A ottobre Convegno sulla figura di Gesù in Joseph Ratzinger-Benedetto XVI
Presentate ai media stamani in Sala Stampa vaticana le prossime attività della Fondazione Vaticana "Joseph Ratzinger- Benedetto XVI", in particolare del Simposio “I Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger” in programma ad ottobre alla Pontificia Università Lateranense. Annunciati i nomi dei due studiosi che riceveranno quest’anno il Premio Ratzinger. Il servizio di Adriana Masotti:
Saranno il biblista inglese, Richard A. Burridge, decano del King’s College di Londra e ministro della Comunione anglicana, e il teologo tedesco, Christian Schaller, docente di Teologia dogmatica e vicedirettore dell’Istituto Papa Benedetto XVI di Regensburg, gli studiosi a cui andrà il Premio Ratzinger, giunto alla sua terza edizione. Nel suo intervento, il cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione, traccia i loro profili: al teologo Schaller viene riconosciuto il suo contributo agli studi teologici, ma anche il ruolo che sta svolgendo nella pubblicazione dell’Opera Omnia di Benedetto XVI. Del prof. Burridge, il primo cristiano non cattolico a ricevere il Premio, si sottolinea in particolare il grande contributo offerto sul riconoscimento, storico e teologico, del legame inscindibile dei Vangeli a Gesù di Nazaret, un legame che rappresenta il cuore dell’opera teologica di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Da questa ricerca, prenderà spunto anche il Simposio in programma il 24, 25 e 26 ottobre 2013: terzo Convegno, precisa mons. Giuseppe Scotti, presidente della Fondazione, dopo quello in Polonia su “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”, che ha visto la partecipazione di 32 università e di 400 studiosi, e quello dell’anno scorso a Rio de Janeiro, con 134 università e 700 studiosi su un tema di carattere antropologico: “Cosa fa sì che l’uomo sia uomo”. Mons. Jean–Louis Brugues, presidente del Comitato organizzativo presenta così il Simposio 2013 su “I Vangeli: storia e cristologia”:
“Ricercatori e docenti di diverse università e confessioni cristiane si incontreranno per studiare insieme, discutere e valorizzare elementi utili per approfondire l’ermeneutica attuale dei Vangeli e per procedere nell’appassionante ricerca su Gesù, il Cristo”.
Allo studio della proposta del Gesù di Nazaret di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI e della sua ricezione sarà dedicata in particolare la terza giornata. Ma dove risiede la caratteristica peculiare di questa ricerca su Gesù? Se lo è domandato mons. Luis Romera, vicepresidente del Comitato. La risposta, afferma mons. Romera, si può trovare nelle parole dell’autore stesso quando scrive...
“… che lo scopo fondamentale della sua opera fu presentare la figura e il messaggio di Gesù, proprio perché l’essere cristiano consiste essenzialmente in un incontro con Dio in Cristo. Un incontro nel quale la persona si sente coinvolta esistenzialmente e ne trae anche un profitto di carattere spirituale”.
Ecco, dunque, la peculiarità dell’opera “Gesù di Nazareth”, prosegue mons. Romera: da una parte, il rigore dello storico, dall’altra la profondità del teologo e la penetrazione intellettuale dello sguardo di fede, da cui appare la figura di Gesù che ci interpella. Solo così, la metodologia ermeneutica della lettura dei testi evangelici è adeguata, conclude mons. Romera:
“Ecco perché, allora, il testo che abbiamo di fronte è un testo che non lascia indifferente nessun cristiano. E' un testo che interpella, direi, ogni uomo di buona volontà, che ha aiutato migliaia e migliaia, probabilmente centinaia di migliaia di uomini e donne a scoprire la figura di Cristo. Ma è, contemporaneamente, un testo, dal punto di vista teologico ed esegetico, di grande portata”.
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2 commenti:
Se fossi in Papa Benedetto incrocerei le dita... Spero che ad ottobre PB sia in splendida forma (per quello che gli è possibile).
Non so perchè, ma l'organizzazione di un convegno sulla 'figura di Gesù in Ratzinger' mi sembra abbia un po' il sapore e l'odore di una epigrafe.
Gianniz pietà, non ti ci mettere pure tu ora :(
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