domenica 7 luglio 2013

Papa Francesco: nell'enciclica ho raccolto il bel lavoro di Benedetto. Lumen Fidei anche per chi non ha fede ma ancora cerca. Non dobbiamo vantarci, non siamo noi i protagonisti (Izzo)

PAPA: IN ENCICLICA HO RACCOLTO BEL LAVORO DI BENEDETTO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 lug. 

"Per l'Anno della Fede, il Papa Benedetto XVI aveva iniziato questa Enciclica, che fa seguito a quelle sulla carita' e sulla speranza. Io ho raccolto questo bel lavoro e l'ho portato a termine". Con queste parole Papa Francesco ha presentato l'Enciclica "Lumen fidei" ai 70 mila fedeli presenti in piazza San Pietro per l'Angelus. "Come sapete - ha detto - due giorni fa e' stata pubblicata la Lettera Enciclica sul tema della fede, intitolata Lumen fidei, "la luce della fede". Lo offro con gioia a tutto il Popolo di Dio". 

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PAPA: ENCICLICA ANCHE PER CHI NON HA FEDE MA ANCORA CERCA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 lug. 

"Penso che questa Enciclica, almeno in alcune parti, puo' essere utile anche a chi e' alla ricerca di Dio e del senso della vita". Lo ha affermato Papa Francesco presentando la nuova Enciclica ai 70 mila fedeli di piazza San Pietro. "La metto nelle mani di Maria, icona perfetta della fede, perche' possa portare - ha auspicato - quei frutti che il Signore vuole".
"Tutti  specialmente oggi - ha sottolineato il Pontefice spiegando il senso della 'Lumen fidei' -abbiamo bisogno di andare all'essenziale della fede cristiana, di approfondirla, e di confrontarla con le problematiche attuali".  

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PAPA: NON DOBBIAMO VANTARCI, NON SIAMO I PROTAGONISTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 lug. 

"Non dobbiamo vantarci come se fossimo noi i protagonisti: protagonista e' il Signore la sua grazia. E la nostra gioia e' solo questa: essere suoi discepoli, suoi amici". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus. "Ci aiuti la Madonna - ha invocato - ad essere buoni operai del Vangelo".
Il Papa ha ricordato oggi settantadue discepoli, che Gesu' manda davanti a se', sottolinenando che "se i Dodici sono gli Apostoli, e quindi rappresentano anche i vescovi, loro successori, questi settantadue possono rappresentare gli altri ministri ordinati, presbiteri e diaconi; ma in senso piu' largo possiamo pensare agli altri ministeri nella Chiesa, ai catechisti, ai fedeli laici che si impegnano nelle missioni parrocchiali, a chi lavora con gli ammalati, con le diverse forme di disagio e di emarginazione; ma sempre come missionari del Vangelo, con l'urgenza del Regno che e' vicino". "Dice il Vangelo - ha spiegato - che quei settantadue tornarono dalla loro missione pieni di gioia, perche' avevano sperimentato la potenza del Nome di Cristo contro il male. Gesu' lo conferma: a questi discepoli Lui da' la forza di sconfiggere il maligno. Ma aggiunge: 'Non rallegratevi pero' perche' i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perche' i vostri nomi sono scritti nei cieli'". 

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12 commenti:

gemma ha detto...

Diciamolo su, siamo cresciuti ormai, abbiamo capito che non poteva farne a meno di pubblicarla quell'enciclica già' scritta e finita. Penso sia ora di smetterla con questa ipocrisia delle quattro mani e delle citazioni contentino di Benedetto. Di fatto da quando è stato eletto ha fatto molto per ridicolizzarlo, dall'appartamento alle scarpe, agli indumenti, alla musica sacra, ai teologi e a tutto ciò cui teneva e per cui è stato attaccato. È ipocrisia anche questo brodo di giuggiole nell'esibire abbracci mentre si alimentano i fendenti dell'opinione pubblica

mariateresa ha detto...

cara Gemma, ora capisco perchè non stai più sull'ultima panca della Chiesa.
Diciamo che il tuo modo di vedere le cose ha il vantaggio di immunizzare da delusioni successive. Forse non sono abbastanza cresciuta o, più probabile, sono una persona che si accontenta di poco, come dice una mia carissima amica, , ma non arrivo al tuo livello di disincanto, pur con tutte le riserve che avevo e che ho. Dovrei pensare infatti che il Santo Padre è in totale malafede. e non ce la faccio.

Anonimo ha detto...

Mah, il commento delle 23:26 mi sembra veramente troppo negativo. Non ho un'opinione grandissima di Papa Francesco, pero' credo che le sue gaffes siano frutto di ingenuita' e impetuosita', non certo di calcolata malignita'. Che poi i media (che hanno sempre odiato Benedetto fino dal giorno della sua elezione) si siano attaccati ai gesti peculiari e discutibili di Francesco per continuare a denigrare Benedetto, non e' colpa sua.

Da quello che si puo' vedere credo invece che Francesco abbia una grande stima per il suo predecessore. L'enciclica "Lumen Fidei", per esempio, poteva benissimo lasciarla cadere nel dimenticatoio. Perche' dire "non poteva fare a meno di pubblicarla"? Certo che poteva farne a meno, e' lui il Papa ora. Benedetto, umile e disciplinato come e', non avrebbe fatto parola, e nessuno ne avrebbe saputo niente.

Francesco ha detto...

Padre Lombardi, in uno dei briefing pre-conclave, disse che la enciclica che Benedetto stava preparando sulla fede non sarebbe stata pubblicata se non - su eventuale desiderio di Benedetto - sotto altra forma, come libro. Dunque non vi era nessun obbligo, credo, avendo dato anche una versione ufficiale. Se Francesco l'ha voluta pubblicare, se Benedetto ha acconsentito, forse non c'è tutta questa ipocrisia o recita...

Stiletto ha detto...

Io credo e temo che Gemma abbia intuito il vero.
La battuta sulle auto di lusso ha permesso che venisse pubblicato sulla Stampa un articolo su ori, appartamenti e affini.
Mi sembra che Francesco conosca bene il mondo e i suoi meccanismi.
Non può di conseguenza ignorare che battute come quella di sabato si trasformano in applausi per lui e stilettate verso il suo predecessore.
Credo che tutti possiamo dire con certezza che Benedetto XVI non avrebbe mai agito in questo modo.

gemma ha detto...

Buongiorno a noti ed anonimi, tutti quanti pregherei di criticare se vogliono il mio modo di vedere le cose ma non di mettermi in bocca frasi che non ho detto. Non ho mai parlato di malafede, non c'è disistima da parte mia, solo molta disillusione nel constatare ciò che vedo. Purtroppo sono piuttosto realista, ho questo limite e detesto l'ipocrisia che non potrei mai applicare su me stessa. Gli effetti sono quelli, probabilmente non voluti ma sono quelli, con molta apparenza sui simboli e sostanza chissà. Ieri vedere alla messa quella croce dell'altare spostata per l'ennesima volta come un suppellettile qualunque mi ha colpito, nonostante sia una per nulla legata alla forma. Non è colpa di Francesco, lui è sincero, ma il contorno per fare la rivoluzione si accanisce sui simboli. Più facile per gran parte del clero spostare la croce che la propria mentalità mondana o cambiare il metallo di quella al collo che rinunciare all'appartamento lussuoso e alla macchina elegante.
L'enciclica l'avrei preferita come testamento di Benedetto, non ci sarebbe stato nulla di male, tutti i papi ne hanno lasciato uno, tanto è sua, al punto che tutti stanno aspettando la prima di Francesco, pare sulla povertà. Poi è sempre vero che ciascuno di noi ha una sua storia, la mia storia per vari motivi mi porta lontano dai preti d'azione, mi pare di capire che questi vuole Francesco, ma come altri possono correre il rischio di diventare tutta forma e niente carità anche questi possono degenerare nella militanza per tutto tranne che per l'anima. Nella predicazione di Benedetto vedevo la giusta mediazione ma ogni mattina leggo un Bianchi o altro ex firmatario di petizioni del passato contro di lui che oggi sprizza gioia da tutti i pori e lo apostrofa di tradizionalismo e dico che non mi va, non ci sto. Se non sbaglio, il suo nome fu uno dei primi pronunciati da Lombardi per la riforma cui si sarebbe ispirato Francesco.

gemma ha detto...

Ps. Aggiungo che chi mi accusa di malignità nei confronti del Papa dovrebbe veramente firmarsi. Ho sempre pensato che Francesco l'abbia firmata per rispetto ma come tanti che non lo dicono penso l'avrebbe scritta e impostata diversamente, come diversamente sta impostando la sua predicazione. Se davvero siamo al punto che ogni post sincero è un'offesa davvero meglio andarsene anche dal blog

Raffaella ha detto...

Infatti, Gemma, non sei stata per niente offensiva.
Chi critica e si sente l'avvocato di turno abbia il coraggio di firmarsi.
R.

mariateresa ha detto...

non faccio critiche Gemma.So bene che tutti stiamo cercando di acclimatarci in una situazione difficile dopo 8 anni difficilissimi e io non ho nessuna geniale ricetta interpretativa: ognuno di noi credo che provi a discernere e capire, arrangiandosi con i propri neuroni.
Semplicemente avevo colto nel tuo post la messa a fuoco di una certa doppiezza nel comportamento di Francesco verso Benedetto che, se presa alla lettera, poteva far pensare alla malafede. E questo a me sembrava un po' troppo.
Personalmente, anche se non ho difficoltà ad ammettere una certa mia confusione nella zucca, provo a distinguere vari livelli: il livello di quello che questo Papa ha da dirmi e mi trasmette come credente con la sua predicazione, e questo è un discorso; quello che questo Papa esprime nel suo rapporto con Benedetto, secondo quello che sento e che leggo , e questo è un altro discorso; infine c'è quello che viene veicolato dai media laici e cattolici e questo è un altro discorso ancora, praticamente il più fetente .
Sul primo punto ho purtroppo molte riserve che dipendono da vari fattori e dalla mia sensibilità e storia personale. Ma sul secondo punto, sul rapporto tra Benedetto e Francesco qualche cosa di positivo ho colto e quel qualcosa mi fa piacere. Ho le traveggole? E' possibile, modestamente ho preso diverse cantonate nel giudicare persone e situazioni e quindi non sarebbe la prima volta.
E così mi piace pensare che l'enciclica Francesco l'abbia firmata perchè gli piace e che non l'abbia fatto in stato di costrizione.
E nello stesso tempo non posso aggiungere alle riserve che ho su questo Papa facendogliene carico, l'irritazione e la pena che mi fanno alcuni vaticanisti da diversi mesi con articoli marchetta oltre la misura del ridicolo o altri commentatori più o meno in malafede, loro sì.
Non so se mi sono spiegata: il disagio c'è e non è piccolo e non voglio sovraccaricarlo di ulteriore adrenalina. Nel mio piccolo provo a fare così.

Anonimo ha detto...

Sono il commentatore delle 6:49, il mio nome e' Joseph F. Gobbini, habitante della diocese di Venice in Florida, USA. Non metto il mio nome quando posto un commento perche' sono una persona di nessuna importanza. Quello che ho detto del commento firmato "Gemma" e' che mi sembra troppo negativo, e lo ripeto. Tutto qui.

un passante ha detto...

Commento negativo e per cosa poi? Per aver detto cose a cui qui girano in tanti attorno da mesi. Si pensa ma non si può dire fino in fondo, perché diventa negativo. Ma forse si pecca anche col pensiero, no?
Non mi pare si parli di malafede ma che il Papa abbia fatto gesti di rottura, che sono stati notati eccome, e che li abbia fatti tutti a sua insaputa, mi pare davvero troppo.
Penso sia l'ultima volta che disturbo con una delle mie insulsaggini Raffaella, concedimelo :)

Raffaella ha detto...

Enno', Passante, tu non disturbi mai!
R.