Bellissimo germoglio della semina di Benedetto. Mi pare una bellissima iniziativa e mi piace moltissimo lo spirito che la anima. Vedo i promotori più ottimisti di me sulle sensibilità di Papa Francesco, ma prego e spero che abbiano ragione loro e riconosco che il loro atteggiamento è quello più giusto e proficuo. Comunque questi articoli sono utili per rasserenare gli animi e per vedere che non ci sono soltanto demolitori in giro... Ultimamente confesso a me stessa, a Dio e a voi fratelli e sorelle, di essere un po' affetta dalla sindrome di Elia (1 Re 19) ... ;-)
"Dopo decenni di contrapposizione ideologica all'interno della Chiesa, per Barthe, ormai “gli steccati stanno cadendo”."
Padre Barthe, inguaribile ottimista! C`è chi parla di steccati e chi ha parlato di muri divisori che devono saltare, non son sicura che muri e steccati ricoprino gli stessi elementi.
Per anonimo 13.44: basta andare sul sito internet dedicato (sacra liturgia 2013) e si trovano tutti i nomi dei relatori. :-) Estremamente d'accordo con il pericolo di associare Liturgia Tradizionale con movimenti sedevacantisti che non hanno nulla a che vedere con la Chiesa Cattolica, almeno finché i medesimi non riconosceranno che il problema sono le derive conciliariste e non il Concilio, posizione quest'ultima che nega, di conseguenza, l'azione dello Spirito Santo nella Chiesa: l'integralismo non è mai una cosa buona, come qualsiasi estremismo. D'altronde, io - pur appartenendo ad una Familia SP - penso che se le Celebrazioni si svolgessero come SC e OGMR comandano, forse - e sottolineo forse, attenzione! - non si sentirebbe il bisogno della Liturgia Tradizionale come lo si sente adesso. Arrivando al paradosso secondo il quale è più aderente a SC una Messa in VO che una Messa in NO qualora la stessa fosse celebrata come purtroppo accade molte volte (a causa di errate o fantasiose interpretazioni del Concilio). Da cui discende l'ultimo paradosso: per applicare correttamente SC bisogna passare per il MP. Che probabilmente, proprio per questo, era il primo step della "riforma della riforma" che avrebbe voluto realizzare Benedetto XVI. Riguardo la sensibilità di Papa Francesco sull'argomento, credo sia necessario aspettare proprio il pellegrinaggio CISP: se fosse contrario, penso proprio che non si farebbe troppi problemi a dimostrarlo per tempo. ;-)
4 commenti:
Bellissimo germoglio della semina di Benedetto.
Mi pare una bellissima iniziativa e mi piace moltissimo lo spirito che la anima.
Vedo i promotori più ottimisti di me sulle sensibilità di Papa Francesco, ma prego e spero che abbiano ragione loro e riconosco che il loro atteggiamento è quello più giusto e proficuo.
Comunque questi articoli sono utili per rasserenare gli animi e per vedere che non ci sono soltanto demolitori in giro...
Ultimamente confesso a me stessa, a Dio e a voi fratelli e sorelle, di essere un po' affetta dalla sindrome di Elia (1 Re 19) ... ;-)
L'autore dell'articolo non menziona i cardinali relatori e protagonisti dell'incontro.
"Dopo decenni di contrapposizione ideologica all'interno della Chiesa, per Barthe, ormai “gli steccati stanno cadendo”."
Padre Barthe, inguaribile ottimista!
C`è chi parla di steccati e chi ha parlato di muri divisori che devono saltare, non son sicura che muri e steccati ricoprino gli stessi elementi.
Per anonimo 13.44: basta andare sul sito internet dedicato (sacra liturgia 2013) e si trovano tutti i nomi dei relatori. :-)
Estremamente d'accordo con il pericolo di associare Liturgia Tradizionale con movimenti sedevacantisti che non hanno nulla a che vedere con la Chiesa Cattolica, almeno finché i medesimi non riconosceranno che il problema sono le derive conciliariste e non il Concilio, posizione quest'ultima che nega, di conseguenza, l'azione dello Spirito Santo nella Chiesa: l'integralismo non è mai una cosa buona, come qualsiasi estremismo. D'altronde, io - pur appartenendo ad una Familia SP - penso che se le Celebrazioni si svolgessero come SC e OGMR comandano, forse - e sottolineo forse, attenzione! - non si sentirebbe il bisogno della Liturgia Tradizionale come lo si sente adesso. Arrivando al paradosso secondo il quale è più aderente a SC una Messa in VO che una Messa in NO qualora la stessa fosse celebrata come purtroppo accade molte volte (a causa di errate o fantasiose interpretazioni del Concilio). Da cui discende l'ultimo paradosso: per applicare correttamente SC bisogna passare per il MP. Che probabilmente, proprio per questo, era il primo step della "riforma della riforma" che avrebbe voluto realizzare Benedetto XVI.
Riguardo la sensibilità di Papa Francesco sull'argomento, credo sia necessario aspettare proprio il pellegrinaggio CISP: se fosse contrario, penso proprio che non si farebbe troppi problemi a dimostrarlo per tempo. ;-)
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