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Per le vittime del politicamente corretto
di Lucetta Scaraffia
Basta prendere in mano qualcuno dei molti libri polemici che circolano contro “il Vaticano”: al di là dei giudizi e delle valutazioni sull'operato della Chiesa, che qui non intendiamo contestare, si moltiplicano in questi testi errori e riferimenti storici sbagliati, che si rifanno a questi luoghi comuni, ormai diventati verità pietrificate anche se fondati su informazioni errate. Tanto diffusi e indiscussi che chi vi attinge non procede neppure a un controllo: tanto chi legge gli darà ragione, perché «sanno tutti che è così». Invece le ricerche storiografiche di questi ultimi decenni -- quasi sempre a opera di studiosi non cattolici -- hanno contribuito a sfatarli, ma la fortuna dei pregiudizi è più forte del progresso culturale.
Così, mentre in ambito scientifico si sa bene che l'Inquisizione non era l'unico tribunale a usare la tortura, o che la Chiesa non vuole che i fedeli si immolino alla sofferenza, o ancora che le antiche comunità cristiane erano rissose e talvolta corrotte come le nostre, tanto per fare qualche esempio, a livello di cultura scolastica si rimane ancora tenacemente fedeli agli stereotipi. Stereotipi che spesso hanno fatto propria l'immagine della Grande meretrice descritta nel diciassettesimo capitolo dell'Apocalisse per designare l'istituzione ecclesiastica.
Così, mentre in ambito scientifico si sa bene che l'Inquisizione non era l'unico tribunale a usare la tortura, o che la Chiesa non vuole che i fedeli si immolino alla sofferenza, o ancora che le antiche comunità cristiane erano rissose e talvolta corrotte come le nostre, tanto per fare qualche esempio, a livello di cultura scolastica si rimane ancora tenacemente fedeli agli stereotipi. Stereotipi che spesso hanno fatto propria l'immagine della Grande meretrice descritta nel diciassettesimo capitolo dell'Apocalisse per designare l'istituzione ecclesiastica.
Abbiamo cercato quindi di scrivere dei saggi informati e scientificamente documentati, ma divulgativi, con una bibliografia minima, proprio per raggiungere i non specialisti, quelli cioè che sono le vittime del politicamente corretto sulla Chiesa. Il nostro lavoro di revisione del luogo comune vuole fare piazza pulita delle opinioni che si fondano su pregiudizi, perché pensiamo che sarebbe meglio per tutti che la discussione sulle valutazioni dell'operato e sulla tradizione teorica della Chiesa cattolica si svolgesse partendo da una conoscenza condivisa della verità storica. Si sgombrerebbe così il campo da polemiche e accuse inconsistenti, e si avrebbe la possibilità di misurare effettivamente idee e valori contrapposti in un clima di dialogo e di reciproca conoscenza.
Decalogo
È appena uscito in libreria La grande meretrice. Un decalogo di luoghi comuni sulla storia della Chiesa (Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2013, pagine 263, euro 18) un volume introdotto e curato da Lucetta Scaraffia che raccoglie i saggi di sette donne, quasi tutte firme abituali del nostro giornale. L'arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto ne ha scritto una recensione. Nella pagina anticipiamo anche stralci dell'introduzione e di due capitoli.
(©L'Osservatore Romano 31 maggio - 1° giugno 2013)
1 commento:
fa pensare il fatto che vogliono costringerti a pensa che una cosa corretta sia una cosa sbagliata.
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