Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 21 giu.
Quello di Joseph Ratzinger, professore, arcivescovo, cardinale e poi Papa, "e' stato un contributo importantissimo alla Teologia".
Lo ha affermato il cardinale Camillo Ruini presentando la terza edizione del "Premio Ratzinger". "Come teologo - ha spiegato - Ratzinger era il piu' giovane esponente della generazione di Balthasar e Rahner, dei quali Ratzinger era piu' giovane di 20 anni, ma il suo e' stato un contributo importantissimo alla teologia sistematica, alla teologia storica, all'analisi della 'Welthnashaung', cioe' della visione del mondo".
Tra i premiati di quest'anno, ha annunciato il cardinale Ruini nella sua conferenza stampa, c'e' il teologo Christian Schaller, laico, a lungo referente teologico del vescovo di Regensburg e ora prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, monsignor Muller, che cura l'Opera Omnia di Joseph Ratzinger, "come riconoscimento del ruolo che sta svolgendo nella pubblicazione dell'Opera Omnia di Joseph Ratzinger". Secondo Ruini, "questa pubblicazione ha infatti un'importanza primaria per il futuro degli studi ispirati al pensiero di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, che e' lo scopo centrale della nostra Fondazione". L'altro "vincitore" del Premio Ratzinger - che attraverso la Libreria Editrice Vaticana e' di fatto finanziato dal Papa Emerito con i diritti della pubblicazione dei suoi libri - e' un biblista inglese, il pastore anglicano Richard A. Burridge, decano del King's College di Londra: "il primo cristiano non cattolico a cui viene conferito il Premio Ratzinger", ha sottolineato Ruini rilevando che lo studioso ha approfondito molto "il legame tra Gesu' e i Vangeli" che e' anche "il cuore dell'opera teologica e della sollecitudine pastorale di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI". Gli studi del pastore Burridge sull'etica del Nuovo Testamento, sono "da interpretare - ha tenuto a ricordare il porporato - alla luce del fatto che i Vangeli sono essenzialmente biografie di Gesu'". Frutto di questi studi e' l'opera del 2007 'Imitando Gesu''" e "Quattro Vangeli, un solo Gesu'?", una lettura simbolica, del 1994, e il Commento al Vangelo di Giovanni, pubblicato una prima volta nel 1998 e scelto dall'arcivescovo di Canterbury come libro raccomandato per accompagnare gli studi preparatori di tutti i vescovi anglicani in vista della Conferenza di Lambeth del 2008".
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PAPA: RUINI, GRANDE CONTINUITA' CON RATZINGER NEI CONTENUTI
Salvatore Izzo
Tra Papa Francesco e Benedetto XVI "nei contenuti sostanziali c'e' grande continuita'". Lo ha affermato il cardinale Camillo Ruini rispondendo ai giornalisti in occasione della presentazione della terza edizione del Premio Ratzinger.
"La continuita' - ha spiegato - non toglie il fatto che ognuno e' autenticamente se stesso, come abbiamo visto con tutti i Papi dell'ultimo secolo, ognuno ha avuto una grande originalita', ogni Papa ha avuto il suo stile, ma c'e' profonda continuta'. Il caso in cui la continuita' sembrava piu' difficile e' stato il passaggio tra Pio XII e Giovanni XXIII, ma poi Pio XII e' il piu' citato nei testo del Concilio Vatyicano II e adesso vediamo che nella nuova Enciclica sulla Fede, Papa Francesco mostra una profonda continuita' con Benedetto XVI".
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10 commenti:
Mah a me non sembra proprio.
Dargli del grande teologo è quanto meno riduttivo. Rahner era un teologo. Benedetto un Dottore della Chiesa.
Segnalo:
http://www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/fidem-servavi-prima-enciclica-due-papi-francesco-benedetto-1599530/
Antonio
Comunque l'insistita sottolineatura della "grande continuità" è un segno della sua non evidenza.
Se fosse evidente non occorrerebbe richiamarla ad ogni piè sospinto.
Probabilmente sono io ad essere malevola, comunque così mi sembra.
Io non la vedo proprio questa grande continuità.
Sono due uomini diversissimi!
La nostalgia di Benedetto è enorme!!!
Nessuna continuità, né con papa Benedetto, nè con altri. Francesco è un "papa a parte". Anche io sento una ostalgia intensissima di Papa Benedetto
"e adesso vediamo che nella nuova Enciclica sulla Fede, Papa Francesco mostra una profonda continuita' con Benedetto XVI"."
Vediamo?
E chi l`ha vista?
Se in Vaticano hanno perfino censurato papa Bergoglio, sopprimendo le sue parole sull`Enciclica a quattro mani.
Quali siano poi i "contenuti sostanziali, dove secono Ruini ci sarebbe continuità, con i tempi che corrono possiamo e dobbiamo domandarcelo.
Concordo con Fabiola, insistere sulla continuità non fa che rivelare e dimostrare quanto poco essa sia evidente.
Condivido Luisa!
Contenuti in che senso?Nel senso che i discorsi di entrambi vengono 'contenuti',nel caso di francesco le frasi non adatte al clima di luna di miele e quelli di Benedetto dissezionati per fare polemica?Fra i 2 c'è la stessa uguaglianza che c'è fra me e sofia loren,Ratzinger non è un teologo,è uno dei 3 o 4 grandissimi dottori della chiesa,dovremo aspettare chissà quanti secoli per averne un altro,non mischiamo l'acqua al vino,per piacere,lui è unico ed irripetibile,francesco è totaliter aliter,satis est.Upside down.
Mi dispiace nessuna continuità assolutamente con Benedetto 16 ma neanche con Giovanni Paolo 2 quest'ultimo mediatico ma sempre coerente dal punto di vista dottrinale con Francesco il volemose bene a scapito della dottrina.Benedetto 16 irrangiungibile dottore della Chiesa.
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