domenica 14 settembre 2014

Due anni fa Benedetto XVI firmava l'esortazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente




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Il 14 settembre 2012, presso la Basilica di San Paolo ad Harissa (Libano), Benedetto XVI firmava l'esortazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente che avrebbe consegnato due giorni dopo a Beirut.
Rileggiamo quel testo fondamentale (soprattutto alla luce di quanto sta accadendo in Medio Oriente) e riviviamo, grazie a Gemma, alcuni dei momenti piu' significativi di quel viaggio.
R.

4 commenti:

laura ha detto...

Regnante ed "emerito". L'enigma dei due papi: ecco il link
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350868

Anonimo ha detto...

OT letto su BXVI the court of the gentiles, si vede una foto di papa Benedetto in p.zza S.Pietro, che tiene tra le mani il volto di un bambino piccolo con la mascherina sulla bocca, malato gravemente di cancro.....ebbene, stando alla notizia, il bambino pochi mesi dopo,risultò completamente guarito e fanno 2 con il ragazzo americano.....serve altro? Segnalo Magister www.chiesaespresso. sui 2 papi, non condivido, ma da leggere.A.

Anonimo ha detto...

OT
De-Ratzingerizzazione in corso http://www.lastampa.it/2014/09/15/blogs/san-pietro-e-dintorni/deratzingerizzazione-in-corso-mGq6fzsXZPxYUpnowiz4LM/pagina.html
Ma va? Non s'era intuito ...
Alessia

carmelina ha detto...

Scusa se per l'ennesima volta vado fuori tema ma l'articolo che ti segnalo Raffaella mi pare parecchio interessante.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350868
Quello che mi colpisce nella Chiesa e' l'esistenza di due anime che continuano a strapazzare i Vangeli secondo le proprie convenzioni. Da una parte quelli che persistono ad andare appresso all'illusione che la Chiesa debba rifondare la sua funzione tutoriale rispetto al popolo: quelli cioè dello "spirito sinodale", quelli della "voce del popolo", quelli che "la Chiesa sta 200 anni indietro". Insomma quelli che vogliono trasformare le istanze politiche contingenti in istanze teologiche. Dall'altra quelli (ormai rimasti in pochi) che continuano ad andare appresso all'illusione di una Chiesa-Mecca, una sorta di terra sacra in cui tutto deve essere cristallizzato nell'oro massiccio di un'istituzione marmificata. Cioè quelli che vogliono fare l'esatto contrario dei primi: trasformare le istanze teologiche in istanze politiche. Ora nell'articolo di magister, le considerazioni di Mattei sul ministero pontificio sono storicamente istruttive, ben ponderate e interessanti ma di fatto non possiedono e non includono un elemento fondamentale nell'esperienza cristiana: la ricerca della Verità e l'amore per Il popolo e per l'uomo. Se un uomo di Dio come Benedetto xvi, di specchiata lealtà e fedeltà alla dottrina, giunge alla conclusione di non riuscire per mancanza di forze psico-fisiche ad adempiere il suo ministero pontificio e decide di delimitare un luogo in cui porsi chiamandolo "papa emerito", tu uomo di chiesa, tu fedele se, da una parte, legittimamente ti allarmi per quello che appare come una ferita all'istituzione pontificia, dall'altra, non puoi non entusiasmarti per questa nuova via che ti si e' aperta di fronte. Qui non parliamo dei tornaconti di una società che cerca degli accomodamenti etico-morali alle proprie miserrime pochezze (il matrimonio tra omosessuali, la contraccezione, la comunione a gente divorziata/separata/convivente ecc ecc). Qui non parliamo di una Chiesa che vuole mettere pezze a colori per accontentare le fregole di quei fedeli che come costruttori di case abusive, pretendono un condono tombale che ratifichi ufficialmente il "senso comune" ovvero tutto ciò che e' considerato cosa buona e giusta per alzata di mano. Qui parliamo di una scelta al di fuori di qualsiasi convenienza o calcolo personale: Un unicuum frutto di un cuore puro. E' questo quel famoso vino nuovo in botte nuova di cui parla Gesù. E tu che fai? Ti metti a fare i conti in tasca dell'oste?! Qui non c'è da chiudere o aprire le stalle con i buoi già fuori come con i divorziati e quelle altre baggianate da sinodo secondo "l'inginocchiato di fronte alla misericordia" kasper. Qua non c'è' da amministrare la gestione di quattro stracci. c'è' la possibilità di adempiere al vero ruolo cui e' destinata la Chiesa ovvero la profezia, ovvero la ricerca della Verità. Qua c'è' la possibilità di tessere una nuova tela con del filo bianco candido. Quello che la Chiesa ha smesso di fare tanto tempo fa. Davanti ad una sorgente (Benedetto) di acqua fresca nel deserto non puoi permetterti il lusso di ignorarla e preferirgli l'acqua intiepidita rimasta sul fondo delle borracce surriscaldate.