Quando Bergoglio parla della necessità di un confronto all'interno della chiesa sulle basi antropologiche del messaggio evangelico dice sostanzialmente quello che affermava anche Benedetto (per esempio nel campo del problema posto dai divorziati-risposati). La differenza (abissale) sta nel fatto che mentre il primo con il pretesto di porre un problema (sacrosanto) ha interesse a mettere avanti le sue risoluzioni (la misericordia da una parte, e dall'altra il popolo come "voce di Dio"), Benedetto pone il problema definendo delle specifiche questioni in modo da distanziare la sua posizione di teologo da quella di pontefice e nello stesso tempo di circoscrivere il luogo di discussione e rendere giusta considerazione e dunque piena libertà' alle varie parti in causa. In Bergoglio non c'è distacco tra prete, vescovo e pontefice: tutto è funzionale alla resa in termini di persuasività e se da una parte si ha l'impressione di una libera circolazione di idee, nella realtà si creano i presupposti per un manicheismo di fatto tra buoni (quelli che la pensano come Bergoglio) e cattivi (quelli a cui lui, quotidianamente, tratteggiandone una caricatura -zitelloni, chiesa autoreferenziale, che si interessano di colesterolo e non di ferite c'è - sta arbitrariamente attribuendo un valore negativo). In poche parole, in Bergoglio la differenza tra programma e prassi, tra strategia e tattica da segno negativo (vi è' una minusvalenza perché' l'apertura programmatica non corrisponde concretamente ad un atteggiamento di chiarezza, correttezza e capacità di distinguere il soggetto (se stesso) dall'oggetto (il magistero). In Benedetto vi è una plusvalenza perché nella prassi, il programma trova non solo una sua concreta definizione ma addirittura supera la teoria.

carmelina ha detto...

Io so che Benedetto è superiore a questo bailamme mediatico ed ecclesiastico attorno alla figura di eroe popolare di Bergoglio. Ma io non sono superiore e pensare a tutti gli sputi e gli insulti da lui presi in passato e quelli che prenderà da tutti coloro che non aspettavano altro che un nuovo pontefice figlio dei fiori per nascondersi dietro le sue gonne e approfittarne per sfogare tutto il rancore e l'invidia repressi contro "l'inquisitore". Con l'imprimatur dell'argentino, questi personaggi potranno usare Benedetto come un bersaglio libero, come il modello negativo da mettere in comparazione con quello postivo del prode Bergoglio. E quest'ultimo che se ne esce con le sue definizioni paternalistiche (il nonno, il vecchio) da quatto soldi per imballare come vecchio arnese un uomo delle stelle, un uomo di Dio come Benedetto. Ragazzi la smetto qui perché' sto singhiozzando per la rabbia e il dispiacere nero. P.s. Lo so Raffaella, questo mio intervento e' eccessivo ma la bile mi è arrivata alla cima dei capelli.

gemma ha detto...

Per la serie quattro chiacchiere al bar, visto che oggi se ne discute anche nei bar:
"Onestamente in coscienza penso non sia giusto far nascere un bambino Down, meglio abortire"
"Vedi che avevo ragione io che la confessione non serve e i confessionali servono solo a mantenere il potere dei preti? Mi confesso direttamente con Dio, dentro di me"
"E l'eucaristia, il corpo di Cristo?"
"Non importa, Cristo, Allah di Maometto o altro sempre Dio è!"
"Quindi esistono tante verità quante sono le coscienze degli uomini.."
"Oh che p.... co sta' verità! Porta solo rogne"
"Il Papa non ha detto nulla su genitore 1 e 2 quindi approva, se non dice nulla lui, fareste bene a farvi i fatti vostri pure voi"
"Il messaggio di Francesco finalmente è moderno, non come quello della chiesa"
"Veramente il messaggio sarebbe di Cristo..."
"Intanto ora c'è Francesco, e parla lui!"
"Certo che e' simpatico e accattivante, ma un tantinello egocentrico però: sempre io, io, io..."
"I principi non negoziabili però stavano a cuore a Giovanni Paolo II ancora prima che a Benedetto XVI.. "
"A suo tempo non gli hanno dato il nobel per la pace perché lo accusavano di omofobia...la guerra contro la Chiesa negli ultimi trent'anni si è giocata su quello, e sul Cristo politico della teologia della liberazione.Tolti quelli, inevitabile che sia pace"
"Chissà se ci sara' ancora il giudizio universale, o hanno aperto pure li'?"

Anonimo ha detto...

ciao Raffaella, a quale decisione sei giunta?

Antonio

Gia ha detto...

Non ci sono parole che possano esprimere sino in fondo il dolore per queste affermazioni. La Chiesa, Madre e maestra che ho conosciuto, non la vedo più. Mia madre mi ripeteva spesso i suoi insegnamenti, che sono " entrati " nel mio cuore e nella mia mente e sono pilastri di vita. Questo deve fare la Chiesa sui valori basilari della vita umana, questo ha fatto con Papa Benedetto, Papa Giovanni Paolo e gli altri. Abbiamo tutti bisogno di qualcuno che ci ricordi quello che Cristo ci ha insegnato.Perchè entri nei nostri cuori e nella nostra mente e diventi vita vissuta. Facile dire che questa è la posizione della Chiesa, che sono cose che si sanno.Si crea confusione: per tanti la Chiesa com'era era obsoleta, adesso si che è al passo coi tempi. Dimenticano che Gesù è il suo insegnamento sono gli stessi di 2000 anni fa. La verità va sempre affermata, senza stancarsi, senza aspettare che si presenti l'occasione, quando forse è troppo tardi. C'è una morale che va ben oltre quella del mondo.Mi chiedo anch'io tante cose sulla Chiesa in questo momento e non trovo risposte. Provo un dolore misto a rabbia, perchè viene minato in continuazione tutto quello su cui si basa l'insegnamento di Gesù. Scusa lo sfogo. Non resta che pregare lo Spirito Santo che ispiri chi di dovere, che ne illumini la mente. Fare danni è facile, difficile e riparare. A meno che non si voglia una Chiesa buonista, dove la differenza tra bene e male viene colmata da un abbraccio generale.

Anonimo ha detto...

Ho letto l'intervista e devo dire che, diversamente da ciò che affermano alcuni commentatori della pubblicistica, a me pare che Bergoglio non abbia chiarito un bel nulla e non abbia sciolto nessun enigma al livello della comprensione diffusa della sua "dottrina" riguardo ai principi non negoziabili. La confusione e gli enigmi restano esattamente gli stessi.

Certo il messaggio centrale, cioè la priorità dell'annuncio, senza esclusioni personali, del Vangelo di salvezza, rispetto alle applicazioni etiche che ne sono conseguenza, è ribadito e in qualche modo spiegato, ma lo si era capito anche prima e si tratta di un principio fondamentale che tale era anche per Benedetto XVI.

Per il resto, dal frasario piuttosto generico e molto pasticciato viene fuori una sequela di asserti che entusiasmano la "sinistra" (uso questa espressione visto che lo stesso Papa ha precisato di non essere mai stato di "destra") e che sembrano ancor più giocati sull'equivoco, a questo punto - occorre pure ammettere, senza malevolenza - in qualche misura voluto.

Una curiosità. Il delitto di aborto volontario è sanzionato dal diritto della Chiesa con la scomunica latae sentenziae e l'assoluzione sacramentale è sottoposta a precise condizioni. Secondo voi la chiacchiera sul punto può far pensare a una cancellazione di queste norme?

Con tutto ciò resto convinto che questo Papa sia saldamente piantato nella Fede, davvero donato e farà -a Dio piacendo- grandi cose.
Solo non è teologo, e ora aggiunge di avere "purtroppo" studiato su testi del tardo-tomismo decadente, il che può aver avuto dei contraccolpi.
Del resto non è mai esistito un Papa immune dalle influenze della cultura del tempo. Ma la Chiesa la guida NSGC e si serve anche di questo.

medievAle ha detto...

una frase di Bergoglio che viene rilanciata alla grande: "inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti: si devono curare le sue ferite, poi potremo parlare di tutto il resto”.
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Io però preferirei che il medico una visione d'insieme del mio quadro clinico ce l'avesse comunque, così magari mentre mi cura le ferite evita di darmi un farmaco che mi manda in iperglicemia.
O sto dicendo delle bestialità?

Frank ha detto...

Però, però, finalmente oggi è arrivato direttamente dalla bocca del Papa un discorso chiaro, limpidissimo e che non si presta a manipolazioni (e quindi, naturalmente, sarà debitamente censurato, nascosto e minimizzato dai media, perché non si adatta alla loro narrazione di questo pontificato)... Alleluia!

http://it.radiovaticana.va/news/2013/09/20/papa_francesco:_il_volto_di_cristo_nei_bambini_non_nati_e_negli/it1-730146

medievAle ha detto...

forse sarebbe anche il caso di finirla con le acrobazie sulla continuità, visto che non è quello che si percepisce (lo dico in coscienza, eh)

sam ha detto...

Gemma ha ragione, il tenore è questo, dalla Tv al popolo... praticamente la vittoria pratica del relativismo.
Raffaella, ti chiedi giustamente a che cosa sono serviti il sacrificio e la sofferenza di Benedetto XVI, ma a questo punto, se vale, come vale, per Benedetto, possiamo dire anche i sacrifici e le sofferenze di tanti altri nella contemporaneità e nel passato che hanno sofferto e si sono sacrificati per affermare la Verità...
Quello che mi viene da dire è che passò il comunismo, passò il nazismo, passerà anche il relativismo...
I Papi della Chiesa e i Cristiani verranno giudicati su quello che hanno detto e su quello che non hanno detto, su quello che hanno fatto e su quello che non hanno fatto, di fronte alle imposture menzognere e omicide di ogni tempo.
Siamo ancora lì... qualcuno guardando in fuga la Croce di Cristo si chiedeva a cosa fosse servito lasciare tutto per Lui... qualcun altro/a smetteva di porsi domande e stava semplicemente lì a soffrire con Lui... una sola, la Madonna, credeva, comprendeva e accettava pienamente tutto...
Io sono tentata come i primi, mi sforzo di fare come i secondi, appoggiandomi alle profezie della Terza.

Anonimo ha detto...

Comunque, al di là di tutte le chiacchiere, più chiaro di così non si può:
http://ilsismografo.blogspot.it/2013/09/papa-genicologi-cattolici-vita-progressi-scientifici.html
gianni

Cavecanem ha detto...

Ecosa ne penseranno i Cardinali americani sicuramente tra i grandi elettori dell'attuale vescovo di Roma?

Anonimo ha detto...

Come vorrei che San Paolo potesse commentare l'ultima uscita papale. Già, dell'intangibilità della vita umana è opportuno parlarne con i ginecologi cattolici, mica vogliamo parlarne inopportunamente con Eugenio Scalfari.
Alessia

mariateresa ha detto...

certo, se vuole è chiaro,come coi medici, ma se non vuole non è chiaro.Perchè in alcuni casiui e cami NON conviene essere chiari.
E' una situazione grave e sgradevole e non è solo colpa dei media.
Inoltre comunicare le ultime per intervista si presta al casino che è seguito.
Infine dare ad intendere che la misericordia la Chiesa l'ha inventata con Bergoglio è una cosa offensiva e cretina.

Anonimo ha detto...

Raffy,sai niente dell'esilio di Cordoba dove fu suo malgrado mandato bergoglio per'eccesso di autoritarismo'(sono parole sue) e che gli causò grossi problemi?Letto al volo in inglese,non so se abbia riscontri in italiano.P.S.Qualunque cosa deciderai di fare,in primis del tuo blog,sarò sempre con te.Grazie per tutto quello che hai fatto,fai e farai (e per aver sopportato me!).GR2

Luisa ha detto...


Sì, è vero, ha parlato chiaro, spero che lo farà anche non in piccolo comitato, ma urbi et orbi, perchè quel che ha detto ai ginecologi italiani cattolici non sarà, verosimilmente, ripreso all`estero.
Quel che nel mondo sta passando sui media così fanaticamente entusiasti di questo Papa e anti-cattolici, è apertura su aborto, gay, divorziati e via dicendo.

Anonimo ha detto...

forse son serviti a che noi siamo anora qui e molti non si siano persi, immaginate che subito dopo gli ultimi anni babelici di wojitila fosse venuto Bergoglio, molti sarebbero già fuori dalla chiesa, molti non sarebbero neanche rientrati, poi il marketing é altra cosa.
Cmq penso che papa benedetto abbia rinunciato solo al pontificato attivo in quanto esercizio del potere, non in quanto a vicinanza spirituale e roccia nella fede.

Max


Max

giovanna ha detto...

Ma non è così, non sono affatto lettera morta i principi cd. non negoziabili, non ha dato a intendere questo nell’intervista. Proprio oggi ha ribadito forte e chiaro il pensiero della Chiesa sulla difesa della vita sin dal suo concepimento, parlando ai medici cattolici. Qualche giorno fa, in occasione della settimana sociale a Torino, ha difeso la famiglia fondata sul matrimonio, sulla unità nelle differenze tra uomo e donna, la stampa ne ha scritto poco mi pare, ma anche lì ha confermato la dottrina di sempre della Chiesa. Cambia l’approccio, certo, cambia l’ordine degli addendi, ma non la sostanza delle cose. Che poi connota l’attitudine materna della Chiesa a chinarsi su ogni uomo, anche il peggiore, a farsi tutta a tutti pur di salvare qualcuno.

francesco ha detto...

Meno male che non sono il Papa, perché se così fosse sarei già morto sotto il peso immane delle belle parole di tanti altri che vorrebbero essere al suo posto per dare una bella sistemata al mondo e alla Chiesa. Lo Spirito Santo però non sbaglia.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 13.60 la scomunica per l aborto può essere tolta solitamente da un confessore di un santuario ai quali solitamente l ordinario accorda la facoltà. Nella mia diocesi il vescovo ha espressamente autorizzato i sacerdoti a togliere la scomunica senza ricorrere al penitenziere quando la donna che si confessa non sa che era rincorsa nella scomunica il che succede praticamente quasi sempre. In pratica l aborto viene trattato come qualsiasi altro peccato

carmelina ha detto...

Francesco, se c'è una cosa che mi manda in bestia e' quando si vuole a tutti i costi cercare un persecutore ad hoc per completare l'iconografia agiografica di papa rivoluzionario nel nome di Cristo e per questo tormentato dall'ipocrisia dei farisei di turno. Fatevene una ragione, ultras di Bergoglio: lui nemici non ne ha. Non ci sono insulti, sputi e pietrate (ideali), plateali cacciate da università', caricature infamanti, contrabbandieri di documenti privati papali e autori di lettere minatorie. Niente di niente. Solo tappeti rossi, fiori e i ip ip urrà. Questo cozza con il vostro ideale di eroe in Cristo ovvero di uomo che congenitamente porta con se' il germe dello scandalo dell'amore e della verità? Vero, ma evidentemente come antropologicamente sono cambiate le coordinate evangeliche nei nostri tempi nuovi ( a detta di Bergoglio, Mancuso e don gallo) devono essere cambiate pure le condizioni nel mansionario della santità' cristiana: ieri in croce e poi, dopo morte, sugli altari; oggi sugli altari prima durante e dopo.

carmelina ha detto...

Ma quali ginecologi e ginecologi. Questi sono discorsetti di prammatica che vengono scritti alla bisogna ma che contano come il due di picche. Non escludo che un giorno, in uno di questi incontri di categoria ci mandi il fido xuareb a fare gli onori di casa col discorsetto in bella copia. Bergoglio vuole smontare il ministero petrino perché di impedimento al suo ideale ecumenico di chiesa di popolo. Non vuole semplicemente la riforma della curia: vuole creare un sinodo permanente di vescovi che con il pretesto di ridiscutere le basi antropologiche di mia nonna in carriola, prenda di fatto e permanentemente le redini della situazione.

rosalia_72 ha detto...

Carlo Maria Martini nell'ultimo colloquio con padre Sporschill prima di morire ha detto: "La Chiesa è rimasta indietro di duecento anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece che coraggio?". Proprio Martini aveva indicato Bergoglio nel precedente conclave. E ora Francesco rimette in discussione certezze e rigidità, e aggiorna e allarga il recinto dell'apostolato cattolico alle periferie del mondo e dell'esistenza. ERA ORA.

vighi ha detto...

Quello che mi stupisce di più è il silenzio di quasi tutta la gerarchia, quando c’era Benedetto XVI tutti li a parlare e a dire la loro spesso in contrasto con il papa, tutti a partecipare a trasmissioni e a fare a gara di presenzialismo. Ora tutto questo è finito l’unico che parla è il Papa e nessun altro tutti ai loro posti zitti zitti ed ubbidienti. Almeno in questo Bergoglio un miracolo lo ha fatto una bella lezione di autoritarismo che lui stesso dice essere un suo difetto. Mi domando possibile che siano tutti d’accordo su quello che succede e si dice ? evidentemente si!!! Perché opporsi a questa primavera ma soprattutto perché parlare quando qualcuno lo fa così bene ottenendo consensi a 360° ? Oppure il dixit è tutti zitti che ci penso io, so come fare ad ammaliare nel modo giusto la gente e i media. La fede è fatta anche di emozioni, di cuore, di rapporti e questo furbescamente anche se superficialmente papa Francesco lo ha capito. Ha capito che creare un rapporto e farsi vicino alle persone paga certo poi si devono dare i contenuti ( e qui qualche problemino c’è ma questo è secondario ormai ) ma quando c’è empatia costruire è più semplice. Resta da vedere cosa resta dopo tutto questo clamore se la fede o una bella emozione vissuta al momento ma fine a se stessa. Per favore ridateci Papa Benedetto, le sue parole chiare i suoi sorrisi veri la sua mitezza insomma un altro modo di fare il papa e non solo il vescovo di Roma. Raffaella spero davvero che il suo sacrificio non sia stato inutile anche se qualche dubbio anch’io ce l’ho. grazie per il tuo impegno sempre immenso e un saluto a tutti Vighi

rosa ha detto...

per medievale
in ogni ospedale di campo di eserciti modeni- nella pampa non so, loro di solto l' esercito lo usano in citta' contro gli stessi compatrioti - si possono curare le ferire E misurare la glicemia E altri parametri vitali. Il colesterolo in fase acuta, per es in caso di infarto, non lo misuriamo neanche in ospedale a Roma o a Milano. A B. Aires non so
Rosa, medico chiururgo cardiologo

gemma ha detto...

In ambiente sanitario posso assicurare che è passata l'intervista e del discorso ai ginecologici al bar dell'ospedale non se n'è proprio parlato. In quanto al ferito, passi per il colesterolo, ma sarà meglio tenergli d'occhio anche la glicemia se è alta, altrimenti gli curi le ferite ma lo perdi comunque

Eugenia ha detto...

Care Alessiave Raffaella anche io spesso mi sono posts la stessa domanda....... credo sia inevitabile ! Su tutto il resto non dico nulls per evitare la censura ma, una cosa è certa per me è sempre e sarà sempre più difficile rimanere in quests chiesa. Credo che il momento di scegliere sia arrivato. Un abbraccio a tutti in particolare al nostro SANTO BENEDETTO.

maura ha detto...

Allora aveva ragione Eugenia Roccella che intervistata in merito ebbe a dire : "Ma la Chiesa sui principi non negoziabili si e' gia' pronunciata "! Per la serie : " Vai avanti tu che a me viene da ridere "!

laura ha detto...

Al termine di questa giornata ho capito solo che l'intervista è stata diffusa in tutti i modi e in titti i siti, considerata come l'intervista del secolo e manipolata secondo i vari interessi, ma sono aumentati in me la confusione e il disorientamento. Questo papa mi spiazza.

gemma ha detto...

comunque, se qualcuno volesse non partecipare alla bevuta collettiva di neuroni che circola un pò ovunque, l'archivio vaticano è pieno di riferimenti da parte dei papi alla misericordia dovuta a chi è divorziato, omosessuale o ha abortito. Posso segnalarne alcuni che mi vengono in mente, per esempio il discorso ai parroci della dicoesi di Aosta del 2005, quando rispondendo alla domanda di un sacerdote sui fedeli divorziati, papa Benedetto disse che lui stesso da prefetto della cdf aveva provato a studiare una soluzione ma che gli era stato detto che la questione andava approfondita ancora un pò. Di accoglienza e vicinanza ai divorziati parlò anche nella esortazione post sinodale Sacramentum Caritatis e più di recente durante il forum delle famiglie a Milano.
Ed ecco come titolava il corriere per la gmg di Madrid del 2011: .indulgenza per le donne e i medici dell'interruzione di gravidanza
Madrid, la Chiesa concede il perdono per gli aborti.
"...confessori con un' autorità eccezionale, autorizzati a concedere il perdono («se il rimorso è autentico e con una penitenza adeguata») anche alle donne che hanno abortito e ai medici che le hanno aiutate..."
http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/15/Madrid_Chiesa_concede_perdono_per_co_8_110815020.shtml
E qui un bollettino della chiesa di Milano
http://www.chiesadimilano.it/polopoly_fs/1.70629.1360580522!/menu/standard/file/1002MI74_2.pdf
dove si parla delle modalità dell'indulgenza plenaria concessa dal papa Benedetto per l'anno della fede con riferimento anche alla confessione per le donne che hanno abortito e chiedono l'assoluzione e all'attenzione cordiale verso chi si è risposato. il bollettino porta la data del 10 febbraio 2013, ancora "era Benedetto".
La misericordia per chi desidera riconciliarsi nella chiesa non è nata a marzo di quest'anno, il problema forse sta nella percezione da parte di molti che col nuovo corso tutto possa risolversi interiormente, nel colloquio con la propria coscienza, senza pentimento nè richiesta di assoluzione. La dottrina non cambia ma la percezione si, diciamolo. E a volte si ha come la sensazione che questo effetto non sia involontario ma voluto. Non la si prenda come una critica al Papa, è una constatazione che mi si può confutare e su cui penso sia lecito discutere

gemma ha detto...

il bellissimo discorso ai sacerdoti della diocesi di Aosta, luglio 2005
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2005/july/documents/hf_ben-xvi_spe_20050725_diocesi-aosta_it.html

gemma ha detto...

Misericordia per chi ha abortito veniva auspicata anche da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI

Dall'udienza ai partecipanti assemblea pontificia accademia per la vita del 26 febbraio 2011

.....È necessario che la società tutta si ponga a difesa del diritto alla vita del concepito e del vero bene della donna, che mai, in nessuna circostanza, potrà trovare realizzazione nella scelta dell’aborto. Parimenti sarà necessario - come indicato dai vostri lavori - non far mancare gli aiuti necessari alle donne che, avendo purtroppo già fatto ricorso all’aborto, ne stanno ora sperimentando tutto il dramma morale ed esistenziale. Molteplici sono le iniziative, a livello diocesano o da parte di singoli enti di volontariato, che offrono sostegno psicologico e spirituale, per un recupero umano pieno. La solidarietà della comunità cristiana non può rinunciare a questo tipo di corresponsabilità. Vorrei richiamare a tale proposito l’invito rivolto dal Venerabile Giovanni Paolo II alle donne che hanno fatto ricorso all’aborto: "La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che in molti casi s’è trattato d’una decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel vostro animo non s’è ancor rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto.

Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. Allo stesso Padre e alla sua misericordia potete affidare con speranza il vostro bambino. Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita" (Enc. Evangelium vitae, 99).
http://magisterobenedettoxvi.blogspot.it/2011/02/il-papa-nella-coscienza-morale-dio.html

gemma ha detto...

singolare però, ho cercato il racconto dell'udienza che ho segnalato prima e ho trovato questo filmato su you tube dove chi riassume riporta le parole del Papa, ma senza la misericordia. Curioso no? Raccontando Francesco, la misericordia per il peccatore viene sempre messa al primo posto o fa il titolo, mentre la condanna del peccato finisce occultata, con Benedetto valeva il contrario
http://www.youtube.com/watch?v=HME8RvQbhI0

sam ha detto...

Benedetto parlava di Cristo, della misericordia, del peccato, della giustizi, insomma di tutta la dottrina cattolica occorrente, con messaggi inequivocabili e completi sempre. I giornalisti estrapolavano quanto era funzionale alla caricatura che avevano fatto del nostro amato Papa.
Francesco cambia contenuto come un politico (peronista) navigato, dicendo a ciascuno quello che ha voglia (non più bisogno) di sentirsi dire.... parla di difesa della vita e di aborto ai ginecologi cattolici da sempre in prima fila su queste battaglie, di quanto sono e sono sempre stati buoni bravi e belli i Gesuiti e il Padre Arrupe su Civiltà Cattolica, di come agli atei basti seguire la propria coscienza rispondendo a Scalfari....
Sembra che la missionarietà di Papa Francesco coincida con la ricerca del consenso, col rendere la Chiesa o, meglio, se stesso un interlocutore simpatico a tutti. E la cosa pare riuscirgli bene, tant'è vero che dai neo-con ai neo-pro sono tutti entusiasti, ciascuno trova e tiene tra i messaggi del Papa quelli più consonanti alla propria sensibilità.
Siamo al cattolicesimo fai da te con l'avallo petrino e mondano, in cui pare esservi posto per tutti tranne per i cattolici tradizionalisti, gruppo a cui sembra si possa non riservare alcuna misericordia, proprio come scrisse Benedetto a tutti i Vescovi, Bergoglio compreso.
A parte quindi per i tradizionalisti e per noi pochi nostalgici sembrerebbe dunque che questa Chiesa stia benissimo, un vero splendore, come la vede il suo Papa Peron.
Peccato che Gesù abbia passato la vita a dire la Verità tutta intera e non a rendersi simpatico a tutti... non avremmo avuto una Croce e un Sepolcro vuoto a cui pellegrinare sulla via dei martiri, ma una tomba monumentale per portare i fiori al fondatore di una Chiesa sempre amata e festante.

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo con Gemma su tutta la linea!! Teresa

rosalia_72 ha detto...

guardate che il compito del Papa è quello di dare un annuncio per questi tempi, non di fare catechismo ai bambini di prima comunione. se un cattolico non sente la necessità di approfondire la propria fede ma si accontenta delle briciole, non è un buon cattolico, e questa, di certo, non è colpa del Papa. il Papa ti dice: nella Chiesa e nel cuore di Dio c'è posto anche per te, ma la sedia e il modo in cui sederti lo devi trovare tu.

rosalia_72 ha detto...


«Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario parlarne in continuazione». «Gli insegnamenti, tanto dogmatici quanto morali, non sono tutti equivalenti. Una pastorale missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine da imporre con insistenza. L’annuncio di tipo missionario si concentra sull’essenziale, sul necessario, che è anche ciò che appassiona e attira di più, ciò che fa ardere il cuore, come ai discepoli di Emmaus. Dobbiamo quindi trovare un nuovo equilibrio, altrimenti anche l’edificio morale della Chiesa rischia di cadere come un castello di carte, di perdere la freschezza e il profumo del Vangelo. La proposta evangelica deve essere più semplice, profonda, irradiante. È da questa proposta che poi vengono le conseguenze morali».

è giustissimo: prima viene l'incontro con Gesù e di conseguenza seguire queste "regole" viene spontaneo, o così dovrebbe essere. viceversa, imporre queste regole a chi non ha incontrato Gesù è come dire "fai così, non fare così" a gente che non sa neanche perché deve fare o non fare certe cose. aver fede non significa obbedire a una tabella di regole, non so se mi spiego.

vighi ha detto...

raffaella non so se ho sbagliato a mandare io il commento oppure hai ritenuto di non pubblicarlo. comunque io te lo rimando vedi tu se non lo vedo pubblicato capisco. grazie ciao Vighi
Quello che mi stupisce di più è il silenzio di quasi tutta la gerarchia, quando c’era Benedetto XVI tutti li a parlare e a dire la loro spesso in contrasto con il papa, tutti a partecipare a trasmissioni e a fare a gara di presenzialismo. Ora tutto questo è finito l’unico che parla è il Papa e nessun altro tutti ai loro posti zitti zitti ed ubbidienti. Almeno in questo Bergoglio un miracolo lo ha fatto una bella lezione di autoritarismo che lui stesso dice essere un suo difetto. Mi domando possibile che siano tutti d’accordo su quello che succede e si dice ? evidentemente si!!! Perché opporsi a questa primavera ma soprattutto perché parlare quando qualcuno lo fa così bene ottenendo consensi a 360° ? Oppure il dixit è tutti zitti che ci penso io, so come fare ad ammaliare nel modo giusto la gente e i media. La fede è fatta anche di emozioni, di cuore, di rapporti e questo furbescamente anche se superficialmente papa Francesco lo ha capito. Ha capito che creare un rapporto e farsi vicino alle persone paga certo poi si devono dare i contenuti ( e qui qualche problemino c’è ma questo è secondario ormai ) ma quando c’è empatia costruire è più semplice. Resta da vedere cosa resta dopo tutto questo clamore se la fede o una bella emozione vissuta al momento ma fine a se stessa. Per favore ridateci Papa Benedetto, le sue parole chiare i suoi sorrisi veri la sua mitezza insomma un altro modo di fare il papa e non solo il vescovo di Roma. Raffaella spero davvero che il suo sacrificio non sia stato inutile anche se qualche dubbio anch’io ce l’ho. grazie per il tuo impegno sempre immenso e un saluto a tutti Vighi

Anonimo ha detto...

siete ancora illusi che francesco sia in continuità coi papi precedenti?...è un piccolo italiano che tiene il piede in due staffe come il suo conterraneo Badoglio,dirà sempre tutto e il contrario di tutto e voi pecorelle obbedienti continuerete a bere la sua poltiglia...contenti voi

Anonimo ha detto...

La tua dedizione è commovente, Gemma. Ma, ahimè, tutto è inutile in questo momento. Ecco cosa mi ha detto mia figlia minore, spalleggiata dalla nonna francescana secolare, mia madre: "Sei in minoranza, mamma, tutto il mondo ama il Papa e tu lo critichi. Chi sei tu per criticare il Papa? Hai perso la tua razionalità, lo percepisci in modo sbagliato". Le ho consigliato una ripassata al Vangelo e mentre c'era anche a Soloviev e Benson per cercare di capire meglio i tempi in cui potremmo trovarci a vivere.
Oggi si è perso il diritto di porsi delle domande, di esprimere delusione, sconcerto e, perché no, prima era tanto praticato, dissenso. Si rischia di passare nella migliore delle ipotesi per eccentrici, nella peggiore per eretici.
Alessia

laura ha detto...

da leggere questa intervista fuori dal coro
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/chiesa-papa-stati-uniti-28013/

laura ha detto...

dal foglio di oggi
http://www.ilfoglio.it/soloqui/19899

Eugenia ha detto...

Ti ridpondo sinceramente Alessia a me non è mai importato di ciò che pensa la massa in genere figuriamoci in campo relugioso. Piuttosto mi stupisce la costanza di chi vuole convincerti per forza! Mi mwraviglio anche di come magari sia stato in silenzio per otto anni........ Miracoli della fede! Mah

carmelina ha detto...

Alessia di a tua figlia che mettere in connessione automatica maggioranza popolare e razionalità e' quel vecchio ritornello che ha reso i libri di storia sull'ultimo secolo degni di una sceneggiatura di stephen king. se non ci fosse stata una minoranza irrazionale con una cattiva percezione nei decenni passati, intere generazioni di maggioranze razionali con la giusta percezione avrebbero fatto, oltre alla figura di minchioni, anche quella di morti inverminati.
Per Rosalia_72
Carissima Rosalia, vedi. Devi sapere che tanto tempo fa c'è stata una scissione tra cattolicesimo e ciò' che viene soprannominata chiesa riformata. Bene. Tutto il tuo frasario riguardo alla conoscenza di Gesù' prima delle "regolette", l'annuncio prima del catechismo, il posto nel cuore di Dio c'è e devi però trovare tu il modo ecc ecc e' precisamente quello che Lutero e i suoi adepti andavano predicando qualche secolo fa. Prendine atto e giungi alla naturale conseguenza del fatto. Da queste parti siamo invece cattolici e il posto nel cuore di Dio non ce lo apparecchiamo un po' come c....o ci pare. Da noi si usa camminare, cercare di capire e pregare attraverso, l'eucarestia e il vangelo, l'uso della coscienza (quella cosa che non corrisponde ai nostri tornaconti), la fede (che nasce in quanto singoli e in quanto membri di un corpo ecclesiale), la dottrina (la sapienza di centinaia di santi e dottori della chiesa), la tradizione (la bellezza e la memoria popolare) per giungere (si spera) attraverso Cristo alla luce di Dio. Capisci bene, amica Rosalia, che tra il tuo discorsetto da cristianesimo in versione jesus Christ superstar e, non solo, noi presunte frange tradizionaliste, ma persino il prode Bergoglio (gesuita relativista quanto vuoi ma sempre nobile vescovo fedele alla dottrina) c'è di mezzo la via lattea. Buona riflessione!!!!

Francesco ha detto...

Leggo questi commenti e spero solo che Papa Benedetto (che non ha bisogno di difensori, tanto è la sua grandezza)stia pregando per la nostra conversione altrimenti non ci salviamo di certo.
Francesco

gemma ha detto...

Rosalia, abbiamo capito che si trovava d'accordo con Martini e ora non sta nella pelle per Bergoglio. Sarebbe stato meglio che Bergoglio accettasse prima, al precedente conclave per l'ora di quelli come lei. Ma non era la stessa cosa succedere a Wojtyla probabilmente. In quanto al messaggio, ciascuno recepisce quel che vuole ascoltare. Ricordo benissimo Benedetto parlare di misericordia, libertà dell'uomo di scegliere, di povertà e pace e non solo di morale sessuale. Io lo leggevo e ascoltavo per intero, non mi fermavo ai titoli sparati, guarda caso sempre e solo sulla parte legata alla morale sessuale. E francamente mi pare ingiusto ridurre la morale della chiesa al buco della serratura della camera da letto anche perche' sarebbe ridicolo non rendersi conto di come oggi tutto cio che è attinente al sesso sia diventato dogmatico, siamo quasi al dio eros, intoccabile. Persino per vendere un cornetto algida si propina la metafora sessuale. Puoi consigliare la dieta accanto alla pillola per il colesterolo ma non puoi consigliare ad un giovane di non cambiare partner ogni due minuti che sei fuori dal tempo, lo stesso se proponi di pensarci bene prima di giurare su un altare davanti a Dio. In quanto al catechismo, non so quanto sia inutile ricordarlo, basta vedere quanto poco lo conoscono gli stessi vaticanisti per rendersi conto del livello di conoscenza da parte di chi si professa cristiano. Non serve? Si faccia un atto magisteriale in cui lo si abolisce, altrimenti non si può vergognarsene tutte le volte che si dialoga coi non credenti per non farsi ridere dietro, o si fa l'occhiolino come a dire che c'è ma si può far finta di nulla. Al mio paese questa si chiama ipocrisia ancora prima che tolleranza.
Infine, il Signore probabilmente ha ritenuto di dare una chance anche a quel quattro per cento come me che aveva bisogno in una data ora di trovare un Ratzinger sulla propria strada. E sarebbe ora di cominciare a rispettare anche la sensibilità di questa minoranza

Luisa ha detto...

Per Mercier (La Vie) papa Bergoglio è demagogo, come è populista e autocratico, ma sono come dei "mali"necessari perchè "Bisogna pur mettere dalla propria parte le persone – in particolare quelli che costituiscono la doxa mediatica – prima di sollecitare la loro apertura del cuore su questioni cruciali."...Punti cruciali, eh sì, ma quali sono questi punti detti "cruciali"?
I media, papa Bergoglio se li è messi in tasca, sono tutti ai suoi piedi, lo ha fatto consapevolmente perchè li conosce perfettamente, sa come manipolarli e usarli, per sapere che cosa il Papa pensa dei media basta leggere la pagina 144 del libro "Sur la terre comme au ciel" dove dialoga con il rabbino Skorka, non conosco il titolo in italiano.
Sono gli stessi media che oggi adulano Jorge Bergoglio e fanno silenzio su tutto quel che li ha riempiti di livore e scatennto il loro accanimento contro Benedetto XVI.
Sorrido, e sì è meglio riderci sopra, fino a quando non lo so, leggere che l`OR ha dedicato un articolo che fa il sunto dei commenti positivi e ditirambici dopo l`intervista del Papa, c`è perfino il mitico Politi, che dopo aver sputato ettolitri di veleno contro Benedetto XVI oggi scrive:
"L’intervista con il Papa dolce» — cioè che la Chiesa deve occuparsi delle persone che stanno male, senza lasciarsi impigliare da preoccupazioni dottrinarie e senza trasformare la fede in ideologia. Indubbiamente con queste ultime sue uscite si è imposto come personaggio di livello internazionale, sia sul piano della fede che su quello sociale e della politica estera. Non si vedono leader in Europa capaci di tale statura».
Capito amici? Basta un papa che dice che la dottrina viene dopo il Vangelo, che spara su quei poveretti che cercano ancora sicurezza nella Dottrina, nella Tradizione, per vedere certi anziani e fielosi commentatori di cose vaticane partire in estasi.
Se qui non siamo nella più sfegatata papolatria!
La "bergoglite ha ormai oltrepassato lo stato acuto per diventare cronica.

Se per caso non sei stato contagiato ti becchi strali e picche avvelenate, ultima vittima prima della prossima, Sandro Magister definito da un certo Faggioli(non lo conosco) su "Europa"( vedi Sismografo)"para lefebvriano!!!

Leggo:
 " Il Foglio e i para-lefebvriani qui in Italia come il vaticanista de L’Espresso (sic!) Sandro Magister; i latinizzanti nel vasto universo cattolico; gli apologeti dell’americanismo cattolico negli Usa (il filosofo Robert George, i vescovi Tobin e Chaput, ideologi come George Weigel)."

Capito? 
Ormai, grazie a papa Bergoglio, chi ricorderà la Tradizione, la Dottrina della Chiesa è diventato un "ideologo" agli occhi di chi dell`ideologia postconciliare ha fatto il suo fondo di comemrcio!
Io mi chiedo come è possibile che il cattolico dotato di buon senso no si interroghi vedendo come gli attacchi alla Chiesa e al Papa, sono cessati IMMEDIATAMENTE dopo l`elezione di Jorge Bergoglio.

gemma ha detto...

Alessia, ritengo di essere semplicemente coerente. Non lo sarei se dopo aver passato questi otto anni a discutere tu sai come e su cosa, oggi farei come quelli che per esempio improvvisamente sono saliti col vestito della festa sul carro martiniano. Ne ho visto qualcuno che ricordavo indignato per ogni uscita martiniana qualche giorno fa esaltarne la ricorrenza, il carisma e poco ci manca anche la santità. Lo stesso sta accadendo con Boff. Il fatto poi che uno piaccia a tutti nelle questioni di fede non dovrebbe significare più di tanto. Meglio così mi verrebbe da dire, ma è anche vero che la storia cristiana è iniziata con un fallito che viene portato via schernito e deriso con pochi che dicono pubblicamente di averlo conosciuto

mic ha detto...

Cara Raffa,
oggi ho pubblicato questo.
Non so se vuoi segnalarlo.
Comunque ci tengo che lo legga tu.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/09/papato-e-sinodalita-eo-conciliarita_21.html

rosalia_72 ha detto...

il Papa oggi afferma: «la comprensione dell’uomo muta col tempo, e così anche la coscienza dell’uomo si approfondisce. Pensiamo a quando la schiavitù era ammessa o la pena di morte era ammessa senza alcun problema. Dunque si cresce nella comprensione della verità. Gli esegeti e i teologi aiutano la Chiesa a maturare il proprio giudizio».




un passante ha detto...

La mia percezione è che ora ci siano due messaggi da parte del Papa, uno per il mondo e uno per i cattolici. Ma mi pare francamente superfluo dirlo ai medici cattolici che l'aborto è un male, già lo sanno...semmai sarebbe più necessario il contrario, provare a convincere il mondo di ciò che è male e ricordare ai cattolici che ci vuole misericordia verso chi sbaglia. Il mondo è anche fin troppo misericordioso coi suoi peccati e la sua coscienza

Anonimo ha detto...

Io sono orgoglioso di avere conosciuto,amato e seguito papa Benedetto in questi splendidi 8 anni,non mi pento della scelta fatta,mi tengo ben stretto il suo magistero,per me sempre valido e fondante e vado fiero dell'eredità che mi lascia:essere 'libero',pensare colla mia testa,scegliere,costi quel che costi,ma fuori dalla "dittatura del relativismo",oggi più che mai valida,del resto,me ne frego(permettti Raffaella?)non ascolto,non leggo,non guardo,mi sento unico e diversificato....4%beh,all'inizio erano 'oi dodeca'i 12,fatti due conti,siamo tanti....coraggio,andiamo avanti...GR2

medievAle ha detto...

rosalia, guarda che se il succo del discorso di Bergoglio è che prima viene l'incontro con Gesù e poi le regole di vita in conseguenza, ancora una volta siamo al niente di nuovo sotto il sole. Non so tu dov'eri, per esempio, le innumerevoli volte in cui Benedetto XVI (quello che amavi tanto, remember?) ha detto che il cristianesimo non è religione del libro, ma l'incontro con la Persona di Gesù; oppure quando ha dedicato le sue omelie ai Dieci Comandamenti, sottolineando che non sono un "pacco di no".
Quindi, chi oggi si stupisce per la misericordia nella Chiesa scopre l'acqua calda.
Piuttosto, a me interesserebbe capire se, come ho creduto fino a questo momento, abbiano un senso i concetti di peccato, pentimento, conversione e perdono, o se la misericordia si ottiene a prescindere perché tanto si è agito secondo quanto la propria coscienza ha percepito. Mi pare che ultimamente stia passando questo messaggio e non mi interessa se registra il 96% dei consensi dei cattolici, a me interessa sapere quello che è vero e quello che non lo è, e comunque sotto la Croce non è che ci fosse la folla, le grandi masse avevano già gridato Barabba e pure il gallo aveva cantato.

rosa ha detto...

Alessia ha citato Benson. Sto leggendo "Il padrone del mondo", e le forti somiglianze con l'oggi cominciano a farmi star male.
NB: non ho mai capito perchè se Martini era convinto che la Chiesa era indietro di 200 anni, se n'è riamsto li a fare il nostro Cardinale, invece di andarsene dai protestanti o dagli ortodossi o dagli ebrei.Forse perchè in quel caso non se lo sarebbe filato più nessuno, ed i suoi libri, ampiamente pubblicizzati, non si sarebbero venduti così tanto ?
Rosa, Milano, la diocesi più grande d'Europa che fa sì e no 20 preti nuovi l'anno, tanto quanto l'FSSPX.

medievAle ha detto...

ecco un'altra conseguenza della rivoluzione mediatica-bergogliana, non si può più esprimere una perplessità, chiedere un chiarimento, che si passa subito dal piano degli argomenti a quello della persona. Come la figlia di Alessia, ora non si ribatte con i fatti, ma si dice "chi sei tu per criticare", "come ti viene in mente di...", "come ti permetti". Pensare che fino all'11 febbraio quelli che ccontestavano il Papa erano liberi pensatori, ora dei poveri squinternati, che nella migliore delle ipotesi non percepiscono bene (ma ognuno non percepiva secondo la propria coscienza?) e, nella peggiore, potrebbero persino essere bollati col marchio infamante di "tradizionalisti".
Forse percepisco le cose alla rovescia, ma tutto questo, a me, fa tanto totalitarismo.

carmelina ha detto...

Alessia di a tua figlia che mettere in connessione automatica maggioranza popolare e razionalità e' quel vecchio ritornello che ha reso i libri di storia sull'ultimo secolo degni di una sceneggiatura di stephen king. se non ci fosse stata una minoranza irrazionale con una cattiva percezione nei decenni passati, intere generazioni di maggioranze razionali con la giusta percezione avrebbero fatto, oltre alla figura di polli di batteria, anche quella di morti inverminati.
Per Rosalia_72
Carissima Rosalia, vedi. Devi sapere che tanto tempo fa c'è stata una scissione tra cattolicesimo e ciò' che viene soprannominata chiesa riformata. Bene. Tutto il tuo frasario riguardo alla conoscenza di Gesù' prima delle "regolette", l'annuncio prima del catechismo, il posto nel cuore di Dio c'è e devi però trovare tu il modo ecc ecc e' precisamente quello che Lutero e i suoi adepti andavano predicando qualche secolo fa. Prendine atto e giungi alla naturale conseguenza del fatto. Da queste parti siamo invece cattolici e il posto nel cuore di Dio non ce lo apparecchiamo un po' come cacchio ci pare. Da noi si usa camminare, cercare di capire e pregare attraverso, l'eucarestia e il vangelo, l'uso della coscienza (quella cosa che non corrisponde ai nostri tornaconti), la fede (che nasce in quanto singoli e in quanto membri di un corpo ecclesiale), la dottrina (la sapienza di centinaia di santi e dottori della chiesa), la tradizione (la bellezza e la memoria popolare) per giungere (si spera) attraverso Cristo alla luce di Dio. Capisci bene, amica Rosalia, che tra il tuo discorsetto da cristianesimo in versione jesus Christ superstar e, non solo, noi presunte frange tradizionaliste, ma persino il prode Bergoglio (gesuita relativista quanto vuoi ma sempre nobile vescovo fedele alla dottrina) c'è di mezzo la via lattea. Buona riflessione!!!!
P.s. Auto censura

laura ha detto...

Per Gemma: ti abbraccio per la dedizione, il coraggio e la difesa della verità Sono d'accordo su tutto. Anche se siamo un'esigua minoranza, abiamo il dirito e il dovere di essere rispettati. Quasi nessuno ha avuto la pazienza e la grazia d iascoltare e seguire davvero papa Benedetto questi sono i risultati

Anonimo ha detto...

Mi pare che questo Papa, visti gli otto anni sprecati a fare anticamera, voglia passare alla storia come il più grande papa di tutti i tempi. Già il nome di Francesco era tutto un programma di falsità storica e quindi ha agisto coerentemente. Si vede che adesso la fretta gli fa saltare le tappe. Però sono contenta che riesca a far fessi i giornalisti o che almeno fingano di essere tali. Eufemia

Raffaella ha detto...

Buona domenica :-)
Ringrazio tutti per i commenti ed in particolare Gemma per i link che ci ha segnalato. Nei prossimi giorni scrivero' un post sul concetto di misericordia alla luce del Magistero degli ultimi Papi.
R.

laura ha detto...

Buona domenica a te. Grazie perchè vai avanti............ nonostante tutto. Un abbraccio.

gianniz ha detto...

rosalia_72 ha detto...
"il Papa oggi afferma: «la comprensione dell’uomo muta col tempo, e così anche la coscienza dell’uomo si approfondisce... Dunque si cresce nella comprensione della verità. Gli esegeti e i teologi aiutano la Chiesa a maturare il proprio giudizio»".
Se così fosse, tout court, vorrebbe dire che la 'catholica' è guidata e costituita da 'gente (papi, gerarchie, clero, laici...) ritardata, di duro comprendonio, che matura lentamente e a fatica'. Arriva infatti a comprendere e a dire queste cose con quattro-cinquecento anni (circa) di ritardo ripetto alle chiese riformate...
Vorrebbe, forse, anche dire che lo Spirito Santo non 'spira' come dovrebbe....

medievAle ha detto...

rosalia72, credo che sia da tenere ben presente quanto ha detto Francesco sulla crescita nella comprensione della verità. Quando Benedetto XVI aveva detto che non ci si deve sempre impancare a giudici del passato, si sono levati alti lai da ogni dove. Ora che, stando alle parole di Bergoglio, non sarebbero necessariamente da condannare coloro che supportavano schiavitù e pena di morte, perché non ancora giunti alla verità, non ho sentito un fiato. Difatti mi pare che nessuno, in Brasile, abbia preteso da lui alcun mea culpa della Chiesa nei confronti delle popolazioni indigene. Come sempre, se ho sbagliato, mi corriggerete.

Fileno ha detto...

Oggi la mia simpatia per Papa Francesco e' aumentata, egli non piace all'ateo devoto Ferrara. Gli atei devoti, un pericolo gravissimo per la Chiesa, la vedono semplicemente come un fenomeno culturale e sociopolitico, non possono accettare Francesco che vuol mettere alla base della sua attività pastorale il Kerigma, l'essenza del messaggio evangelico e certamente non accetterebbe che essa sia strumentalizzata politicamente come Ferrara e gli altri atei devoti hanno da sempre voluto fare. . http://www.ilfoglio.it/soloqui/19899

Anonimo ha detto...

Invece, il papistissimo fatto quotidiano, noto fogliaccio anticlericale che, chissà mai perché, esalta un giorno sì e l'altro pure Bergoglio è accettabile, eh Fileno? Idem come sopra il massonico repubblica. Politi, Padellaro e Scalfari sono brave persone, Ferrara no, vero Fileno? Io li spedirei tutti e quattro a zappare.
Alessia

medievAle ha detto...

tranquillo Fileno, di frecciate Ferrara ne aveva avute anche per Benedetto xvi durante il viaggio in Turchia. Per non parlare delle vagheggiate dimissioni.
Chissà se ti aumenta anche la simpatia per Ratzinger.

mariateresa ha detto...

cara Alessia, gli atei non sono mica tutti uguali. Ce ne sono di pregevoli, vere vacche sacre in certi recinti politici, e ce ne sono di impresentabili, la cui sola presenza infetta il salotto buono.
del resto gesù, prima di incontrare un incredulo , chiedeva sempre "sarà mica un ateo devoto?"
Perchè è evidente che gli altri atei, quelli per bene, quelli presentabili, loro sì che hanno a cuore il kerigma. Sorbole se ce l'hanno a cuore.

Fabiola ha detto...

Fileno, gli "atei devoti "sono un pericolo gravissimo per La Chiesa?

Allora anche la "chiesa di Francesco" ha dei nemici?
Per loro niente calore, accoglienza, tenerezza, vicinanza, misericordia...
Per loro non vale l'assunto che è necessario, solo, obbedire alla coscienza? Questo vale esclusivamente per gli atei militanti e gli anticlericali agguerriti, possibilmente con un curriculum di insulti ai Papi precedenti?
Capisco che nell'attuale restringimento della ragione, a vantaggio del "corazon" da scaldare, anche il principio di non contraddizione non goda di buona fama, ma, suvvia un po' di coerenza, non guasterebbe.

un passante ha detto...

Il nuovo ateo devoto Scalfari invece è innocuo. Contenti voi...sento puzza di razzismo intellettuale, ma tanta.. , la stessa che in fondo nell'ambiente scalfariano c'era per Ratzinger

nonno ha detto...

Invece ora nessuno fa interpretazioni socio politiche vero? A mia memoria mai nessun Papa ha detto sono o non sono di destra o di sinistra